26° incontro - 24/04/2019 –prof. a. de
rosa
“Viaggio
ad Aliano: Sulle tracce di Carlo Levi”
Intervento del prof. francesco s. lioi su "Guardia Perticara"
In preparazione del viaggio che faremo
il prossimo 5 maggio per Aliano e Guardia Perticara, abbiamo invitato i Prof.
Francesco S. Lioi e Antonio De Rosa ad illustrarci le due località che
visiteremo.
Ha iniziato il Prof. Francesco S.Lioi
e ci ha parlato della storia antichissima di Guardia Perticara dove, recenti
scavi archeologici hanno portato alla luce reperti risalenti al V,
VI secolo A.C.; il paese attuale,
come quasi tutti i nostri centri abitati, è sorto intorno all'anno 1.000. Ciò
che rende questo paese interessante per i visitatori è la ricostruzione che ne
è stata fatta dopo il terremoto del 1980, con il mantenimento de centro storico
e con l'esterno delle case restaurate in pietra viva, così come erano state
costruite.
Ha preso quindi la parola il Prof.
Antonio De Rosa che ha introdotto il suo discorso su Aliano spiegando come
l'abitudine di vedere le cose che ci circondano spesso ci porta a non
soffermarci sui particolari, a non osservare con attenzione cose e luoghi che
ad uno sguardo più attento ci rivelano bellezze ed emozioni impreviste.
Carlo Levi, nel suo famoso libro
"Cristo si è fermato ad Eboli", appena giunto ad Aliano, trova questo
pese " sgradevole", ma durante la sua forzata permanenza inizia ad
apprezzarne le non comuni bellezze paesaggistiche, la particolare posizione sui
due burroni che lo chiudono ai due lati, i calanchi, i pochi abbellimenti
architettonici che danno dignità alle pur misere abitazioni.
Il relatore ha tracciato il profilo
biografico di Carlo Levi, appartenente all'alta borghesia torinese,
intellettuale dai molti interessi che, per attività antifasciste, nel 1935,
viene condannato al confino da scontare il Basilicata, prima a Grassano e poi
ad Aliano. Qui giunto, egli vi trova una realtà per lui totalmente nuova, una
civiltà primitiva, spesso fiabesca, dove non esiste un netto confine tra vita e
morte, tra uomini ed animali e nella quale una paziente assuefazione alle
sofferenze non ha spento una nascosta vitalità.
Nel libro, pubblicato nel 1945 e
subito divenuto famoso in Italia ed in molte altre nazioni, descrive le sue
esperienze, le sue considerazioni illuminanti sull'assenza dello Stato e sui
danni che storicamente ha procurato in queste terre la presenza di una piccola
borghesia servile verso le autorità ma oppressiva verso il mondo produttivo e
disagiato dei contadini.
Di questi ultimi egli apprezza la
grande umanità, la generosità, l'accoglienza e promette loro che farà ritorno
ad Aliano.
In un supremo atto di amore per questo
paese e per i suoi abitanti, volle essere sepolto ad Aliano, nel cui cimitero è
la sua tomba.
Il Prof. De Rosa ha anche raccontato
l'interesse per Aliano di un altro intellettuale, vivente, della vicina
Irpinia, Franco Arminio che si definisce " paesologo" cioè amante dei
paesi. Egli ha valorizzato Aliano istituendovi il festival " La luna e i
calanchi" che si tiene ogni anno nel mese di agosto per 5 giorni e vede
una grande partecipazione di turisti ed intellettuali provenienti dall'Italia e
da altre nazioni.
Ha concluso augurando un viaggio
interessante ed istruttivo.
G.D.F.
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