mercoledì 11 marzo 2020

20° incontro Le iscrizioni runiche nel Santuario di San Michele Arcangelo

20° Incontro -  04/03/2020 - Prof. Giuseppe DE BONIS
" Le iscrizioni runiche nel Santuario di S. Michele Arcangelo: tracce di pellegrini anglosassoni sul Gargano"
Il Prof. De Bonis ha mostrato le lettere dell'alfabeto runico rinvenute nelle prime testimonianze di scrittura, incise su pietra, delle popolazioni germaniche stanziate in Nord Europa.
E' passato poi alla descrizione del promontorio del Gargano, dove l'immensa caverna calcarea ivi esistente dovette essere un luogo di culto già in età greca e romana, come è testimoniato anche dallo storico Strabone.
In epoca cristiana la grotta fu adibita al culto per l'Arcangelo Michele .
Il Prof. De Bonis si è lungamente soffermato sulla figura dell'Arcangelo Michele, menzionato nell'Antico e nel Nuovo Testamento.
Nell'Antico Testamento è presentato come il Gran Principe, difensore del popolo d'Israele e, in DANIELE è descritta la sua figura luminosa.
Nel Nuovo Testamento è menzionato nel libro dell'APOCALISSE di San Giovanni, quale combattente, insieme ai suoi Angeli, contro il grande Drago, il demonio, satana e il suo nome potrebbe proprio significare:"Chi come Dio", il grido vittorioso rivolto all'avversario che aveva osato proclamare: " Sarò come Dio".
Il drago, il serpente, Egli lo sconfigge di nuovo e lo pone sotto il piede della Vergine Maria.
Il culto per l'Arcangelo risale ai primi secoli dell'era cristiana e dall'Oriente si diffuse poi in Occidente; la Grotta sul Gargano ne divenne centro importante e snodo per la diffusione tra  i Longobardi e le tribù germaniche. Per queste popolazioni l'Arcangelo guerriero sostituiva il loro Dio Odino-Wotan, accompagnatore delle anime dei defunti nell'Aldilà.
L'origine del Santuario sul Gargano si colloca tra la fine del V e l'inizio del VI secolo ed è legato alla memoria di tre Apparizioni.
E' seguito poi un sintetico racconto delle invasioni barbariche, in particolar modo dei Longobardi giunti in Italia nel 568 e dei Franchi giunti alla fine dell'VIII secolo. La figura dell'Arcangelo Michele, Santo guerriero per eccellenza, era presente e venerato da quelle popolazioni barbariche e si estese poi in tutta Europa, compresa l'Inghilterra.
Il Santuario di San Michele sul Gargano divenne meta di pellegrinaggi e le iscrizioni runiche ritrovate dimostrano che le popolazioni del Nord Europa vi si erano fermate, forse di passaggio sulla via per la Terra Santa.
Il Prof. De Bonis ha mostrato le immagini di tre iscrizioni su pietra con caratteri runici e ne ha indicato la lettura ed il significato.
La conferenza, che ha confermato la profonda cultura del relatore, è stata seguita ed apprezzata dal numeroso pubblico presente.
                                                                                                  G.D.F.

giovedì 5 marzo 2020

Sospensione delle attività

     A seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al considerevole diffondersi del Coronavirus sul territorio nazionale, il Consiglio dei  Ministri ieri, mercoledì 4 marzo 2020, ha decretato la
chiusura delle Scuole di ogni ordine e grado e delle Università fino al 15 c.m.
     La Presidenza Nazionale UNITRE  invita i responsabili delle Sedi locali UNITRE ad attenersi rigorosamente a tale direttiva e a sospendere fino alla data sopra indicata tutte le attività sociali, rimandando anche gli eventi già previsti in calendario.
     Tenuto conto delle indicazioni nazionali, anche le nostre attività sono sospese fino a data da destinarsi.
     Invitiamo tutti i soci ad adottare tutte le misure di prevenzione indicate dal Ministero della Salute.

lunedì 2 marzo 2020

19° incontro L'acqua nel territorio di Oppido

19° Incontro - 26/02/2020 - Ins. Domenico MAGLIONE
" L'acqua nel territorio di Oppido"
L'ins. Maglione ha premesso che la relazione che terrà questa sera è il risultato di uno studio e una ricerca effettuati nel corso di quattro anni scolastici dagli alunni della Scuola Primaria negli anni 200l/ 2005 guidati dagli insegnanti Caterina De Rosa, Teresa Evangelista Pepe, Maria Antonia Giannone, Domenico Maglione, Antonio Pagano e Maria Antonia Sannella.
Per semplicità l'argomento è stato diviso in tre parti:
- Le fontane vicinali;
- I fontanili nell'abitato ( con l'arrivo dell'acquedotto pubblico);
- Le fontane e i "pilacci" nel territorio di Oppido.
Le fontane vicinali erano alimentate da sorgenti, erano ubicate alla periferia del paese ed utilizzate, prima dell'arrivo dell'acquedotto pubblico, da tutti gli abitanti per gli usi domestici e per abbeverare il bestiame 
Erano:  la " Fentane", la "Medeche", la " Medechecchia", " Pezzedde" ed altre minori.
 Di ognuna il nostro socio Domenico ha mostrato le immagini, ne ha ricercato le memorie storiche che le descrivevano e le norme che ne regolavano l'utilizzo.
Nel 1928 il nostro paese fu dotato di un acquedotto pubblico e furono istallati nell'abitato alcuni fontanili; i primi erano ubicati in piazza G.Marconi, in piazza Sant'Antonio, in Via Umberto ( Casale) e in Via Fuori Porta. Pochissime abitazioni private erano allacciate all'acquedotto pubblico. Domenico ha indicato le sorgenti che alimentavano i primi acquedotti pubblici e proiettato alcune foto di storici fontanili di Oppido.
In tutto l'agro di Oppido sono diffusi fontane e " pilacci" dei quali Domenico ha fornito descrizioni ed immagini.
I principali "pilacci" sono: Riedito, ora quasi disseccato, d'Alicchio, vicino la Masseria di questa importante famiglia, demolito e ricostruito poco lontano, ora senz'acqua;di Masseria Caronna, ubicato nei pressi del fabbricato, ove ci sono importanti belle testimonianze di diverse epoche storiche; di Contrada Volpare, poco lontano dal precedente, in terreni di proprietà di Michele Pio Giganti; di Contrada Sant'Anastasia, nei pressi della Masseria Gagliardi e degli scavi archeologici, forse risalente all'epoca romana; di Pezza della Madonna, prima ubicato verso il Varco e poi rifatto più vicino alla Masseria Grimaldi; di Contrada Canaparo, dal nome della contrada in cui è ubicato e forse di origine romana; di Contrada Piangorgo, di recente costruzione, forse per rifacimento di uno più antico; di Torre San Francesco, presso la Masseria La Torre, molto antica, presso cui vi sono ancora i ruderi di una Cappella; Sorgente in località Scanzano, molto ricca di acqua, in terreni di proprietà del nostro socio decano Donato Mancuso; due "pilacci" in Contrada Serra Martino, ricostruiti su preesistenti strutture, molto ricchi di acqua.
In conclusione, riporto le parole di Domenico "  notizie precise e certe, relative a queste sorgenti... non ne abbiamo, ma almeno alcune di esse potrebbero inquadrarsi nell'ipotetico disegno di un complesso impianto idrico esistente già al tempo dei Romani, i quali avevano predisposto un sistema di impiego delle acque di cui la zona era ed è ancor oggi ricca, per poter utilizzare le terme presenti presso le loro " villae rusticae".
La relazione dell'ins. Domenico Maglione è stata apprezzata, soprattutto dai soci più anziani, i quali hanno ricordato di aver utilizzato le acque dei " pilacci" sparsi nel territorio, durante i lavori in campagna.
                                                                                        G.D.F.

20° incontro prof. G.De Bonis Le iscrizioni runiche nel Santuario di San Michele Arcangelo



UNITRE OPPIDO LUCANO



Le iscrizioni runiche nel Santuario di San Michele Arcangelo: 
tracce di pellegrini anglosassoni sul Gargano

                                                                                                 prof. Giuseppe De Bonis






Mercoledì 4 marzo 2020 
Biblioteca comunale ore 18.30

Vi aspettiamo!