lunedì 29 febbraio 2016

Mercoledì  02 Marzo

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale


il Prof. Giuseppe De Bonis


terrà la seguente conferenza:


“I Longobardi: il secondo popolo germanico in Italia”






Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.

giovedì 25 febbraio 2016

17° INCONTRO 17-febbraio 2016- Prof.  Michele MAROTTA–
“Banzi e l’Alto Bradano”

Il prof. Michele Marotta ha tenuto una relazione su Banzi e l’Alto-Bradano con la quale ha delineato l’identità di un’area della Basilicata, che pur comprendendo oggi piccoli centri come Palazzo San Gervasio, Forenza, Genzano di Lucania, Oppido Lucano oltre che Banzi, ha rappresentato nell’antichità un territorio ricco di avvenimenti storici e di testimonianze archeologiche. Come è testimoniato dalla famosa tavola bronzea denominata Tabula Bantina, all’incirca un secolo prima dell’era cristiana, questo territorio era contrassegnato dalla presenza di una confederazione di popoli lucani, che Plinio il Vecchio indicava come il popolo bantino e che costituiva uno degli undici popoli della regione che veniva allora chiamata Lucania. Gli antichi popoli bantini vivevano in forma federata, sparsi in “vici”, piccoli villaggi ed avevano il loro centro religioso ed amministrativo nella città di Bantia, sul cui sito è successivamente sorto nel Medioevo una grande abbazia benedettina e agli inizi del Novecento il paese di Banzi. Di questa confederazione facevano parte i villaggi di Festola e di Opinum, sorti sui due lati che dominavano il fiume Bradano, nei pressi dei quali sarebbero poi sorti i centri di Genzano di Lucania e di Oppido Lucano. Dell’antica Bantia, a capo della confederazione, sono state presentate ed illustrate le vicende, i monumenti ed i reperti che gli archeologi hanno riportato alla luce ininterrottamente fin dagli anni settanta del secolo scorso. La retrospettiva ha consentito la visione ed il commento di immagini del tempio augurale, del sito della battaglia del console romano Marcello con Annibale, del sito della Fons Bandusiae decantata dal poeta Orazio Flacco, degli innumerevoli reperti recuperati nei corredi funerari delle tombe dissepolte in contrada Piano Carbone. Infine la lezione ha riguardato il patrimonio storico-artistico dell’abbazia benedettina e del Convento Francescano costruito nel Seicento e che oggi si trova sulla piazza principale di Banzi.

La serata si è conclusa con domande e curiosità rivolte all’oratore e con un applauso finale.

lunedì 22 febbraio 2016

Mercoledì 24 febbraio

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale


Dante: Divina Commedia

Inferno

Canto  XXVI

Lettura e commento
a cura del

 Prof. Rocco BASILIO






Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.


lunedì 15 febbraio 2016

Mercoledì 17 febbraio

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale

il Prof.  Michele Marotta

terrà la seguente conferenza:


“Banzi e l’Alto Bradano”





Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.


lunedì 8 febbraio 2016

Mercoledì 10 Febbraio

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale

 il Dott. Saveriano Lioi

terrà la seguente conferenza:


“Chirurgia laparoscopica e robotica”






Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.

giovedì 4 febbraio 2016

14° INCONTRO 27-01-2016 SIG. DONATO CAMMAROTA
“Testimonianza di un’esperienza di volontariato”
Quella di questa sera non è stata una conferenza dal taglio classico, ma una chiacchierata durante la quale Donato Cammarota ci ha raccontato, anche con l’aiuto delle immagini, la sua emozionante e commossa esperienza di volontariato presso la popolazione di un piccolo centro del Perù: Cajamarca. Tutto inizia grazie alla collaborazione di una “sorella” peruviana che per diversi anni è stata impegnata a Cancellara e che una volta rientrata nella sua casa in Perù ha fatto da tramite per consentire a Donato di realizzare un suo progetto: la costruzione di un asilo in una sperduta località del Perù: Cajamarca. Donato si mette all’opera, raccoglie fondi, donazioni e li invia in Perù. I lavori procedono abbastanza speditamente, ma ben presto i fondi si esauriscono e bisogna fermarsi. Dopo il suo primo viaggio in Perù Donato può vedere con i suoi occhi lo stato dei lavori, un grande edificio elevato, al momento, solo al primo piano. C’è bisogno di altri fondi per completare l’opera e Donato che nel frattempo si è pensionato, non esita un istante ad inviare insieme ad altre offerte raccolte, anche l’“arretrato” della sua pensione. Così, finalmente, l’opera è stata ultimata e il giorno dell’inaugurazione, egli è presente come lo era stato qualche anno prima, in occasione della posa della prima pietra.
Un esempio davvero toccante di come si può aiutare chi più ha bisogno anche con poco, magari solo con quello che per noi è il superfluo.

Un caloroso applauso ed un grazie sincero e commosso a Donato da parte di tutti i soci dell’UNITRE di Oppido L..
13° INCONTRO 20-01-2016  Prof. ssa Caterina De Bonis
"I Goti: il primo popolo germanico in Italia"
La relatrice, Prof.ssa Caterina De Bonis inizia la sua relazione parlando del termine “germanico”, facendo alcune precisazioni: questo termine non equivale a “tedesco”, ma, usato come aggettivo, si riferisce agli antichi Germani (popolazioni stanziate fra il I sec. a.C. e il I sec. d.C. fra la parte settentrionale dell'Europa continentale e la parte meridionale della Scandinavia); mentre come sostantivo si intende la lingua originaria, non attestata ma ricostruita, dalla quale derivano le diverse lingue germaniche storicamente documentate, come gotico, tedesco antico, inglese antico, norreno e le altre più recenti.
I Goti erano un popolo germanico e nella concezione romanocentrica erano considerati “Barbari”. Erano un popolo con una propria cultura, una propria lingua, una propria tradizione che dal IV al VI secolo ha occupato una vasta area dell'Europa continentale.
Gustav Kossinna rifacendosi all’opinione di Tacito ricerca le origini dei Germani nella più remota preistoria e attribuisce loro una collocazione geografica ben precisa, intorno alla penisola dello Jutland, la cosiddetta “Cerchia nordica”. L’unità culturale germanica si sarebbe mantenuta fino all’età del ferro, quando inizia l’espansione dei Germani verso Sud-Est e Sud-Ovest
Il primo nucleo di popolazioni germaniche a lasciare la cosiddetta “cerchia nordica” sarebbe stato quello dei Goti che fanno parte del gruppo dei Germani orientali, di cui è documentata la lingua, ora una lingua morta, di cui troviamo tracce nell’ italiano. I vocaboli ostrogoti penetrati nel volgare d'Italia non sono facilmente identificabili, perché spesso modificati all'indomani dell'arrivo dei Longobardi (seconda metà VI-seconda metà dell'VIII secolo) e dei Franchi (seconda metà VIII-XI secolo).
Già dal II sec. a.C. i Goti si sarebbero trasferiti dalla zona più settentrionale della “cerchia nordica” sulla Vistola e dal II sec. d. C. avrebbero iniziato la migrazione verso sud-est, fino a giungere lungo le sponde del Mar Nero alla fine del III secolo. Nella loro sede meridionale i Goti fondano un dominio inizialmente relativamente stabile, che si estendeva dal Don fino al Danubio, suddiviso tra le due grandi tribù degli Ostrogoti a est e dei Visigoti a ovest.
Dopo oltre un secolo di guerre contro i Romani e le confinanti popolazioni dell’impero, nell’ultimo quarto del IV secolo la gran parte dei Goti, sotto la spinta dell’invasione unna, abbandona l’Europa orientale per dirigersi con fortunate campagne belliche verso le regioni dell’impero occidentale.
I Visigoti varcano più volte il Danubio, devastando le regioni balcaniche fino a giungere con Alarico in Italia dove saccheggiano Roma nel 410. Nel 418 fondano nel Sud-Ovest della Gallia il regno di Tolosa ed estendono il loro dominio fino a gran parte della penisola iberica, dove, sconfitti dai Franchi nel 507, si ritirano consolidando il loro regno fino alla conquista araba (711).
Anche il regno ostrogoto della pianura sarmatica viene travolto dall’invasione degli Unni (375), e, mentre alcuni Ostrogoti si rifugiano in zone appartate come la penisola di Crimea, la maggior parte di essi, soggiogati da Attila, segue le sorti degli Unni, con i quali, vivranno per un certo periodo in stretto contatto. Dopo la morte di Attila gli Ostrogoti riacquistano l’indipendenza e si stabiliscono nella Pannonia e nel Norico come federati dell’Impero romano. Da qui, alla fine del V secolo, invadono l’Italia sotto la guida di Teodorico che compie il primo vasto tentativo di conciliare in uno stesso stato le esigenze giuridiche, religiose e culturali dei Germani e dei Latini.

Popolazioni germaniche giunte in Italia
l  Visigoti (fine IV secolo) occupazione militare, di breve durata, senza tracce
l  Ostrogoti (fine V-metà VI secolo) missione militare con ricadute linguistiche e culturali
l  Longobardi (seconda metà VI-seconda metà dell'VIII secolo)
l  Franchi (seconda metà VIII-XI secolo)
l  Normanni (XI secolo).

La serata si è conclusa con apprezzamenti ed applausi.

lunedì 1 febbraio 2016



Mercoledì  03 Febbraio

alle ore 18.30

presso la Sala consiliare del Comune

festeggeremo insieme il Carnevale!

Programma:

“Il Cupa-cupa”



“Origini e diffusione nel mezzogiorno d’Italia”

Relazione del Dott. Michele Palumbo

Seguirà

Canto del cupa-cupa oppidese

Rinfresco carnevalesco




Gli iscritti e tutti i fans del cupa-cupa sono invitati.