martedì 11 febbraio 2014

12° INCONTRO – 05/02/2014 – PROF. Giuseppe DE BONIS 

“I GIORNI DELLA CREAZIONE, LA LUNA E LA DATA DELLA PASQUA”

Il Prof. Giuseppe De Bonis ha iniziato la sua relazione con una riflessione sulla Luna e sull'influenza che esercita sulla natura e sulle attività umane: la forza di gravità che lega Terra e Luna determina le maree, la luna e le stelle sono una guida per chi naviga per i mari del mondo, non provato scientificamente è l’effetto della Luna sull'agricoltura: semina, trapianti, imbottigliamento del vino.
I popoli antichi hanno utilizzato le fasi lunari per misurare il tempo: i giorni, i mesi, le stagioni e gli anni, creando così i primi calendari, detti appunto “lunari”.
Gli antichi Romani usavano un calendario lunare rapportato alle stagioni in cui si svolgevano i lavori agricoli, con inizio del calcolo dei mesi da marzo e fino a dicembre, tralasciando i due mesi successivi.
Molti miglioramenti furono poi apportati nel corso dei secoli, soprattutto da Cesare che utilizzò in parte il calendario in uso in Egitto, basato sul giorno -curiosamente sempre lo stesso- della piena del fiume Nilo.
Successive variazioni portarono finalmente ad adottare prima un calendario misto lunare/solare e poi definitivamente un calendario solare.
Con l’avvento del Cristianesimo sorsero problemi per fissare la data della Pasqua, festività che doveva sostituire la festa ebraica di Pesach, stabilita, però, sul calendario lunare e che si celebrava in un giorno fisso, al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera e quindi non facilmente trasferibile sul calendario solare.
Altro problema fu che i Cristiani decisero comunque di non celebrare la loro Pasqua, che commemorava la Resurrezione di Cristo, nello stesso giorno della Pasqua ebraica, che commemorava un avvenimento diverso (il passaggio del Mar Rosso degli Ebrei dopo la liberazione dalla schiavitù dei Faraoni).
In epoca medievale teologi, astrologi e Pontefici se ne occuparono, in particolare il venerabile Beda (672-735), monaco inglese che scrisse due opere importanti per la misurazione del tempo e per stabilire correttamente la data della Pasqua.
Egli, inoltre, riprendendo le considerazioni di Dionigi il Piccolo, divise gli anni tra “anni avanti Cristo e anni dopo Cristo” ed altre importanti riflessioni  fece sui giorni della creazione del mondo: solo al quarto giorno Dio creò le stelle e disse che dovevano essere dei segni utili a scandire le stagioni, i giorni e gli anni. Quindi da questo momento deve iniziare il calcolo del tempo.


La relazione del Prof. De Bonis ha tenuto avvinto il numeroso uditorio che ha seguito con grande interesse e che alla fine ha lungamente applaudito.

Nessun commento:

Posta un commento