mercoledì 27 gennaio 2016

2° INCONTRO –21/10/2015 – PROF. ANTONIO DE ROSA
“Un oppidano illustre: Lorenzo Cervellino”
(1642-1699)
Il relatore, prof. Antonio De rosa, ha intrattenuto i presenti parlando del nostro illustre compaesano Lorenzo Cervellino.
Così ne parla F. Giannone nelle sue “Memorie”: “prete secolare della Terra di Oppido, Diocesi di Acerenza e Matera, come egli stesso si qualifica nel frontespizio delle sue opere, e ciò nonostante fu dal Giustiniani, nelle Memorie storiche degli scrittori legali (vol. I. p. 240), fatto nascere pure in Oppido di Calabria. Il che dimostra ch'egli non ebbe a leggere neppure l'epigrafe delle opere del nostro illustre. Con buona pace adunque del Giustiniani, possiamo ritenere con tutta certezza che il Cervellino fu nostro concittadino, e non soltanto per la di lui medesima attestazione, ma anche per essere annotata la sua nascita nei libri parrocchiali del luogo come segue:
«Addì 12 detto (Gennaio) 1642 - Oppidi - Laurentio Giovanni figlio di Francesco Cervellino et Catharina Tambena coniuge, nato addì 10 d.o d.o. È stato battezzato sollennemente da D. Salvatore Loccia Arciprete. Lo compare è stato D. Francesco Orofino».
Non è certo dove il Cervellino fece i suoi primi studi, ma è certo che studiò Legge in Napoli, dove si laureò in “Utroque jure” dedicandosi poi alla professione forense che ben presto abbandonò per dedicarsi al Sacerdozio, nel suo luogo d’origine dove fece parte dal Clero cittadino ed esercitò la carica di Vicario Foraneo. Nella quiete della nuova professione scrisse alcune opere legali in lingua volgare, (cosa rara a quei tempi, in cui tutti scrivevano in latino) tenute in grande considerazione dai suoi contemporanei, “per i lumi preziosi per l’ordine giudizi” per cui egli conquistò un posto di grande reputazione.
La prima di dette opere porta questo titolo: “Direttorio della pratica civile e criminale…” L'altra opera, poi, che rese ancora più popolare il nome del Cervellino sin quasi ai giorni nostri, è quella che porta il titolo: “Direzione, ovvero Guida della Università di tutto il Regno di Napoli, per la sua retta amministrazione, in conformità delle Regie prammatiche e Decisioni della R. Camera della Sommaria, Capitoli e Costituzioni del Regno…”, composta dal Dottor D. Lorenzo Cervellino Prete secolare della Terra di Oppido, Diocesi di Acerenza e Matera.
L'opera del Cervellino fu immensamente utile, sia per la codificazione moderna delle norme ancora in vigore nelle Università, ma soprattutto perché “scritta in “Lingua vernacula” della nostra Italia, che ogni Cancelliero o Razionale, o altro cittadino, che sappia leggere, può istruirsi di quanto sta per legge comune”…,
Il nostro illustre concittadino morì in Oppido il 12 Agosto 1699 all’età di 57 anni.

La serata si è conclusa con apprezzamenti ed applausi.

lunedì 25 gennaio 2016




Mercoledì 27 Gennaio

alle ore 18.30


presso la Biblioteca Comunale


Donato Cammarota

Porterà la

“Testimonianza di un’esperienza di volontariato”








Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.

venerdì 22 gennaio 2016

8° INCONTRO 02-12-2015 DOTT. L. CONSOLETTI
“Essere assistiti nel dolore: un diritto del cittadino”
Il dott. Leonardo Consoletti, dirigente medico di primo livello presso l’A.O.U. “Ospedali riuniti” di Foggia e responsabile della struttura di Medicina del Dolore, inizia la sua relazione affermando come solo pochi anni fa viene emanata la legge 38/2010 che consente di accede al trattamento della cura del dolore e all’assistenza alle persone malate, quando dalle malattie non si può più guarire. (L.E.A.).
DOLORE CRONICO
“... quel dolore che persiste dopo un tempo normale di guarigione”  (J.J.Bonica,1953)
“…il dolore che dura da più di tre – sei mesi “, …che ha ormai perso qualunque correlazione con l’evento scatenante, …divenendo una patologia a sé stante…”IASP
Il 25% della popolazione italiana soffre di dolore cronico e circa 350.000 persone l’anno sono colpite da dolore da cancro. Il dolore cronico ha un impatto significativo sulla qualità di vita.
I medicinali per la terapia:
-I FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) sono un gruppo eterogeneo di composti con attività: Antinfiammatoria, Antipiretica, Analgesica, Antiaggregante piastrinica.
Effetti collaterali dei FANS: lesioni gastrointestinali; alterazione della funzionalità renale.
- TRANS, antinfiammatori, pericolosi per lunghi trattamenti.
Grazie all’elevato rapporto beneficio/rischio il paracetamolo è il farmaco di prima scelta nel trattamento del dolore lieve-moderato Analgesica Antipiretico
I medicinali per la terapia esistono e sono quasi sempre derivati dalla morfina che permettono di convivere con il dolore per lunghi periodi della vita, ma sono poco usati perché spesso associati al cancro.
Cosa fare quando i farmaci non funzionano più o comportano molti effetti collaterali?
Quando i farmaci menzionati non funzionano più si può ricorrere alla chirurgia del dolore che, per mezzo di recenti e moderne tecniche, come la neuro modulazione farmacologia o la neuro stimolazione elettrica ed altre ancora, contribuisce a lenire il dolore rendendolo sopportabile quando non evitandolo del tutto, e migliorando così la vita del paziente.

La serata si è conclusa con numerose domande poste all’oratore e con apprezzamenti da parte dell’attento ed interessato pubblico.

lunedì 18 gennaio 2016

Mercoledì 20 Gennaio


alle ore 18.30


presso la Biblioteca Comunale


La prof.ssa Caterina De Bonis

terrà la seguente conferenza:

“I Goti: il primo popolo germanico in Italia”






Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.

sabato 16 gennaio 2016

12° INCONTRO –13/01/2016– Dott.ssa Antonietta FIDANZA
Sindaco del comune di Oppido L.
"La progettualità culturale dell'Amministrazione Comunale di Oppido"

Si è tenuto un incontro interessante con il Sindaco di Oppido, Dott.ssa Antonietta Fidanza, invitata ad esporre l'attività dell'Amministrazione comunale da lei guidata nel campo della cultura, sui progetti avviati e sulla programmazione di ulteriori progetti.
Il Sindaco ha esordito parlando a lungo dei lavori, già appaltati, per sistemare un autentico monumento d'arte del nostro paese che è il complesso delle Chiese Rupestri di S.Antuono. Il progetto prevede l'isolamento dell'edificio per togliere l'umidità, il restauro degli affreschi, la sistemazione del piazzale antistante e della gradinata “Tricedde” che sarà pure illuminata.
E' passata poi a parlare degli scavi archeologici, ricordando l'impegno profuso nel passato dal Prof. Gualtieri, docente dell'Università di Perugia, nella conduzione degli scavi alla Masseria Ciccotti, anche insieme a gruppi di studenti canadesi. In riconoscenza, al Prof. Gualtieri sarà concessa la cittadinanza onoraria di Oppido.
Ora è necessario un collegamento di questo sito con i resti della Villa Rustica di S. Gilio e di quella di S. Pietro in agro di Tolve. Di grande interesse è pure la notizia che potrebbero ritornare ad Oppido i reperti archeologici ora legalmente custoditi dagli eredi della defunta Prof.ssa Vera Armignacco a Firenze e dalla Dott.ssa Lisa Lissi Caronna a Roma, a condizione che vengano trovati qui locali idonei per la conservazione e l'esposizione al pubblico. In questo senso vi è un forte impegno dell'Amministrazione Comunale, che ha anche in progetto la costruzione di un apposito edificio per ospitare il Museo.
Il Convento, che ora ospita i Frati Francescani ma che è di proprietà del Comune, è un altro importante Monumento che il Comune dovrà custodire ed utilizzare: per il momento si prevede che la parte non occupata dai Frati, possa essere adibita ad albergo per i visitatori, soprattutto per gli eventuali turisti a Matera nel 2019.
Altra ricchezza del nostro paese è la Cineteca Lucana di proprietà del Dottor Nino Martino, ora riconosciuta di interesse regionale dalla nostra Regione. Il Comune collabora e collaborerà per il futuro con il Dottor Martino perché questo inestimabile tesoro rimanga nel nostro paese e venga fruito, oltre che dai tanti visitatori che già ora giungono da fuori, anche dai cittadini di Oppido.

E' seguito un dibattito, con osservazioni e domande, alle quali è stata data esauriente risposta dal Sindaco.

domenica 10 gennaio 2016



Mercoledì 13 gennaio 2016

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale

l’Avv. A. Fidanza
sindaco del comune di Oppido Lucano

terrà la seguente conferenza:

“La progettualità culturale del Comune
di
Oppido Lucano”






Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.

venerdì 8 gennaio 2016

9° INCONTRO 09/12/2015 Dott. S. AMERICANO

"Fare il Punto. La Poesia di don Gaetano De Rosa"


Nel  ricordare  la figura di Don Gaetano De Rosa il Dott. S. Americano ha voluto dedicare alla nostra Associazione una  rilettura di Fare il Punto, primo libro di poesie di don Gaetano De Rosa, il quale, più dei successivi e assieme al più tardo Parole come Pietre (1995), permette di meglio avvicinare la persona e l'opera del nostro Autore.
Don Gaetano sin da studente di ginnasio ha coltivato la passione per la poesia, ma è arrivato piuttosto tardi a pubblicarne i frutti, soltanto nella maturità e con alle spalle molte letture e molta pratica di insegnamento.
Dopo aver elencata l'abbondate produzione dell'autore, Sergio spiega come la piccola opera, che raccoglie poesie, un poemetto ed alcuni capitoli di un romanzo, abbia carattere antologico. "Questi capitoli in prosa - scrive l'autore - avrebbero la pretesa di far intendere le ragioni profonde della mia Poesia e i motivi che mi hanno indotto e quasi costretto a Fare il Punto" .
Piedino Scalzo è la prima poesia del volume; Fiume Verde  l'ultima.
Assieme a Fare il Punto, posta quasi in posizione centrale, formano un trittico armonico e ben strutturato, in cui compaiono i temi e le immagini più cari all'Autore e alla sua persona di poeta, docente e sacerdote. 
Il relatore chiarisce tutto il peso e il significato che il titolo Fare il Punto ha per l'Autore. Esso indica un punto decisivo della sua vita, un momento di bilancio, di riflessione sul cammino fatto e sul tempo trascorso fino a quel momento, il cammino e il tempo dell'uomo (docente e sacerdote) da un lato, e del poeta dall'altro; il cammino e il tempo della Vita e quello della Poesia. 
È evidente l'intento da parte dell'Autore di riappropriarsi delle immagini, del paesaggio e della vita che hanno caratterizzato la sua infanzia, e come la Poesia scaturisca da tutto questo, certo non in maniera esclusiva, ma sicuramente considerevole.
Abbiamo visto dalle precedenti osservazioni come Fare il Punto sia un punto d'arrivo per il poeta, il punto finale di un percorso di maturazione umana e letteraria che affonda le radici nei due/tre decenni precedenti alla pubblicazione del 1977. Questo percorso di maturazione incide non tanto sulla scelta dei temi, che pure è importante, quanto sulla forma che la poesia di don Gaetano viene ad assumere al momento della composizione e al momento della pubblicazione. È interessante notare come spesso le due forme non coincidono, e si vede quindi come è intervenuto un processo di riscrittura considerevole, che ha cambiato radicalmente la disposizione e il tono del testo.
Il relatore ha quindi messo in evidenza l'intervento dell'autore sul testo del 1958 confrontandolo con quello pubblicato nel 1977.
"L'Autore - spiega l'oratore - è passato dalla tradizionale quartina di endecasillabi a rima incrociata (ABBA) al verso libero, nato dallo spezzare l'endecasillabo all'altezza ora della quinta, ora della sesta sillaba. Si nota poi il progressivo abbandono di un linguaggio tipico
della poesia tradizionale, preoccupato di rientrare nello schema dei versi con un numero fisso di sillabe; la rima ovviamente resta, ma è come se fosse meno pronunciata".
La poesia  si fonde con la spiritualità, mettendoci in grado di leggere ed intuire l'ispirazione profonda di quella lirica che dà il nome a tutta l'antologia, uno dei frutti più maturi e riusciti dell'albero poetico di don Gaetano: Fare il Punto.
La serata si è conclusa con applausi ed apprezzamenti rivolti sia all'oratore che alla memoria di Don Gaetano De Rosa.