2° INCONTRO –21/10/2015 – PROF.
ANTONIO DE ROSA
“Un oppidano illustre: Lorenzo Cervellino”
(1642-1699)
Il relatore, prof. Antonio De rosa, ha
intrattenuto i presenti parlando del nostro illustre compaesano Lorenzo
Cervellino.
Così ne parla F. Giannone nelle sue
“Memorie”: “prete secolare della Terra di Oppido,
Diocesi di Acerenza e Matera, come egli stesso si qualifica nel frontespizio delle
sue opere, e ciò nonostante fu dal Giustiniani, nelle Memorie storiche degli scrittori
legali (vol. I. p. 240), fatto nascere pure in Oppido di Calabria. Il che
dimostra ch'egli non ebbe a leggere neppure l'epigrafe delle opere del nostro illustre.
Con buona pace adunque del Giustiniani, possiamo ritenere con tutta certezza che
il Cervellino fu nostro concittadino, e non soltanto per la di lui medesima attestazione,
ma anche per essere annotata la sua nascita nei libri parrocchiali del luogo come
segue:
«Addì 12 detto (Gennaio) 1642 - Oppidi - Laurentio Giovanni
figlio di Francesco Cervellino et Catharina Tambena coniuge, nato addì 10 d.o
d.o. È stato battezzato sollennemente da D. Salvatore Loccia Arciprete. Lo compare è stato D. Francesco
Orofino».
Non è certo dove il Cervellino fece i
suoi primi studi, ma è certo che studiò Legge in Napoli, dove si laureò in “Utroque jure” dedicandosi poi alla
professione forense che ben presto abbandonò per dedicarsi al Sacerdozio, nel
suo luogo d’origine dove fece parte dal Clero cittadino ed esercitò la carica
di Vicario Foraneo. Nella quiete della nuova professione scrisse alcune opere legali
in lingua volgare, (cosa rara a quei tempi, in cui tutti scrivevano in latino) tenute
in grande considerazione dai suoi contemporanei, “per i lumi preziosi per l’ordine giudizi”
per cui egli conquistò un posto di grande reputazione.
La prima di dette opere porta questo titolo:
“Direttorio della pratica civile e criminale…”
L'altra opera, poi, che rese ancora più popolare il nome del Cervellino sin quasi
ai giorni nostri, è quella che porta il titolo: “Direzione, ovvero Guida della Università di tutto il Regno di Napoli,
per la sua retta amministrazione, in conformità delle Regie prammatiche e
Decisioni della R. Camera della Sommaria, Capitoli e Costituzioni del Regno…”, composta
dal Dottor D. Lorenzo Cervellino Prete secolare della Terra di Oppido, Diocesi
di Acerenza e Matera.
L'opera del Cervellino fu immensamente
utile, sia per la codificazione moderna delle norme ancora in vigore nelle
Università, ma soprattutto perché “scritta in “Lingua vernacula” della nostra Italia, che ogni Cancelliero o Razionale,
o altro cittadino, che sappia leggere, può istruirsi di quanto sta per legge comune”…,
Il
nostro illustre concittadino morì in Oppido il 12 Agosto 1699 all’età di 57 anni.
La serata si è conclusa con
apprezzamenti ed applausi.