domenica 12 maggio 2019

26° incontro - 24/04/2019 –prof. a. de rosa
“Viaggio ad Aliano: Sulle tracce di Carlo Levi”
Intervento del prof. francesco s. lioi su "Guardia Perticara"
In preparazione del viaggio che faremo il prossimo 5 maggio per Aliano e Guardia Perticara, abbiamo invitato i Prof. Francesco S. Lioi e Antonio De Rosa ad illustrarci le due località che visiteremo.
Ha iniziato il Prof. Francesco S.Lioi e ci ha parlato della storia antichissima di Guardia Perticara dove, recenti scavi archeologici hanno portato alla luce reperti risalenti al V, VI secolo A.C.; il paese attuale, come quasi tutti i nostri centri abitati, è sorto intorno all'anno 1.000. Ciò che rende questo paese interessante per i visitatori è la ricostruzione che ne è stata fatta dopo il terremoto del 1980, con il mantenimento de centro storico e con l'esterno delle case restaurate in pietra viva, così come erano state costruite.
Ha preso quindi la parola il Prof. Antonio De Rosa che ha introdotto il suo discorso su Aliano spiegando come l'abitudine di vedere le cose che ci circondano spesso ci porta a non soffermarci sui particolari, a non osservare con attenzione cose e luoghi che ad uno sguardo più attento ci rivelano bellezze ed emozioni impreviste.
Carlo Levi, nel suo famoso libro "Cristo si è fermato ad Eboli", appena giunto ad Aliano, trova questo pese " sgradevole", ma durante la sua forzata permanenza inizia ad apprezzarne le non comuni bellezze paesaggistiche, la particolare posizione sui due burroni che lo chiudono ai due lati, i calanchi, i pochi abbellimenti architettonici che danno dignità alle pur misere abitazioni.
Il relatore ha tracciato il profilo biografico di Carlo Levi, appartenente all'alta borghesia torinese, intellettuale dai molti interessi che, per attività antifasciste, nel 1935, viene condannato al confino da scontare il Basilicata, prima a Grassano e poi ad Aliano. Qui giunto, egli vi trova una realtà per lui totalmente nuova, una civiltà primitiva, spesso fiabesca, dove non esiste un netto confine tra vita e morte, tra uomini ed animali e nella quale una paziente assuefazione alle sofferenze non ha spento una nascosta vitalità.
Nel libro, pubblicato nel 1945 e subito divenuto famoso in Italia ed in molte altre nazioni, descrive le sue esperienze, le sue considerazioni illuminanti sull'assenza dello Stato e sui danni che storicamente ha procurato in queste terre la presenza di una piccola borghesia servile verso le autorità ma oppressiva verso il mondo produttivo e disagiato dei contadini. 
Di questi ultimi egli apprezza la grande umanità, la generosità, l'accoglienza e promette loro che farà ritorno ad Aliano.
In un supremo atto di amore per questo paese e per i suoi abitanti, volle essere sepolto ad Aliano, nel cui cimitero è la sua tomba.
Il Prof. De Rosa ha anche raccontato l'interesse per Aliano di un altro intellettuale, vivente, della vicina Irpinia, Franco Arminio che si definisce " paesologo" cioè amante dei paesi. Egli ha valorizzato Aliano istituendovi il festival " La luna e i calanchi" che si tiene ogni anno nel mese di agosto per 5 giorni e vede una grande partecipazione di turisti ed intellettuali provenienti dall'Italia e da altre nazioni.
Ha concluso augurando un viaggio interessante ed istruttivo. 

G.D.F.


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