mercoledì 18 dicembre 2019

10° Incontro Prof. Marotta "Rocco Scotellaro"

10° Incontro - 11/12/2019 - Prof. Michele MAROTTA
" Rocco Scotellaro: la poesia e la storia"
Il Prof. Marotta ha iniziato la sua conferenza parlando brevemente della vita di Rocco Scotellaro, nato a Tricarico il 19/4/1923 e stroncato da un infarto a Portici ( NA) il 15/12/1953.
Dopo le scuole elementari a Tricarico fu mandato dai genitori  in Conventi Francescani della Campania a frequentare le scuole superiori che continuò poi a Matera, a Potenza e a Trento.
Si iscrisse all'Università di Roma a Giurisprudenza, proseguì gli studi universitari a Napoli e a Bari, senza mai laurearsi.
Fu assorbito infatti dall'attività politica nel Partito Socialista e dalla carica di Sindaco di Tricarico alla quale fu eletto nel 1946, ad appena 23 anni.
L'attività politica gli procurò impegno e soddisfazioni, come l'avvio della costruzione dell'Ospedale nel suo paese, ma anche molte amarezze: fu accusato di concussione e trascorse 45 giorni in carcere a Matera, presto liberato e assolto per non aver commesso nessun reato, nè fu eletto al Consiglio Provinciale di Matera quando si candidò successivamente.
Strinse amicizia con importanti personaggi della cultura del suo tempo, in particolare con Carlo Levi che dipinse il famoso telero esposto a Torino nel 1961 ed ora a Matera nel Palazzo Lanfranchi, al centro del quale vi è la figura di Scotellaro attorniato dai suoi contadini e con l'economista Manlio Rossi Doria che lo volle con sè presso l'Osservatorio Agrario di Portici dove il poeta morì.
Pur svolgendo un'intensa attività politica, non aveva mai abbandonato l'interesse per la letteratura.
A 17 anni aveva scritto la prima poesia " Lucania" e continuò a scriverne tante per il resto della sua breve vita. Uscirono postume per Mondadori le raccolte " E' fatto giorno" e poi " Margherite e rosolacci" inserite nel volume " Tutte le opere di Rocco Scotellaro" edito quest'anno da Mondadori nella prestigiosa collana      "Oscar Baobab"
Da questi libri il Prof. Marotta ha scelto le seguenti poesie, lette da lui o fatte ascoltare da una registrazione a cura di Nichi Vendola, e le ha poi commentate: " Lucania", " Noi che facciamo?" ritenuta da Carlo Levi la Marsigliese contadina, " Sempre nuova è l'alba" poesia della speranza e del riscatto del mondo contadino e "Appunti per una litania".
Altrettanto importanti sono gli atri suoi libri: " Contadini del Sud", interviste a persone del mondo contadino del quale egli era appassionato studioso e testimone, " L'uva puttanella", con pagine autobiografiche ed una commovente descrizione dell'esperienza carceraria e " Uno si distrae al bivio"  una raccolta di racconti, molti dei quali di carattere autobiografico.
Il Prof. Marotta ha anche letto qualche passo del ricordo di Rocco, scritto dalla madre Francesco Armento, molto commovente.
Al termine dell'interessante conferenza del Prof. Marotta si è svolta una bella dimostrazione di affetto per il socio decano Donato Mancuso che il 10 dicembre ha compiuto 98 anni. Oltre agli auguri rivolti dal Presidente a nome di tutti i soci, la Vice Presidente Nuccia Corbo ha consegnato a Donato la pergamena-ricordo e la Segretaria Rosanna Cimadomo ha letto un'affettuosa testimonianza di affetto e di augurio. Dopo di che è stato offerto ai numerosi soci presenti un piccolo rinfresco.
                                                                                                                       G.D.F.





sabato 14 dicembre 2019

11° incontro- 18/12/2019 Festa Auguri

Mercoledi 18 dicembre, nella Biblioteca Comunale, alle 18.30, ci ritroviamo tutti per una Festa di Auguri.


ASPETTANDO IL NATALE INSIEME! 

La serata sarà allietata da canti natalizi a cura della Maestra Maria Caterina De Bonis con il  Piccolo Coro "Obadiah" di Oppido Lucano.

                                           Siete tutti invitati a partecipare!

lunedì 9 dicembre 2019

9°incontro Il cammino di Santiago

9° Incontro - 4/12/2019 - Dott.ssa Anna Pawlowska e sig. Germano Calisti
" Pellegrinaggio a Santiago de Compostela"
Il Presidente ha presentato i relatori della serata e cioè: 
- la Dott.ssa Anna Pawlowska, che lavora a Varsavia in Polonia come responsabile della pianificazione e produzione dell'Avon, azienda multinazionale dei cosmetici, ora in congedo per maternità;
- il sig. Germano Calisti, agricoltore di Genzano, marito della Dott.ssa Pawlowska:
- i loto figlioletti Sebastian e Sonia.
Ha parlato per primo il sig. Calisti, che ha conosciuto la moglie per averla incontrata casualmente durante il cammino di Santiago. Egli con un cugino avevano  raggiunto la cittadina di Saint Jean Pied-de-Port in Francia, distante 800 Km. da Santiago e da lì avevano iniziato il cammino in bicicletta. Nelle soste, come usa tra i pellegrini, si fraternizza e qualche volta si consuma insieme il pasto. In una di queste soste si sono incontrati e scambiato i numeri di telefono con Anna. 
Ritornato a casa, preso dalla nostalgia per la bella esperienza vissuta, aveva invitato gli amici conosciuto nel viaggio, compreso Anna, a trascorrere insieme a casa sua il capodanno. Fu l'occasione per reincontrarsi con Anna, conoscersi meglio e infine sposarsi.
Anna ha raccontato più diffusamente, commentando le immagini che venivano proiettate, il suo viaggio, effettuato a piedi insieme al fratello, partendo da Varsavia per giungere a Santiago de  Compostela e poi a Fatima, dopo 5 mesi e circa 4.000 Km percorsi.
Dopo i primi giorni, quando la stanchezza induceva a considerare impossibile continuare l'impresa appena iniziata, l'incoraggiamento e le preghiere degli amici rimasti a casa e poi i primi incontri con Sacerdoti e persone che offrivano amicizia e assistenza, li rassicuravano e fortificavano. Nei momenti di maggiore difficoltà, ricorrevano alle preghiere recitate con fede.
Si era smarrita la strada in una serata piovosa e fredda in alta montagna, le scarpe  erano sfondate e ormai inservibili, il cibo era finito, non si riusciva a trovare un posto dove accamparsi e trascorrere la notte...  niente paura, non è scritto " Chiedete e vi sarà dato?" e la soluzione, in modo veramente imprevisto, si trovava.
E poi, finalmente, la grande emozione di essere giunti alla meta, nella Cattedrale di Santiago  e sulla tomba dell'Apostolo Giacomo! e poi ancora a Fatima, dove è viva la presenza della Vergine apparsa ai tre pastorelli.
La stanchezza e i disagi del viaggio non contano più, rimarranno nella memoria come cornice di un avvenimento di fede che ha segnato profondamente le loro vite.
Il numeroso pubblico in sala ha seguito, con partecipazione e profonda commozione, il racconto di Germano ed Anna ed il presidente ha voluto concludere la serata  con queste riflessioni:
" Il racconto di Anna a me è sembrato fiabesco, ricco com'è di incontri fortunati e insperati, di piccoli autentici miracoli, di preghiere fatte ed esaudite.
E' il racconto di una umanità in cammino, animata da fede e speranza, mai stanca di pregare, di chiedere, di ringraziare.
E' anche il racconto di una umanità inquieta e alla ricerca di qualcosa che possa dare un senso alla vita o di un posto dove scaricare le pene dell'anima.
L'altro aspetto molto importante che emerge dal racconto di Anna è quello della gente incontrata, ricca di generosità: nei 5 mesi di viaggio, lungo i 4.000 km percorsi a piedi, nessuna porta cui hanno bussato è rimasta chiusa. Nessuno ha negato loro, stranieri e perfetti sconosciuti, un pezzo di pane, un angolo della casa, fosse pure una stalla, in cui passare la notte.
Questa è la risposta ad un altro genere di umanità, al quale forse ci stiamo tristemente abituando, impaurita, incattivita ed urlante."
                                                                                                         G.D.F.

8° incontro prof. Guglielmucci Emigrazione

8° Incontro - 27/11/2019 - Prof. Vincenzo Guglielmucci
" Emigrazione in America:  fine XIX secolo - inizio XX secolo"
Prima di iniziare la sua brillante conferenza, il Prof. Guglielmucci ha fatto proiettare un bel video con immagini commoventi della partenza degli emigranti dal porto di Napoli per gli Stati Uniti: persone che si avviavano all'imbarco trascinando valige e pacchi, bastimenti gremiti di migranti, l'ultimo saluto dei partenti ai familiari rimasti sul molo tra lacrime e sventolii di fazzoletti e infine la partenza verso il nuovo mondo.
Particolarmente toccanti le scene tratte dal film di Giuseppe Tornatore " La leggenda del pianista sull'oceano", volti di gente stanca e ansiosa, fino a che il primo fra gli oltre 1.000 imbarcati avvistava la Statua della Libertà e prorompeva nel grido liberatorio: " America" e poi tutti gli altri in coro " America, America" gli occhi fissi per scorgere in lontananza il simbolo che prometteva a tutti libertà e benessere, con la profonda commozione di un sogno che iniziava a concretizzarsi. 
Il Prof. Guglielmucci ha ricordato la grande miseria in cui viveva gran parte del popolo tra fine '800 e inizio '900, soprattutto nel Sud-Italia, dove non si erano realizzate le trasformazioni sociali sperate in seguito alla conquista dell'unità nazionale. Nei bassifondi delle grandi città e nei piccoli paesi la miseria era tale che per molti non rimaneva altra scelta che emigrare per cercare altrove lavoro e benessere. I paesi cominciarono a spopolarsi per la partenza, soprattutto verso le Americhe, di un gran numero di persone.
Tra il 1900 e il 1914 emigrarono circa 13 milioni di italiani e tra questi molti lucani.
Il relatore ha portato l'esempio di una intera famiglia, quella di Michele Santoro, il quale partì da solo e dopo qualche anno si fece raggiungere dalla famiglia composta dalla moglie Rosina Calogero e dalle tre figlie Grazia Maria, Filomena e Margherita. Queste si imbarcarono nel porto di Napoli sulla nave Cretic il 24 maggio 1905 e sbarcarono ad Ellis Island ( New York) il 7 giugno, per raggiungere poi Michele a Waterbury nel Connecticut.
Grazia  Maria fece una brillante carriera: conseguì nel 1921 il Baccellierato in Lettere e Filosofia a Ithaca e la Laurea in Medicina e Chirurgia a New York nel 1924. Dopo aver esercitato il ruolo di Assistente di Medicina e Chirurgia al " Grace Hospital" di New Haven in Connecticut, aprì un proprio Istituto di Medicina a Waterbury, ricevendo attestati di benemerenza da Ospedali, scuole e Istituti di Medicina. Morì nel 1978.
Nel 2010 un nipote di Michele Santoro visitò Genzano insieme alla moglie e durante i festeggiamenti in onore della sua famiglia, scoppiò in un pianto dirotto, irrefrenabile, tanta era la commozione di trovarsi nel paese dal quale erano emigrati, poverissimi, i suoi antenati e per sentirsi circondato dall'affetto di tutti i Genzanesi.
Nel 2017 nel Liceo Scientifico di Genzano fu organizzato un convegno per ricordare la famiglia Santoro ed in particolare la dottoressa Grazia Maria.
                                                                                                  G.D.F.

giovedì 5 dicembre 2019

10°Incontro 11/12/2019 prof.Michele Marotta "Rocco Scotellaro: la poesia e la storia"



Mercoledì 11 dicembre 2019



 "ROCCO SCOTELLARO: la poesia e la storia"

ne parleremo con il Preside  Prof. Michele Marotta



UNITRE  di Oppido Lucano - Biblioteca comunale - ore 18.30 

«… Resta e si accresce una giusta immagine di lui, che non si può chiudere in schemi, né sfuocare in commosse esaltazioni, ma che sempre più chiaramente si mostra in un suo carattere unico ed esemplare, una realtà vera che va al di là del suo mondo di allora, dei suoi dolori, delle sue lotte, che non si ferma agli scritti, e che parla sempre più chiaramente, in modo nuovo, non solo della Lucania e del Mezzogiorno, ma della vita dell’uomo e della sua pericolante giovinezza…»
Carlo Levi, Prefazione alla raccolta "Uno si distrae al bivio"

Vi aspettiamo!

7° incontro 20/11/2019 - "Erboristi Aspiranti" di Pietragalla




Incontro con gli " Erboristi Aspiranti" di Pietragalla
guidati dalla Dott.ssa Giuseppina Masotti

In premessa della conferenza e su invito del Presidente, la dott.ssa MASOTTI ha riferito di alcune attività svolte dal gruppo degli Erboristi:
- la creazione di un giardino di comunità, in un terreno alla periferia del paese, con piantagione di alberi da frutta, realizzato su progetto approvato dalla Fondazione Matera 2019, che ha anche assicurato l'assistenza tecnico-artistica di una importante esperta del ramo;
- la creazione di un laboratorio per la produzione artigianale di saponi profumati con essenze di piante spontanee raccolte sul posto.
La dott.ssa Masotti ha quindi iniziato la sua relazione parlando della pianta " Inula viscosa" ( da noi conosciuta con il nome "Pisciapantani" e delle sue molteplici proprietà. E' una pianta molto diffusa nelle nostre zone nei terreni incolti, ha una lunga fioritura, da agosto ad ottobre, ed assicura l'alimentazione delle api fino all'autunno inoltrato. E' quindi mellifera ed ha la proprietà di difendere le api dalla malattia della varroa. Nutre anche le vespe, insetti utilissimi che, incrociandosi con le api, ne rafforzano le difese immunitarie.Ha un'altra caratteristica molto importante: ospita un parassita che ha la proprietà di uccidere le larve della mosca delle olive.
La dottoressa si è dilungata a parlare di questo insetto dannoso che spesso compromette la quantità e la qualità dell'olio prodotto. E' connaturale alla pianta dell'olivo, è sempre presente negli oliveti e si sviluppa in annate con forte umidità, ma è contrastata da fattori limitanti come: temperatura inferiore a 6/7 gradi e superiore a 35/36 gradi.
Ha preso poi la parola la signora Maria COLANGELO, la quale ha descritto la pianta della menta, molto diffusa nei nostri areali, ne ha illustrato le caratteristiche e gli usi che se ne possono fare, sia in cucina che in erboristeria.
Il signor Antonio TANTOTERO ha esordito esortando a conoscere e rispettare le piante, molte delle quali possono collaborare con la medicina nella prevenzione e cura di alcune malattie.
Poichè è periodo di presenza nelle nostre zone di bacche di molte specie arboree, egli ne illustra alcune, distinguendole tra tossiche o utili all'uomo.
Tra le tossiche elenca il ligustro, il il tanaro (rampicante simile all'asparago, i cui turioni sono commestibili) e il ginestrino.
Sono utilizzabili invece le bacche di biancospino ( dai cui fiori si ottiene un'ottima tisana), della rosa canina e dell'alloro.
 Dalle bacche di alloro si ricava un oleolito utile per lenire dolori muscolari, reumatici e mal di testa.
Dalle bacche del Prugnolo spinoso, che noi chiamiamo Trigno ( in dialetto Atrigna) si ottiene un liquore di cui il sig. Tantotero fornisce la ricetta per la preparazione.
I presenti, sollecitati dai relatori, hanno con essi interloquito con osservazioni e richieste di chiarimenti.                                                                                                                                                                                                              G.D.F.

giovedì 28 novembre 2019

Nono incontro - 04/12/2019 - Il cammino di Santiago

Santiago: quel cammino che ti cambia la vita


Il Cammino di Santiago de Compostela è stato, e continua ad essere, l'itinerario più antico, più frequentato e più famoso del vecchio continente. Più di 300.000 persone all'anno percorrono l'itinerario di pellegrinaggio più antico d'Europa, a piedi, in bicicletta, a cavallo.

Ne parleremo mercoledì 4 dicembre con due testimoni d'eccezione: Anna Pawlowska e Germano Calisti. Vi aspettiamo!


"Molti iniziano come turisti e finiscono come pellegrini "(Anonimo)

"Pellegrinare non è solo camminare e attraversare terre sconosciute fino ad un Santuario, pellegrinare è diventare migliori ogni giorno" (Anonimo)

Il turista viaggia, l'escursionista cammina, il pellegrino cerca

Vi aspettiamo!

lunedì 25 novembre 2019

Ottavo incontro 27/11/2019 Prof. V. Guglielmucci - Emigrazione in America tra fine '800 e inizio '900



Mercoledì 27 novembre 2019


EMIGRAZIONE IN AMERICA

tra fine '800 e inizio '900


 Prof. Vincenzo Guglielmucci


UNITRE  di Oppido Lucano - Biblioteca comunale - ore 18.30 


venerdì 15 novembre 2019

7° Incontro 20/11/2019 - Dott.ssa Masotti e il gruppo " Erboristi" di Pietragalla

  UNITRE Oppido Lucano



 Mercoledi 20 novembre 2019  

Erbe e piante officinali: 
benefici e proprietà curative

a cura di:
Dott.ssa G. Masotti e Gruppo "Erboristi" di Pietragalla


Biblioteca Comunale di Oppido Lucano - Ore 18.30

13 novembre- dott. Sabatino "L'Osteoporosi"

6° Incontro - 13/11/2019 - Dottor Nicola SABATINO, Fisiatra
" L'osteoporosi"
Il dottor Nicola Sabatino ha iniziato la sua brillante relazione ricordando come l'osteoporosi affligge il 90% della popolazione mondiale e colpisce soprattutto le donne in età post-menopausa e di razza bianca.
E' causata dal basso contenuto di calcio nelle ossa, rese fragili e soggette a fratture. L'osso sano è completo di massa ossea mentre l'osso osteoporotico ha nel suo interno solo dei filamenti: è leggero e quindi anche un piccolo trauma, ma qualche volta anche in assenza di trauma,si frattura.
Gli organi più colpiti sono: il femore, le vertebre e il polso.
E' una patologia curabile: rilevata da frequenti e opportuni esami di laboratorio (MOC ed esami del sangue) occorre osservare fedelmente e senza interruzioni le prescrizioni mediche.
I fattori di rischio che predispongono all'insorgenza della patologia sono: l'età (che per le donne è appunto la post-menopausa), l'abuso di alcool, di fumo e di caffeina.
Stili di vita più sani, come camminare per almeno mezz'ora al giorno all'aria aperta, l'attività fisica in generale, una moderata esposizione al sole e l'uso di cibi ricchi di calcio, possono eliminare o ritardare l'insorgere della malattia.
I cibi ricchi di calcio sono: il latte e i suoi derivati ( specialmente il formaggio tipo Parmigiano), il pesce ( specialmente sarde e polipi), il cavolo, la frutta secca. Va detto però che l'uso del latte e derivati, quando la malattia è già presente, non ha alcuna efficacia.
Dopo aver effettuato i prescritti esami di laboratorio (in particolare la MOC) e accertata la presenza dell'osteoporosi, occorre ricorrere alle cure farmacologiche con bifosfonati e Vitamina D3 ( tipo Dibase) che serve a fissare il calcio alle ossa.
Il dottor Sabatino ha raccomandato l'uso frequente degli esami del sangue e della MOC e di non trascurare o ritardare oppure di sospendere e poi riprendere le cure ed ha ricordato che, nelle persone anziane le fratture sono causa di lunghe e dolorose degenze a letto con esito a volte letale.
Sono anche molto importanti alcuni accorgimenti pratici per evitare le cadute in casa e le conseguenti fratture: non tenere sul pavimento oggetti o tappeti sui quali inciampare, usare corrimano lungo le scale e nei bagni ecc.
Durante e alla fine della conferenza sono state rivolte dai numerosi presenti richieste di chiarimenti e consigli, ai quali il dottor Sabatino ha dato esaurienti risposte .
                                                                                                                                                      G.D.F.

sabato 9 novembre 2019

Sesto incontro 13/11/2019 Dott. N. Sabatino "L'Osteoporosi"

UNITRE Oppido Lucano



Mercoledì 13 novembre 2019


L'Osteoporosi

 dott. Nicola Sabatino - Fisiatra


Biblioteca comunale - ore 18.30 




                                                          Non mancate!

28 ottobre 2019 - Indagine sui dialetti - Interviste ai soci

 La  dott.ssa Teresa Carbutti, ricercatrice dell'Università degli Studi della Basilicata, è stata ospite della nostra Associazione nella nostra sede, per intervistare sei soci ( 3 donne e 3 uomini di età superiore ai 65 anni, nati e residenti  a OppidoLucano) nell' ambito di uno studio sui dialetti della Basilicata, coordinato dalla Prof.ssa Patrizia Del Puente, Glottologa UNIBAS.
 La dott.ssa  ha espresso riconoscenza per la nostra disponibilità e lo spirito collaborativo dimostrato.

                                                                                                                               G.D.F.

7 novembre 2019 Meeting a Genzano di Lucania

5° Incontro - 7/11/2019 - Partecipazione al Convegno che si è tenuto a Genzano sul tema " Mediterraneo: incontro e scontro tra Oriente e Occidente"
La nostra Associazione ha aderito all'invito rivolto alle Uni-Tre di Oppido e di Genzano e ad altre Associazioni del territorio dall'Arcidiocesi di Acerenza, per partecipare al Convegno organizzato in preparazione di un importante evento ecclesiale internazionale, che si terrà a Bari nel prossimo febbraio sul tema: " Mediterraneo, frontiera di pace".
Il convegno è stato introdotto da Don Gaetano Corbo, che ha ricordato l'importanza che riveste il dialogo tra i popoli che affacciano sul Mediterraneo, in questo particolare momento storico, attraversato da guerre, terrorismo e grandi migrazioni di popolazioni.
La relazione introduttiva è stata tenuta dal Prof. Pasquale Vertulli, Presidente dell'Unitre di Genzano, il quale ha parlato della civiltà occidentale, nata in Medio Oriente, soprattutto in Grecia, da dove si è diffusa prima a Roma e nel suo vasto Impero  e poi in tutto l'Occidente e nel Nuovo Mondo.
Ma anche altre antiche e importanti civiltà e culture sono sorte e si sono sviluppate tra le popolazioni dell'estremo Oriente, soprattutto in Cina, in India e in Indonesia e che ora tentano di imporsi sullo scenario mondiale. Oggi possiamo affermare che nessun popolo o nazione basti a se stesso e possa rimanere chiuso nei propri confini.
Ha preso quindi la parola Don Damiano Puccini, Sacerdote missionario in Libano, animatore di una Associazione di volontari denominata " Oui pour la vie" impegnata nel soccorso ai più poveri di ogni appartenenza religiosa.
Egli ha descritto la situazione del Libano, paese di 4.200.000 abitanti, che ospita 1.500.000 profughi dalla vicina Siria e da altre nazioni e dove sono presenti varie confessioni religiose. Purtroppo il Cristianesimo, prima molto diffuso e tutelato da una saggia Costituzione statale, che impone una divisione di poteri tra le componenti sociali, è ora in forte declino.
Più che i proclami e le affermazioni di principio, sono importanti le testimonianze con le opere concrete di bene offerte a tutti i bisognosi, anche ai nemici, come accade nell'operatività dei volontari di " Oui pour la vie".
Ha chiuso la serata un breve intervento dell'Arcivescovo Mons. Francesco Sirufo, che ha voluto ricordare che la civiltà occidentale, oltre che da Atene e Roma, si è formata sulla parola di Cristo, risuonata prima a Gerusalemme e poi in tutto il mondo occidentale.

Prima dell'inizio del convegno il nostro gruppo, giunto in anticipo come da programma, ha effettuato una visita al centro storico di Genzano e alla Fontana Cavallina, con la guida del nostro socio genzanese Prof. Vincenzo Guglielmucci, studioso e profondo conoscitore della storia del suo paese.
                                                                                                                     G.D.F.

mercoledì 6 novembre 2019

4° Incontro - 30/10/2019 - Dott. Michele CALZARETTA "John Fante, scrittore ital-americano di seconda generazione: ribellione e successo"

4° Incontro - 30/10/2019 - Dott. Michele CALZARETTA
" John Fante, scrittore italo-americano di seconda generazione: ribellione e successo"
Il Dr. Michele Calzaretta ha iniziato la sua relazione raccontando come egli si reca ogni anno a Torricella Peligna, in provincia di Chieti, dove si svolge un festival per ricordare lo scrittore John Fante.
Da questo paese, infatti, nel 1901 emigrò il padre Nicola ( Nick) Fante per gli Stati Uniti, dove si stabilì nella cittadina di Denver in Colorado, costretto ad emigrare per le disagiate condizioni di povertà che affliggevano l'Italia. Anche in America dovette affrontare dure condizioni di lavoro e discriminazioni razziali.
Conobbe e sposò Mary Capolungo, figlia di un emigrato dalla Lucania. Ebbero tre figli, tra cui John, ma la vita familiare non era affatto tranquilla, perchè Nick era ubriacone e giocatore e la madre estremamente religiosa: le loro liti erano frequenti e violente. 
In questo ambiente e nella frequenza di scuole cattoliche si formò John.
Le esperienze della vita familiare, la figura invadente del padre Nick, la frequentazione delle altre famiglie di immigrati della locale Little Italy furono le principali fonti di ispirazione di molti suoi romanzi, soprattutto dei quattro della " saga di Arturo Bandini" che sono: " Chiedi alla polvere", " Aspetta primavera, Bandini", "La strada per Los Angeles", " Sogni di Bunker Hill".
Non ebbe molto successo in vita. 
Lavorò per alcuni anni ad Hollywood come sceneggiatore, lavoro poco gratificante e mal sopportato, che gli procurò un certo benessere economico che prestò sperperò in gioco e alcool.
Aveva sposato Joyce Smart, che gli aveva dato quattro figli e che lo curò amorevolmente negli ultimi anni di vita quando, a causa del diabete, gli furono amputate le due gambe e divenne cieco. A lei dettò il suo ultimo libro  "Sogni di Bunker Hill".
Contribuì alla  scoperta e valorizzazione della sua opera un altro importante scrittore, Charles Bukowski, il quale lo riteneva - e tale è stato poi considerato- uno dei più importanti scrittori americani del '900.
Il dott. Calzaretta si è soffermato sulla scrittura di Fante, evidenziandone lo stile diretto, l'uso di metafore bellissime che abbracciano il creato senza giri di parole, l'introspezione psicologica dei personaggi, l'umorismo, il romanticismo, l'idealizzazione della donna e la difficoltà di approccio ad essa.
                                                                                                                         G.D.F.


lunedì 4 novembre 2019

3° Incontro - 23/10/2019 - Gianrocco GUERRIERO - " L'allunaggio"

3° Incontro - 23/10/2019 - Gianrocco GUERRIERO - " L'allunaggio"
Il Prof. Vincenzo Guglielmucci ha svolto una breve relazione introduttiva alla conferenza di Gianrocco Guerriero, ricordando la serata del 16 luglio 1969, quando tante persone erano incollate dinanzi allo schermo del televisore per seguire l'allunaggio, emozionate e nell'attesa dell'annuncio, gridato poi dal giornalista Tito Stagno, che il Lem si era posato sul suolo lunare.
Da quel giorno sono trascorsi 50 anni e sembra inverosimile che l'uomo abbia voluto e saputo compiere un'impresa che ha dell'incredibile.
Molte altre scoperte e imprese sono state compiute da allora, ma nulla eguaglia l'emozione che suscitò e che tuttora suscita la discesa del primo uomo sul suolo lunare.
Il relatore Gianrocco Guerriero ha preso quindi la parola ed ha fornito alcuni dati scientifici indispensabili per comprendere la straordinarietà dell'evento: il sistema solare e la rotazione dei pianeti intorno al sole, le distanze tra la terra, la luna e il sole, l'attrazione terrestre da superare ecc,
Si è poi intrattenuto sul momento storico e cioè della necessità per gli Stati Uniti di colmare il gap tecnologico con l'Unione Sovietica, che era riuscita a mandare i primi uomini nello spazio con la navicella Sputnik. Furono stanziate ingenti somme, mobilitate le migliori menti di scienziati, ingegneri e tecnici, per un'impresa ancora più straordinaria: conquistare il primato di portare gli uomini sulla luna.
Guerriero ha ricordato come l'allunaggio sia stato certamente opera degli Stati Uniti, la cui popolazione è un crogiuolo di persone immigrate in America dall'Europa e da tanta parte del mondo, ma  che alla sua riuscita contribuirono cittadini di diversa origine, come l'italiano Rocco Petrone, il tedesco Wernher von Braun, il gruppo delle donne di colore addette all'incredibile quantità di calcoli necessari all'elaborazione dei vari progetti.
Si è soffermato in particolare sulla figura di Rocco Petrone, figlio di Antonio che lasciò il suo paese lucano, Sasso di Castalda, nel 1921 per stabilirsi nella cittadina americana di Amsterdam. Qui nacque Rocco nel 1926. Dotato di straordinaria intelligenza, si laureò in Ingegneria Meccanica ed iniziò la sua carriera nell'Esercito. 
Dopo la guerra fu inviato nel Centro di progettazione e sperimentazione dei missili a Huntsville in Alabama e qui conobbe von Braun, scienziato tedesco che era riuscito a raggiungere gli USA nel 1945 con altri suoi collaboratori e dove fu subito impegnato dall'Amministrazione Americana in studi e sperimentazione nel settore missilistico e aerospaziale. Von Braun notò subito le notevoli doti intellettuali e morali di Rocco e lo volle subito con sè.
Iniziò così la brillante carriera di Petrone che da responsabile della progettazione e realizzazione delle rampe di lancio dei missili, divenne poi responsabile del controllo e lancio dei missili e quindi impegnato nella costruzione del primo missile terra-aria (Nike).
Molti furono gli incarichi sempre più prestigiosi e impegnativi, fino al giorno della " partenza" di Armstrong, Aldrin e Collins verso la luna, quando prese posto al centro della consolle di comando, accanto a von Braun, per dare il via e controllare il viaggio nello spazio e l'allunaggio della navicella.
Rocco Petrone, a 43 anni aveva diretto una delle più straordinarie imprese della storia dell'umanità, guidato un esercito di migliaia di scienziati e tecnici e amministrato miliardi di dollari.
Il figlio di un umile immigrato da Sasso di Castalda aveva conquistato nella Storia, non solo degli Stati Uniti, un posto che nessuno mai avrebbe potuto togliergli.

                                                                                                              G.D.F.

lunedì 28 ottobre 2019

2° Incontro - 16/10/2019 - Antonio CALABRESE " Sciame arra Fentane"

2° Incontro - 16/10/2019 - Antonio CALABRESE
" Sciame arra Fentane"

" Sciame arra fentane" ha voluto intitolare la sua breve relazione il nostro socio Antonio Calabrese, per evidenziare come nel passato, quando ancora non vi era l'acquedotto pubblico, il lavoro per approvvigionarsi di acqua era tra i più gravosi, soprattutto per le donne.
L'introduzione alla relazione di Antonio è stata svolta dal Prof. Vincenzo Guglielmucci, che ha ricordato la fatica dei nostri antenati per il duro lavoro nei campi ed i disagi per la scarsità di acqua, soprattutto nelle campagne durante gli estenuanti lavori nei  mesi estivi; qualche volta, esaurite le scorte portate dal paese, si ricorreva a malsane pozzanghere di acqua piovana.
A Genzano fu di grande sollievo la Fontana  Cavallina costruita con il concorso popolare, in un'area alla periferia del paese prima adibita ad immondezzaio. Oltre ad aver svolto l'importante compito di rifornire di acqua il paese, è attualmente luogo di socializzazione e se ne ammira la bellezza architettonica.
Vincenzo ha raccontato poi come egli si reca spesso sul Monte Belvedere ( che non a caso ha questo bel nome) e si incanta ad ammirare il meraviglioso paesaggio della vallata che degrada fino alla pianura, con le varie contrade dell'agro di Oppido, confinanti con quelle di Genzano, di Irsina e di Tolve. 
Volgendo lo sguardo alle spalle, il paesaggio è completamente diverso, con l'ampia corona delle colline.
E' questo lo scenario nel quale si consumavano le opere e i giorni, le esistenze di uomini e donne, i nostri antenati.
Prende quindi la parola Antonio: egli inizia ricordando come la giornata per i contadini iniziava prima dell'alba. Dovevano trovarsi sul pezzo di terra da lavorare appena fatto giorno; spesso ci si recava a piedi portando la zappa o altri attrezzi da lavoro ed il magro pasto per tutta la giornata,
Pochi erano i fortunati possessori di un mulo o di un asino.
Quando l'appezzamento da lavorare era troppo lontano dal paese, si pernottava in campagna e si riposava in un pagliaio o altro locale di fortuna. La provvista di cibo doveva essere sufficiente per il tempo di permanenza in campagna ed essere difeso dai topi e da altri animali.
Si dissodava il terreno già dal mese successivo alla mietitura, si seminava poi con la speranza di ottenere un buon raccolto e che le avversità atmosferiche non vanificassero le loro fatiche. Non sempre era una buona annata e allora bisognava presentarsi dal signorotto padrone del terreno per supplicarlo di rinviare all'anno successivo il pagamento del fitti; richiesta che difficilmente veniva accolta, Si prospettava allora una invernata difficile per tutta la famiglia.
Per molti la soluzione era l'emigrazione verso le Americhe.
Antonio ha dedicato molta parte della sua relazione al problema dell'approvvigionamento di acqua per uso alimentare, per il lavaggio dei panni, per abbeverare il bestiame.
Intorno al paese vi erano tre fontane di buona acqua sorgiva: la Fontana Vecchia, la fontana di Pezzèdde e la fontana di La Mèdeche. Qui le donne dovevano recarsi per attingere l'acqua portandosi " sicchije, varricchije,cicene e fiasche" e mettendosi in fila se altre erano arrivate prima. Si andava soprattutto di sera, dopo una giornata di estenuante lavoro o la mattina presto prima dell'inizio di altre gravose incombenze. La stanchezza, l'urgenza di fare presto, la noia dell'attesa, erano causa di frequenti litigi e qualche volta al passaggio alle vie di fatto e con possibile rottura dei recipienti.
Le due relazioni sono state seguite con molto interesse dai numerosi presenti.
                                                                                                                                    G.D.F.






domenica 27 ottobre 2019

1° Incontro - 09/10/2019 - Prof. Rocco BASILIO " Cavalleria Rusticana: dalla novella di Verga all'opera di Mascagni"

1° Incontro - 09/10/2019 - Prof. Rocco BASILIO


" Cavalleria Rusticana: dalla novella di Verga all'opera di Mascagni"

Il Prof. Rocco Basilio ha offerto ai numerosi soci presenti una bella serata di musica, presentando l'opera lirica di P. Mascagni "Cavalleria Rusticana", tratta da una novella di G.Verga.  Ne ha riassunto il testo e spiegato le scene principali dell'opera che venivano man mano proiettate sullo schermo.
Per una migliore comprensione, ha distribuito in sala fascicoli con le parti dell'opera scelte per la proiezione.
Egli ha riassunto così la sua relazione:
" Gli autori del libretto, Targioni-Tozzetti e Guido Menasci adeguano al canto il testo originale, dallo stesso titolo, di Giovanni Verga. Riducono il numero dei personaggi ed introducono "i cori" che hanno il compito di stemperare il clima agitato, che in alcune scene raggiunge l'apice, fino al punto in cui Santuzza augura allo spergiuro Turiddu la "mala Pasqua"
I personaggi sono in tutto cinque: Santuzza, Turiddu, Lucia (madre di Turiddu), Alfio e Lola (marito e moglie).
Passione, gelosia, onore ed interessi sono i sentimenti presenti, in misura diversa, in tutti i personaggi e che fanno precipitare gli avvenimenti fino al delitto d'onore finale.
Nella società siciliana l'onore andava lavato con il sangue, per vendicare l'adulterio e ristabilire l'ordine familiare e sociale.
Osservando i comportamenti dei personaggi tutti tradiscono, eccetto Lucia, che assiste incredula e costernata al precipitare degli eventi.
 In dettaglio: Lola  tradisce il marito Alfio, intrattenendo rapporti adulteri con Turiddu, il quale, a sua volta, seduce e tradisce Santuzza. Quest'ultima tradisce Turiddu, rivelando ad Alfio la tresca tra Lola e Turiddu.
Santuzza rivela ad Alfio il tradimento di sua moglie, con la speranza che a pagarne le spese fosse Lola. Invece le cose andranno diversamente, perchè, secondo le leggi del delitto d'onore, la punizione doveva ricadere su chi aveva causato il tradimento.
Il genio musicale di Mascagni ha sottolineato con estrema bravura l'evolversi degli avvenimenti creando un clima armonioso che coinvolge ed incanta lo spettatore"
                                                                                                                   G.D.F.

30 ott0bre 2019 Quarto incontro

UniTre Oppido Lucano


" JOHN  FANTE "
Scrittore italo-americano di seconda generazione: ribellione e successo
    
 a cura di:
Prof. Michele Calzaretta

Mercoledì 30 ottobre -Biblioteca Comunale - ore 18.30

giovedì 17 ottobre 2019

23 ottobre 2019 Terzo incontro

UniTre Oppido Lucano


" ALLUNAGGIO"
50 anni fa il primo uomo sulla luna. Storia e foto
    
 a cura di:
Gianrocco Guerriero, giornalista

Mercoledì 23 ottobre -Biblioteca Comunale - ore 18.30

lunedì 14 ottobre 2019

16 ottobre 2019 Secondo incontro

UNITRE Oppido Lucano



Mercoledì 16 Ottobre 2019

"Sciame arra fentane"

Vita di paese - Bozzetti di vita vissuta

a cura di: Antonio Calabrese


Biblioteca comunale - ore 18.30

domenica 13 ottobre 2019

9 ottobre 2019 Primo incontro

UNITRE Oppido Lucano



Mercoledì 9 Ottobre 2019


Cavalleria rusticana: dalla novella di Verga all'opera di Mascagni
 prof. Rocco Basilio


Biblioteca comunale - ore 18.30 

giovedì 10 ottobre 2019

Anno sociale 2019/2020 Verbale Assemblea dei soci

ANNO SOCIALE 2019-2020

Assemblea dei Soci   Verbale n° 1

Il giorno 2 Ottobre 2019 alle ore 18,30, nei locali della sede sociale, si è tenuta l'Assemblea degli iscritti all' Uni-Tre di Oppido Lucano per discutere il seguente Ordine del Giorno:
1- Relazione del Presidente sulle attività svolte nell'anno sociale 2018/2019;
2 - Approvazione rendiconto economico-finanziario 2018/2019;
3 - Rinnovo cariche sociali;
4 -Programmazione di massima delle attività da svolgere nell'anno sociale 2019/2020;
5 - Predisposizione conto preventivo 2019/2020;
6 - Determinazione quote sociali;
7 - Varie ed eventuali.
Apre la seduta il Presidente; si riporta di seguito il suo intervento:
"Nella seduta del 29 maggio scorso, in chiusura dell'anno sociale 2018/2019, facemmo un breve accenno alle attività svolte nell'anno e non mi sembra opportuno ritornarci.
Espressi allora la mia piena soddisfazione per un anno ricco di belle cose fatte, ringraziai i relatori delle conferenze, i collaboratori ma soprattutto tutti voi soci che, con la vostra presenza assidua ed attenta, avete reso possibile questa bella realtà che è la nostra Uni-Tre.
Ringraziamenti che rinnovo con profonda riconoscenza anche questa sera.
Permettetemi solo di darvi qualche numero sull'anno sociale appena concluso:
- Siamo 98 iscritti, ai nostri incontri è stata presente una media di 50 soci; abbiamo tenuto 30 incontri. Si sono alternati nel corso dell'anno ben 22 relatori, 8 dei quali sono intervenuti per la prima volta.
- Le materie trattate sono state varie: Storia, Medicina, Religione, Musica ( con il concerto "L'abbraccio del tango" con i docenti e gli alunni della Scuola Media), Arte (con una mostra di quadri fatta qui nella sede) e poi: drammatizzazioni e proiezioni di video;
- Abbiamo fatto un bel viaggio ad Aliano e a Guardia Perticara;
- Abbiamo sponsorizzato due serate sul Francescanesimo ad Oppido e la presentazione del libro "Matrimonio e famiglia" di Mons. Francesco Pio Tamburrino;
- Ci siamo occupati del trasferimento di parte della Biblioteca di Mons. Giuseppe Greco, donata al Comune, da casa sua al Convento.
La cosa più importante, a mio parere, è stata quella di aver tenuto fede alla nostra parola d'ordine: incontrarci sempre con piacere e stare bene insieme".
Il Presidente passa la parola al cassiere Gaetano Palumbo che espone i dati del rendiconto finanziario dell'anno sociale 2018/2019 le cui voci principali sono le seguenti:
ATTIVO:-
- Rimanenza dell'anno precedente                    Euro   1.258,00
- Quote tesseramento: n° 98 soci X 10,00            "         980,00
- Contributo Banca di Credito Cooperativo            "         300,00
PASSIVO
- Bonifico Uni-Tre Torino                                        "           61,05
- Spese rappresentanza e cancelleria                   "          238.90
- Noleggio autobus per gita                                   "           400.00
- Rimanenza netta                                                 "         1.838,05
Il conto economico viene approvato all'unanimità.
Il cassiere, in merito al 5° punto all'ordine del giorno, propone di non redigere il conto preventivo per l'anno sociale 2019/2020, data l'esiguità e la non prevedibilità delle somme da incassare (quote sociali e contributo Banca) e le conseguenti voci di spesa.
La proposta viene approvata all'unanimità.
Per il rinnovo delle cariche sociali, l'Assemblea ritiene di non procedere per votazione. Su proposta del socio Prof. Rocco Basilio i soci sono invitati a manifestare la propria disponibilità a far parte del Direttivo. Su sollecitazione dello stesso prof. Basilio su alcuni soci per l'accettazione e dietro sua proposta, il Consiglio approva il seguente gruppo direttivo con i relativi incarichi per il prossimo triennio:
De Felice Giuseppe - Presidente
Corbo Annunziata - Vice Presidente
Cimadomo Rosanna - Segretaria
Palumbo Gaetano - Cassiere
Scarfiello Francesco - Direttore dei corsi
Guglielmucci Vincenzo - Direttore dei corsi
Mancusi Leonardo - Logistica
Lioi Francesco Saverio - Consigliere
Sannella Anna – Consigliere

Riprende quindi la parola il Presidente riconfermato Giuseppe De Felice ed espone il programma di massima che il nuovo Direttivo tenderà a realizzare:
"Conservare apertura e spirito di collaborazione con tutte le Associazioni di volontariato culturale e sociale operanti sul territorio, evitando la chiusura autoreferenziale nel proprio piccolo ambito di attività;
- Rimanere in contatto con i paesi vicini, ampliando conoscenze e relazioni, sollecitando incontri per iniziative in comune;
- Trattare, nelle conferenze, argomenti sempre diversi che possono interessare tutti i soci, soddisfacendo la loro curiosità e desiderio di apprendere cose nuove;
- Possibilmente dare spazio ai giovani che si mettono in luce nello studio, nelle professioni, nelle attività artistiche;
- Effettuare almeno due viaggi di istruzione ed anche uscite brevi nei paesi vicini per partecipare ad eventi o visite a luoghi o strutture interessanti;
- Programmare attività extra nelle altre due serate (lunedì e venerdì) di disponibilità della sede: laboratori, corsi, ecc.
- Attenersi al motto che ormai caratterizza l'Associazione: ritrovarci sempre con piacere e stare bene insieme.
Infine, su proposta del cassiere Gaetano Palumbo, si riconferma in Euro 10,00 la quota di iscrizione all'Associazione per il corrente anno sociale e che gli incontri settimanali vengano tenuti nella serata del mercoledì.
Non essendovi altro da deliberare, la seduta viene sciolta alle ore 20,00.

La Segretaria                                                    Il Presidente

Rosanna Cimadomo                                         Giuseppe De Felice

Oppido Lucano, 02 Ottobre 2019