giovedì 30 gennaio 2014

AVVIDO 5 FEBBRAIO 2014



Mercoledi' 5 febbraio
ore 18,30


presso la Biblioteca Comunale


I GIORNI DELLA CREAZIONE,
LA LUNA,
LA DATA DELLA PASQUA


Il tema sarà trattato dal
Prof. Giuseppe De Bonis


Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.


Il Presidente

Giuseppe De Felice

11° INCONTRO – 29/01/2014 – DOTTOR NICOLA DE ROSA “ LE CADUTE NELL'ANZIANO – TRATTAMENTO CHIRURGICO E RIABILITAZIONE”

Il Dottor De Rosa ha iniziato il suo intervento mostrando in video e commentando i vari accorgimenti e suggerimenti per evitare le fratture, così frequenti nelle persone anziane.
Prima di tutto uno stile di vita sano: molto moto ed esposizione al sole, evitando una vita eccessivamente sedentaria.
Evitare in casa tappeti, pantofole aperte; usare luci notturne accese nella camere da letto, nel corridoio e nel bagno. Usare preferibilmente la doccia piuttosto che la vasca da bagno e se possibile,dotare il locale bagno con maniglioni per appoggio.
Fuori casa essere accorti a sconnessioni nei marciapiedi ed usare possibilmente il bastone.
In caso di fratture, che possono essere causate non solo da cadute ma anche da urti o movimenti sconnessi, portare subito in ospedale l'infortunato che dovrà essere operato entro le 48 ore per evitare altre complicazioni.
Ha mostrato poi come è composto il femore che è l'osso più soggetto a fratture nell'anziano, i punti in cui la frattura solitamente avviene ed i vari interventi e le protesi utilizzate.
Si è poi soffermato sulle tecniche di riabilitazione, ora così efficaci da mettere in condizione l'infortunato, anche anziano, di riacquistare la mobilità a pochi giorni dall'intervento.
La riabilitazione dovrà poi continuare a casa; ha perciò suggerito gli accorgimenti idonei, in particolare movimenti e posture adeguati.
Ha mostrato infine diverse attrezzature atte a facilitare la mobilità in casa, sempre indispensabile: passeggini di varie forme, bastoni, carrozzelle.

E' seguito un interessante dibattito durante il quale molti presenti hanno chiesto al Dottor De Rosa chiarimenti e consigli.

10° INCONTRO- 22/01/2014 – PROF. FRANCO SCARFIELLO “ LA POVERTA'”

Il Prof. Scarfiello ha esordito rilevando la difficoltà a definire il concetto di povertà, che assume significati diversi se rapportato a differenti momenti storici o aree geografiche.
In Europa si inizia a parlare di povertà agli albori della rivoluzione industriale, nel 1700, quando masse di contadini abbandonavano le campagne attratti nelle città dalle nascenti industrie per sfuggire alla miseria ed alla fame, spesso incontrando purtroppo le stesse condizioni di vita.
Sociologi ed economisti soprattutto di cultura anglosassone, hanno studiato nei secoli successivi le cause e gli effetti della povertà.
Ora si ritiene povero chi ha un reddito inferiore al 50% del reddito medio di uina popolazione.
Ha messo poi in evidenza come oggi l'interesse sull'argomento è animato da due studiosi sociologi dell'Università di Torino: Nicola Negri e Antonella Meo.
Tuttavia il dibattito, anche a livello mondiale, si incentra sulla figura del premio Nobel 1998 Amarthya G. Sen, attualmente Rettore del Trinity College di Cambridge, il quale sostiene che la condizione di povertà si coniuga con la condizione di libertà.
Oggi la condizione di povertà sicuramente ha cambiato volto soprattutto in conseguenza della globalizzazione e della crisi economica globale per cui oggi povero è il clochard, povero il tossicodipendente figlio di disoccupati, povera è la prostituta immigrata clandestina.
Ma quanta differenza fra loro! E quindi quanta difficoltà per promuoverne l'emersione!
E' seguita la riflessione, piuttosto amara, che a fronte della povertà, si rilevano fenomeni sempre più diffusi di corruzione, privilegi e sprechi.

Nel dibattito poi aperto con i presenti, si è insistito sulle disuguaglianze, con la riflessione conclusiva che, nonostante tutto, almeno nella nostra società non mancano edificanti esempi di solidarietà.

9° INCONTRO – 15/01/2014 – DOTTORESSA MARIA COLANGELO “ I RISCHI NELLA PREPARAZIONE DELLE CONSERVE ALIMENTARI”

 La relazione sul delicato argomento riguardante le conserve ed i rischi legati alla loro realizzazione in ambito domestico è stata tenuta dalla neolaureata in “ Tecnologie e biotecnologie degli alimenti” presso l'Università degli Studi di Perugia, Maria Colangelo.
Dopo una breve sintesi di quelle che sono le definizioni generali, si è passati all'esposizione dei fattori che compromettono la salubrità dei prodotti alimentari, in modo particolare di quelli di origine vegetale, e di conseguenza quelli che più influiscono sulla loro buona conservazione: la temperatura, la presenza di acqua, l'ossigeno, il pH ecc.
Tutti questi parametri sono costantemente monitorati nelle industrie conserviere, ma a casa tutto ciò risulta piuttosto difficile pertanto bisogna sempre rivolgere particolare attenzione a come vengono svolte tutte quelle operazioni che servono a ridurre il più possibile i rischi.
A tale proposito vi sono appunto diverse tecniche che ci consentono di prolungare la “ shelf-life” o, per dirla in italiano, il tempo di conservazione di un prodotto alimentare ( pastorizzazione, sterilizzazione, fermentazione, salatura, scottatura, surgelazione ecc.) ognuna delle quali mira alla gestione e al controllo di uno o più parametri contemporaneamente.

I rischi che più frequentemente si riscontrano in quest'ambito sono di origine microbiologica, quindi è necessario prestare particolare attenzione a tutte le operazioni preliminari ad esempio che prevedono il lavaggio e scottatura degli ortaggi e la sterilizzazione degli utensili, dei piani di lavoro e dei barattoli per il confezionamento.

sabato 11 gennaio 2014

Dopo la sosta per le festività natalizie, è ripresa l’attività dell’Unitre con la relazione di un altro giovane, figlio di Oppido, Andrea Tarica, neo laureato in Architettura presso l’Università degli Studi di Roma Tre che ha presentato la sua Tesi di laurea in restauro.
Il lavoro ha interessato la “Masseria Alicchio”, nel territorio di Oppido Lucano.
Andrea dopo aver esposto le motivazioni alla base di questa scelta, ha inquadrato la Masseria nel contesto dell’area geografica di Oppido e della viabilità della zona, costituita dai tratturi di epoca romana e pre-romana. Attraverso foto, tavole ed elaborati grafici ha mostrato lo stato di abbandono in cui oggi versa la Masseria. Questa fu costruita dalla famiglia Cervellino presumibilmente agli inizi del 1600 ma nel 1719 fa parte delle proprietà della famiglia Alicchio
La struttura, su due livelli, con torretta difensiva e cappella privata, sorge al centro della pianura, ed è completata da locali accessori.
Lo studio effettuato è partito dalle rilevazioni dell’intero manufatto, soffermandosi sull’osservazione dei materiali e delle tecniche costruttive dell’epoca, per poi giungere alle proposte di restauro.
“La volontà di bloccare lo stato di degrado e quella di voler restituire l’antica “facies” alla costruzione decadente…” sono alla base della proposta di restauro che prevede “spazi adibiti allo studio e, al secondo livello, sale espositive che ospitano un Museo Archeologico Multimediale”.
I numerosi ascoltatori hanno seguito con interesse la relazione ed alla fine hanno rivolto domande e raccontato curiosità relative alla Masseria Alicchio.
A conclusione dell’incontro il Presidente Giuseppe De Felice ha proposto all’Assemblea di inoltrate al comune una richiesta di intitolazione di una Via a Francesco Zurlo, uno degli 813 martiri di Otranto del 14 agosto 1480 canonizzati da Papa Francesco il 12 maggio 2013.

L’Assemblea approva la proposta e delega il presidente a formalizzare la richiesta.

lunedì 6 gennaio 2014

AVVISO PER MERCOLEDI 08/01/2014


Mercoledi' 8 Gennaio
ore 18,30


presso la Biblioteca Comunale


LA MASSERIA ALICCHIO NEL TERRITORIO DI OPPIDO L.
RILIEVO E RESTAURO
Relatore
Arch. Andrea Tarica



Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati.


Il Presidente

Giuseppe De Felice