27° incontro - 08/05/2019 –prof.ssa a. de felice
“…per
seguir virtute e canoscenza”
Il
tema del viaggio nella Letteratura.
C'è il viaggio che costringe a
spostarsi da un posto all'altro, c'è anche il viaggio che si fa con la fantasia
ed anche quello che si fa entro se stessi.
Si viaggia per desiderio di
conoscenza, per divertimento e piacere, ma pure per fuggire da guerra e
miseria, alla ricerca di posti più sicuri e vivibili.
Considerazioni che la Prof.ssa De
Felice ha premesso alla trattazione del tema sul viaggio nella Letteratura.
I grandi classici della Letteratura
sono racconti di viaggi: l'Eneide è il racconto del lungo viaggio di Enea da
Troia alle coste laziali, che gli Dei Propiziano per la fondazione di Roma.
Il viaggio ventennale di Ulisse
attraverso il Mediterraneo è quello più avvincente; ha appassionato, oltre i
lettori dell'Odissea, anche un gran numero di scrittori di tutta la Letteratura
occidentale. Il lungo peregrinare dell'eroe omerico dalla città conquistata e
distrutta di Troia fino alla sua isola di Itaca, gli ha consentito la
conoscenza di luoghi e personaggi di ogni generi.
Il poeta medievale Dante immagina un
ulteriore viaggio di Ulisse che, desideroso sempre di nuove conoscenze,
abbandona la moglie Penelope ed il figlio Telemaco e si rimette in mare nel
tentativo di oltrepassare le colonne d'Ercole, quasi a sfidare la volontà degli
Dei che hanno segnato quel confine insuperabile per i mortali. Tentativo fatale
per Ulisse ed i suoi compagni.
Nel Medioevo si viaggia per
pellegrinaggi religiosi, molti partecipano alle Crociate per liberare dai
pagani i luoghi sacri cristiani in Terra Santa ma anche per affari.
Famoso il viaggio di Marco Polo ,
mercante veneziano, che arriva in Cina e racconta nel suo libro " Il
Milione" le sue peripezie.
I secoli XV e XVI sono i secoli dei
grandi navigatori: Colombo, Magellano, Vespucci ed altri; scoprono nuove terre
e aprono nuove vie di comunicazione e di traffici.
Nel '700 e nell'800 i giovani europei
ed americani benestanti intraprendono i " Grand Tour" nei paesi
europei spinti dal desiderio di conoscenza e riscoperta della cultura classica
Nell'800 e inizio '900 iniziano le
grandi emigrazioni dall'Europa verso le Americhe per sfuggire alla miseria e
con la speranza di trovare benessere nelle nuove terre spesso subendo delusioni
e sofferenze.
Il difficile adattamento per gli
immigrati italiani di seconda generazione negli Stati Uniti è raccontato dallo
scrittore americano di origine italiana, J.Fante.
Un libro molto bello e interessante è
" Furore" di J.Steinbeck che narra del viaggio dall'Oklahoma alla
California di una famiglia, colpita da grande miseria a causa della crisi
economica americana del 1928 e che spera di trovare nell'Ovest degli Stati
Uniti migliori condizioni: speranza che si rivelerà illusoria.
Ma si viaggia anche solo per il
piacere di viaggiare, senza programmare una meta da raggiungere: i viaggiatori
che Kerouac descrive nel libro "Sulla strada" ritengono
infatti che non l'arrivo è interessante ma il viaggio stesso.
La Prof.ssa De Felice ha poi ricordato
ciò che accade oggi nel mondo; milioni di persone si spostano da luoghi di
violenza e miseria verso nazioni che possono dare maggiore sicurezza,
incontrando spesso maltrattamenti, umiliazioni o morte ed ha letto in merito
parte di una poesia di una poetessa somala che ha commosso i presenti.
Ha chiuso poi la sua brillante
relazione ricordando la missioni dell'Apollo 11 del 20 luglio 1969 che portò il
primo uomo sulla luna, come messaggio di progresso e di pace per l'intera
umanità.
G.D.F.