lunedì 24 novembre 2014

Avviso Incontro mercoledì 26 Novembre


Mercoledì 26 Novembre

alle ore 18:30

presso la Biblioteca Comunale




"...Ma non è tutta...scena"


dietro le quinte del Teatro alla Scala 

con


Antonio  Caputo

Tecnico teatrale presso il Teatro alla Scala di Milano




Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.






mercoledì 19 novembre 2014

5° INCONTRO – 12/11/14 – DOTT.SSA. GIULIA PROVENZALE “L’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI”
Sviluppi, prospettive ed attenzione verso i problemi della terza età
La dott.ssa Giulia Provenzale ha intrattenuto brillantemente i presenti affrontando un argomento oggi molto attuale: L’educazione degli adulti.
Nella prima parte della conferenza si è soffermata a delineandone gli sviluppi e le prospettive. Tutti gli studi sull’educazione convergono in un'unica concezione che vede il processo educativo non limitato alla sola età evolutiva, evidenziando il carattere “permanente” di essa, valorizzando l’età adulta e la terza età come portatrici di esperienza e saggezza.
L’educazione degli adulti viene vista come uno spazio in cui le persone ritenute adulte dalla società cui appartengono, sviluppano le loro capacità ed arricchiscono le loro conoscenze tecnico-professionali per soddisfare i propri bisogni. Essa elimina quelle barriere tra educazione formale ed educazione non formale assicurando a tutti la possibilità di continuare la loro formazione al di là della vita scolastica, perseguendo quell’ideale di continuum educativo che permane durante tutto il corso della vita e libera l’uomo dalla convinzione della sua compiutezza ridimensionando il concetto di maturità come capacità mai pienamente acquista.
Cambia così anche l’idea stessa della vita, non più definita come “percorso” teso a raggiungere la piena maturità ma come “corso” dove non esistono né tempi né fasi.
La seconda parte è stata dedicata all’educazione permanente ed all’attenzione verso i problemi della terza età. L’anzianità è un processo naturale, inevitabile e universale che riguarda tutti gli esseri umani in tutte le culture.
Nella attuale società col termine Terza Età ci riferiamo al periodo che va dai 65 anni in poi ma non è possibile definire con certezza l’ingresso in tale periodo in quanto l’età di un individuo può essere valutata in molteplici punti di vista: cronologico, biologico, psicologico e sociale. Pertanto anche la definizione di “vecchiaia” di una persona è sempre multidimensionale, è un dato di fatto solo a livello biologico.
Un pregiudizio comune ritiene che la maggior parte degli anziani vada incontro ad un grave decadimento delle capacità intellettive, che sia meno produttiva dei giovani, sempre meno autosufficiente, smemorata, insomma che costituisca un peso per la società. L’immagine sociale consueta dell’anziano è quella di una persona negativa e non vitale, passiva e priva di interessi.
Nella società attuale la marginalizzazione, che si traduce in passività degli anziani, è conseguenza del rapido cambiamento delle conoscenze e delle tecnologie, per cui gli anziani arrivano alla vecchiaia educativamente impreparati. Sorge quindi spontaneo il dubbio se gli anziani siano “educabili” o meno.
Numerose ricerche pedagogiche hanno dimostrato come si possa apprendere a qualsiasi età usando metodi adatti, si afferma innanzitutto che il decadimento intellettuale dovuto all’avanzare dell’età è più un effetto che una causa naturale dovuto soprattutto alla mancanza di interessi di conoscenze e di crescita culturale.
Proprio a favore di questo da qualche anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) si propone di perseguire un “invecchiamento attivo” esso si realizza mediante l’impegno sia in attività libere che in iniziative sociali, culturali e spirituali.
Tra le iniziative a favore dell’anziano troviamo “L’università della terza età”.
Essa oggi ha assunto una notevole importanza in quanto la società moderna tende ad emarginare la persona nel momento in cui esce dal ciclo produttivo, qualunque sia la sua età.

La serata si è conclusa con alcune domande e considerazioni da parte dell’attento pubblico e con congratulazioni e applausi alla dott.ssa Provenzale.

lunedì 17 novembre 2014

Avviso Inaugurazione Anno Accademico Giovedì 20 Novembre


Giovedì 20 Novembre
 
 
alle ore 18:00
 
 
presso il Teatro Obadiah
 
 
ci sarà l'inaugurazione dell'anno accademico 2014/2015.

Parleranno:

-la Prof.ssa Patrizia Del Puente,
docente di Glottologia e Linguistica presso l'Università della Basilicata, su:
"Oppido e l'area confinante: lingue a confronto"
 
 
-la Dott.ssa Carmen Scarfiello su:
"Il dialetto ieri e oggi"
 
 
Mercoledì 19 non ci sarà il solito incontro presso la Biblioteca Comunale.

giovedì 6 novembre 2014

Avviso Incontro Mercoledì 12 Novembre 2014

Mercoledì 12 Novembre 

alle ore 18:30 

presso la Biblioteca Comunale 


la dott.ssa Giulia Provenzale
terrà la seguente conferenza:

"L’educazione degli adulti" 


-Sviluppi, prospettive ed attenzione verso i problemi della terza età-



Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.
4° INCONTRO – 05/11/14 - PROF. FRANCESCO SAVERIO LIOI –
“VITA SOCIALE AD OPPIDO L. NEGLI ANNI 1950/'60
Il Prof. Francesco Saverio Lioi, ha intrattenuto brillantemente i presenti parlando della situazione e della vita sociale ad Oppido Lucano negli anni ’50 e ’60.
Prendendo spunto da una sua pubblicazione “L’aratro e il trattore”, nella quale riporta anche scritti del padre Saverio, il prof. Lioi esegue una dettagliata descrizione di quelle che erano le attività sociali nel nostro paese partendo dagli anni venti.
Nel 1929 Oppido L. contava 3.840 abitanti e nel paese erano presenti diverse figure professionali, mestieri ed attività.
Un contesto sociale più o meno simile troviamo negli anni ‘50 e ’60.
La situazione sanitaria era precaria. Le malattie più frequenti erano quelle respiratorie e gastroenteriche, dovute alla mancanza di igiene ed alla malnutrizione. Non era ancora nata la fiducia nella medicina ufficiale per cui la gente, in caso di bisogno, si rivolgeva ai guaritori ed alle “masciare” o “fattucchiere”. Non erano rari i casi di morte di bambini. 
La situazione cambia negli anni sessanta quando la popolazione comincia a rivolgersi con fiducia alla medicina ufficiale ed a frequentare l’ospedale.
Nel 1944 nella sacrestia della chiesa madre di Oppido, grazie all’arciprete D. Canio Pafundi, era nata la Democrazia Cristiana ed il clima politico era  da un aspro contrasto con il Partito Comunista Italiano.
Il governo del paese era in mano alla Democrazia Cristiana che cercava di applicare, anche nelle periferie i principi fondamentali in materia agraria.
Tra questi vi era:
-         L’abolizione del latifondo che ha visto morire i tre o quattro latifondisti a favore della nascita di tante piccole proprietà;
-         Il iritto di prelazione dei terreni in coltivazione;
-         La nascita delle Scuole rurali, che prevedeva lo svolgimento di lezioni serali nell’azienda di Nicola Orlando e alla contrada  S. Francesco.
L’abolizione del latifondismo, però, non risolse i problemi di tutto il paese, ma solo di pochi, per cui molti scontenti tentarono l’occupazione con la forza di alcuni terreni.
Molti agricoltori di Oppido negli anni sessanta iniziarono ad acquistare terreni nell’agro dei comuni viciniori, indebitandosi notevolmente.
Per non cadere tra le grinfie degli strozzini e per poter onorare i loro debiti nacquero, in quel periodo, le Cooperative agricole e fu fondata, il 31 marzo del 1963, la Cassa Rurale ed Artigiana di Oppido Lucano, grazie alla spinta degli iscritti alla “Coldiretti” (Federazione Italiana Coltivatori Diretti) e all’interessamento di politici, con lo scopo di procurare il credito ai propri soci e di compiere le operazione ed i servizi di banca a favore degli agricoltori e degli artigiani.

La serata si è chiusa con alcune domande e considerazioni da parte dell’attento pubblico e con congratulazioni e applausi al Prof. Lioi.

lunedì 3 novembre 2014

Avviso Incontro Mercoledì 5 Novembre 2014

Mercoledì 5 Novembre 

alle ore 18:30 

presso la Biblioteca Comunale 


il Prof. Francesco Saverio Lioi 
terrà la seguente conferenza:
"Vita sociale ad Oppido negli anni 1950/60"



Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.