lunedì 28 novembre 2016






Mercoledì 30 Novembre 2016

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale


il Prof. Francesco S. Lioi

terrà la seguente conferenza:


“L’immigrazione rumena in Italia”



















Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.










U N I T R E
Sede di Oppido Lucano (PZ)
Via M. Pagano,- 85015 OPPIDO LUCANO (PZ)
E-mail: unioppido@gmail.com

Associazione di Promozione Sociale - Articolazione territoriale dell’Associazione Nazionale


mercoledì 23 novembre 2016





Mercoledì 23 Novembre 2016

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale


il Dott. Michele Palumbo

terrà la seguente conferenza:

Bob Dylan, premio Nobel per la letteratura 2016
 Tematiche e testi






Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.






domenica 20 novembre 2016








Sabato 19 Novembre 2016

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale


il Dott. Avv. Ernesto Belisario

terrà la seguente conferenza:

“Verso il referendum: la riforma costituzionale”






Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.






U N I T R E
Sede di Oppido Lucano (PZ)
Via M. Pagano,- 85015 OPPIDO LUCANO (PZ)
E-mail: unioppido@gmail.com

Associazione di Promozione Sociale - Articolazione territoriale dell’Associazione Nazionale




Mercoledì 16 Novembre 2016

alle ore 18.00

presso la Biblioteca Comunale

proiezione del film 


“Mineurs”


L’emigrazione italiana in Belgio nell’immediato dopoguerra






Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.





U N I T R E
Sede di Oppido Lucano (PZ)
Via M. Pagano,- 85015 OPPIDO LUCANO (PZ)
E-mail: unioppido@gmail.com

Associazione di Promozione Sociale - Articolazione territoriale dell’Associazione Nazionale
5° INCONTRO -09 NOVEMBRE-2016–Prof. Rocco BASILIO
“I muri psicologici nella poesia”
Il Prof. Rocco Basilio, che aveva già tenuto il 12 ottobre scorso una relazione su " I muri nella storia", ha continuato il discorso con una riflessione sui muri psicologici che spesso turbano le persone, ben espressi in alcune poesie che ha letto e commentato.
Ha iniziato con la poesia di Eugenio Montale "Meriggiare pallido e assorto" nella quale il poeta descrive un pomeriggio estivo trascorso in un orto al riparo di un rovente muro. Egli ascolta i versi di alcuni animali, suoni aspri che si accordano con l'animo inquieto del poeta. Osserva il muoversi incessante delle formiche, intravede tra i rami degli alberi, in lontananza, le onde del mare simili a scaglie. In questa natura poca idilliaca egli riflette sulla vita umana che, nel suo divenire, gli sembra sbarrata da una muraglia difesa in cima da "cocci aguzzi di bottiglia" che impediscono agli uomini di aprirsi a nuovi orizzonti di vita.
Dopo aver brevemente accennato alla vita di Giacomo Leopardi, segnata da incomprensioni familiari, infermità fisiche e da un cupo pessimismo - muri psicologici che gli impediscono lo svolgersi di una vita serena e realizzata - il Prof. Basilio ne legge due poesie: "L'infinito" e "Alla luna". Nella prima il poeta, seduto su un colle nei pressi della casa paterna di Recanati, osserva la natura che lo circonda; una siepe però gli impedisce di spingere lo sguardo sull'estremo orizzonte: nel silenzio e nella momentanea quiete egli riflette sull'eternità e sull'inesorabile scorrere del tempo. Nella seconda poesia il poeta, di nuovo sul colle, guarda la luna con il medesimo stato d'animo angosciato e con gli occhi offuscati dalle lacrime. La sua vita era ed è tuttora "travagliosa", il tempo attenua il ricordo del passato dolore, anche se questo è ancora presente e implacabile.
Il Prof. Basilio ha fatto poi ascoltare parte della sonata di Beethoven intitolata pure "Alla luna" eseguita da un'ottima pianista, ma prima ha tracciato un breve profilo del grande musicista. Colpito da un difetto all'udito aggravato sempre di più con il trascorrere degli anni fino alla completa sordità, non si rassegnò a questo "muro" che poteva impedirgli la composizione delle musiche meravigliose che noi possiamo ascoltare e che egli non riusciva più a sentire eseguite da una orchestra. Esempio di come una tenace volontà può vincere i muri che si frappongono al raggiungimento di risultati agognati.
Sulle note della sonata di Beethoven si è chiusa una bella serata di poesia e di musica.

G.D.F.

domenica 6 novembre 2016

U N I V E R S I T À   D E L L T E R Z E T À
U N I T R E
U N I V E R S I T À   D E L L T R  E T À

Sede di Oppido Lucano (PZ)





Mercoledì 09 Novembre 2016

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale

il Prof. Rocco Basilio

terrà la seguente conferenza:

“I muri psicologici nella poesia”







Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.







U N I T R E
Sede di Oppido Lucano (PZ)
Via M. Pagano,- 85015 OPPIDO LUCANO (PZ)
E-mail: unioppido@gmail.com

Associazione di Promozione Sociale - Articolazione territoriale dell’Associazione Nazionale
4 INCONTRO – 02-11-2016 –Prof. ANTONIO MARIA CERVELLINO
UN GIORNO A MONTE S. ANGELO
 Alla riscoperta di S. Michele
Il Prof. Cervellino ha iniziato la sua conferenza ricordando l'origine del Santuario di San Michele presso Monte Sant'Angelo, legata alla miracolosa guarigione del pastore Gargano, colpito da una freccia avvelenata, per intercessione dell'Arcangelo Michele, il quale avrebbe poi chiesta l'erezione di un Santuario a lui dedicato, presso quel luogo.
Altre apparizioni e interventi miracolosi si sono poi succeduti nei secoli, che hanno sempre più attirato devoti presso la Grotta di Monte Sant'Angelo e diffuso il culto tra i fedeli cattolici ed anche presso alcune confessioni religiose protestanti.
Nel nostro paese la devozione all'Arcangelo è stata sempre molto forte; in tempi antichi partivano da Oppido gruppi di pellegrini che si recavano al Sacro Luogo sul Gargano a piedi o su carri trainati da animali, coperti da un telo per ripararsi dalle intemperie: si impiegavano 5 giorni per arrivare ed altrettanti per il ritorno. Un capo comitiva di riconosciuta autorevolezza, fissava i luoghi di sosta e pernottamento e decideva ogni altra incombenza del viaggio. Al ritorno ad Oppido, stanchi e affamati, ci si recava al Santuario della Madonna di Belvedere dove si trascorreva la notte in preghiera di ringraziamento per la riuscita del viaggio e la mattina dopo si rientrava in paese in processione cantando e con i simboli del pellegrinaggio: un bastone con i cima piume colorate che venivano poi donate a familiari ed amici che le conservavano gelosamente, di solito infilate nelle cornici dei quadri sacri.
Nino ha ricordato in particolare il pellegrinaggio partito da Oppido l'8 maggio 1946 con una vecchia camionetta su cui erano state disposte alcune panche. I pellegrini erano in maggioranza reduci di guerra e si recavano al Santuario di San Michele per rendere grazie di essere rientrati vivi in famiglia. Nel Paschiere, dove erano radunati i partenti insieme a familiari ed amici, tutti cantavano l'inno dei pellegrini e tanta era l'emozione! Nino, allora ragazzo, partecipava emotivamente a quella festa, mai più dimenticata!
Ora si va a Monte Sant'Angelo meno da pellegrini e più da turisti, con pullman Gran Turismo e come tappa obbligata dopo la visita al Santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo.
Nino, durante tutta la conferenza ha letto brani di un suo lungo poema, composto in dialetto, sulla Storia di San Michele, che ha inframmezzato alla ricostruzione storica del Santuario e alla devozione all'Arcangelo, offrendo agli attenti ascoltatori un quadro affascinante di fede e di devozione popolare.

G.D.F.