martedì 26 dicembre 2023

Canti di Natale

 X° incontro - 20 dicembre 2023 - Maria Caterina De Bonis e la sua Band

Serata dedicata ai Canti di Natale. 

La musica è ciò che fa belle le feste e la nostra Band del cuore lo sa bene! Eccoli pronti ad esibirsi in un concertino di Natale, con l'esecuzione di alcuni canti tradizionali, cominciando con "Quanne nascette ninno" di Sant'Alfonso Maria de' Liguori e via via continuando con i brani che tutti conosciamo, cercando di coinvolgere nel canto anche il pubblico presente.

  Durante le feste l'isolamento sociale e ancora di più la sensazione di solitudine che può derivarne, per chi vive solo e non ha la famiglia vicino, possono fare molto male.

In questo clima natalizio, è importante essere circondati da amici e parenti; con questa serata musicale abbiamo cercato di favorire un'atmosfera conviviale, favorendo le relazioni e lo scambio di ricordi ed esperienze gradevoli.

E' stato allestito un buffet con i dolci della nostra tradizione ( pettule, scarpedde, panzerotti con ceci e castagne), senza rinunciare al Panettone ed al Pandoro.

Infine, un brindisi per augurarci il meglio per il prossimo anno: il meglio per noi, ma senza egoismi, con lo sguardo rivolto al mondo e la speranza che possa realizzarsi la Pace

Grazie  a Maria Caterina, Francesca, Angioletto e Antonio che hanno allietato la serata e creato  l'atmosfera natalizia con la loro performance musicale.

 Grazie a Rosaria e Maria per l'allestimento del buffet, e grazie a quanti hanno collaborato per la buona riuscita della serata.

Ci auguriamo di vivere le prossime festività nelle gioia e nel calore della famiglia, circondati dall'affetto dei parenti e degli amici. 

Buon Natale a tutti e Felice Anno Nuovo!

domenica 10 dicembre 2023

I Promessi Sposi: personaggi e vicende (seconda parte)

IX° incontro  - 13 dicembre 2023 - prof. Rocco Basilio  

I Promessi Sposi: personaggi e vicende  (seconda parte)


Dopo una breve sintesi degli avvenimenti narrati nel nostro primo incontro, la narrazione riprende dal convento della “monaca di Monza”, dove Lucia si era rifugiata ( con l’aiuto di Fra’ Cristoforo) per sfuggire a Don Rodrigo.

 Qui la potente suor Gertrude  la inganna, e permette che venga rapita dagli uomini di un criminale, l'Innominato, a cui si è rivolto don Rodrigo. Portata al castello dell'Innominato, Lucia è inquieta e spaventata; per questo motivo fa un voto di castità alla Madonna, pregandola di farla uscire sana e salva dalla faccenda. La giovane donna riesce a commuovere l'animo di quell'uomo, facendolo convertire , grazie anche al perdono da parte del cardinale Borromeo. Grazie al nuovo buon animo dell’Innominato, Lucia è libera e, più avanti, viene ospitata nella casa di don Ferrante a Milano.

Nel corso di questi avvenimenti Renzo, che ha raggiunto Milano, viene coinvolto in una protesta contro la mancanza di pane e sta per essere arrestato, ma la folla lo aiuta a fuggire. Riesce poi ad arrivare a Bergamo e a trovare ospitalità e lavoro presso un cugino, Bortolo.

Intanto agli orrori della guerra si aggiungono quelli della peste: le truppe mercenarie dell'esercito imperiale, i Lanzichenecchi, diffondono il contagio. Renzo e Lucia si ammalano, ma riescono a guarire.

Finalmente dopo tante tragiche vicende, i due promessi sposi si incontrano nel Lazzaretto di Milano, il luogo dove vengono portati i malati di peste e dove Renzo, disperato, è andato a cercare Lucia.

Renzo ritrova Lucia insieme a fra’ Cristoforo che cura gli infermi tra i quali, abbandonato da tutti, c’è don Rodrigo morente.

 Con l'aiuto di frate Cristoforo, che scioglie il voto alla Madonna, fatto in precedenza da Lucia, i due innamorati possono ancora amarsi.

I due, però, riusciranno a sposarsi solo quando don Rodrigo morirà di peste e il suo successore,  un marchese conosciuto per la sua benevolenza, non si opporrà al matrimonio.

Si stabiliscono, infine, in un paese del Bergamasco e la loro vita diviene “da quel punto in poi, una delle vite più tranquille, delle più felici e delle più invidiabili”.

 Renzo acquista con il cugino una piccola azienda tessile e Lucia, aiutata dalla madre, si occupa dei figli.

Con il matrimonio dei promessi sposi, dopo la morte del loro persecutore, Manzoni affida tutti i problemi a Dio, dichiarando, implicitamente, che senza l’aiuto di uno spirito potente e superiore,  l’uomo è nullo e incapace di risolvere i suoi problemi.

Il prof. Basilio ha tratteggiato le condizioni di vita delle popolazioni contadine dell’epoca, riportando la critiche che Manzoni muove nei confronti dell’inefficienza e dell’inadeguatezza delle istituzioni politiche nel fronteggiare i gravi avvenimenti, quali la carestia e l’epidemia di peste. 

 Oltre ai due grandi temi fondamentali del romanzo (la Provvidenza divina e la vita degli umili) ha messo in evidenza le tematiche ricorrenti con i messaggi morali conseguenti: la Fede e la Speranza, la lotta contro le ingiustizie, il perdono e le redenzione, la solidarietà e l’amicizia, la giustizia. Temi che ricorrono ancora oggi.

 Ringraziamo il prof. Basilio per la brillante e chiara trattazione!

sabato 2 dicembre 2023

Salvare il sociale: la solidarietà tra generazioni che fa grande il Paese

 

VIII° incontro - 6.11.2023 

Salvare il sociale: la solidarietà tra generazioni che fa grande il Paese

Relatore: Avv. Pierluigi Smaldone

Stasera abbiamo avuto il piacere di ascoltare un giovane e brillante avvocato, che saluto e ringrazio per aver accolto il nostro invito, nonostante i suoi numerosi impegni professionali.

E' d'obbligo una breve presentazione:

Laureato con lode in Giurisprudenza alla LUISS "Guido Carli" di Roma, dove, successivamente, è stato anche Consigliere di Amministrazione.

Dottore di Ricerca al "Sant'Anna" di Pisa.

Collabora con l'IRES ( Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) della Basilicata, che studia la struttura socio-economica regionale.

E proprio in questa veste lo abbiamo invitato a parlarci del tema della serata.

Prima di addentrarci nell'argomento, il prof. Lioi completa la presentazione fatta dalla Presidente con una nota più specificatamente personale, dato che il nostro avvocato è stato suo alunno al Liceo Classico di Potenza.

La relazione si apre con una riflessione su noi stessi e sulla Società.

Abbiamo riflettuto sui rapporti tra le generazioni e sulla necessità di un patto di solidarietà intergenerazionale, che apra le porte ad una Società in grado di valorizzare tutte le età e tutte le culture.

Prima di affrontare le politiche sociali e la gestione delle risorse, il relatore ha fatto riferimento all'  Invecchiamento attivo   come un processo di ottimizzazione delle opportunità di Salute, Partecipazione, Sicurezza, così come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

L'allungamento della vita rappresenta una sfida per le generazioni, ma anche un'opportunità per la Società.

La stessa Unione Europea promuove la solidarietà tra le generazioni.

La solidarietà è un valore antico; ma anche in una società moderna e avanzata come la nostra ci dovrebbe essere il posto per gli antichi valori, perchè con essi si può migliorare il futuro di tutti.

In una società che invecchia devono essere rafforzati tutti i fattori di socializzazione e di coesione, partendo dalla famiglia fino alla comunità territoriale, al Terzo settore, al volontariato,  integrando il tutto con l'azione del settore pubblico.

Proprio partendo dalla popolazione anziana si possono ricostruire legami sociali tendenti a ridare speranza e senso del futuro per tutte le età, promuovendo l'incontro tra la memoria del passato, le nuove dinamiche sociali e le esigenze di relazione che sono proprie di  tutte le età.

Oggi più che mai è necessario proporre un nuovo modo di vedere l'invecchiamento. Ciò significa vedere quanto l'invecchiamento aumenti realmente i costi dei servizi sanitari, assistenziali, sociali, previdenziali, senza per questo usare i problemi di carattere finanziario per mettere in discussione tutele e diritti.

Il  sistema di welfare non deve essere destrutturato; va certamente innovato, ma non ridimensionato.

E' possibile oggi definire una prospettiva politica e sociale in cui alle persone che invecchiano siano riconosciuti dignità e diritti, proclamati dalle Nazioni Unite, promuovendo il loro protagonismo attraverso la cittadinanza attiva, considerando "la ricchezza degli anziani" (Papa Francesco)  fondamentale per una Società a misura di tutti.

                                                                                                              M.R.C.