lunedì 24 febbraio 2014

Conferenza 28 Febbraio - Scienza e co-scienza


Venerdì 28 Febbraio
ore 18,30

presso la Biblioteca Comunale

SCIENZA E CO-SCIENZA
Relatore
Dott. Riccardo Scarfiello



Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.


                                                                          Il Presidente

                                                                    Giuseppe De Felice

Partecipazione riunione PD

Il 22/02/14 su invito rivolto a tutte le associazioni dal Circolo PD di Oppido, una delegazione della nostra associazione ha partecipato all’assemblea del partito riunita per l’elezione del segretario politico, per rivolgere un saluto ed un augurio di buon lavoro.

È stato richiesto l’impegno agli organismi dirigenti del PD di Oppido, che ora esprime anche la guida dell’amministrazione comunale, per una particolare attenzione alle attività culturali, al mondo dell’associazionismo soprattutto giovanile e al volontariato, realtà già ben presenti ed operanti sul nostro territorio. 

domenica 23 febbraio 2014

Incontro Mercoledì 19 febbraio

Mercoledì 19 febbraio 2014, presso la Biblioteca Comunale, si è tenuta una lettura di poesie dialettali da parte di tre autori locali promossa dalla Biblioteca Comunale su proposta del prof. Nino Cervellino.
Il prof. Cervellino ha introdotto sottolineando l’importanza del dialetto, che è vera e propria lingua, soprattutto per il ricordo di una civiltà che ormai si tenta di spazzare via per l’affermarsi dell’omologazione culturale e della globalizzazione che porta all’uso sempre più diffuso della lingua inglese. 
Ha quindi letto alcune sue poesie soffermandosi su ricordi storici e di vita familiare. 
Gli altri autori che hanno letto proprie poesie sono stati: Tanuccio Palumbo e Antonio Mancuso; quest'ultimo ha letto la poesia sui morti di Lampedusa vincitrice del primo premio in un concorso nazionale.

martedì 11 febbraio 2014

12° INCONTRO – 05/02/2014 – PROF. Giuseppe DE BONIS 

“I GIORNI DELLA CREAZIONE, LA LUNA E LA DATA DELLA PASQUA”

Il Prof. Giuseppe De Bonis ha iniziato la sua relazione con una riflessione sulla Luna e sull'influenza che esercita sulla natura e sulle attività umane: la forza di gravità che lega Terra e Luna determina le maree, la luna e le stelle sono una guida per chi naviga per i mari del mondo, non provato scientificamente è l’effetto della Luna sull'agricoltura: semina, trapianti, imbottigliamento del vino.
I popoli antichi hanno utilizzato le fasi lunari per misurare il tempo: i giorni, i mesi, le stagioni e gli anni, creando così i primi calendari, detti appunto “lunari”.
Gli antichi Romani usavano un calendario lunare rapportato alle stagioni in cui si svolgevano i lavori agricoli, con inizio del calcolo dei mesi da marzo e fino a dicembre, tralasciando i due mesi successivi.
Molti miglioramenti furono poi apportati nel corso dei secoli, soprattutto da Cesare che utilizzò in parte il calendario in uso in Egitto, basato sul giorno -curiosamente sempre lo stesso- della piena del fiume Nilo.
Successive variazioni portarono finalmente ad adottare prima un calendario misto lunare/solare e poi definitivamente un calendario solare.
Con l’avvento del Cristianesimo sorsero problemi per fissare la data della Pasqua, festività che doveva sostituire la festa ebraica di Pesach, stabilita, però, sul calendario lunare e che si celebrava in un giorno fisso, al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera e quindi non facilmente trasferibile sul calendario solare.
Altro problema fu che i Cristiani decisero comunque di non celebrare la loro Pasqua, che commemorava la Resurrezione di Cristo, nello stesso giorno della Pasqua ebraica, che commemorava un avvenimento diverso (il passaggio del Mar Rosso degli Ebrei dopo la liberazione dalla schiavitù dei Faraoni).
In epoca medievale teologi, astrologi e Pontefici se ne occuparono, in particolare il venerabile Beda (672-735), monaco inglese che scrisse due opere importanti per la misurazione del tempo e per stabilire correttamente la data della Pasqua.
Egli, inoltre, riprendendo le considerazioni di Dionigi il Piccolo, divise gli anni tra “anni avanti Cristo e anni dopo Cristo” ed altre importanti riflessioni  fece sui giorni della creazione del mondo: solo al quarto giorno Dio creò le stelle e disse che dovevano essere dei segni utili a scandire le stagioni, i giorni e gli anni. Quindi da questo momento deve iniziare il calcolo del tempo.


La relazione del Prof. De Bonis ha tenuto avvinto il numeroso uditorio che ha seguito con grande interesse e che alla fine ha lungamente applaudito.