giovedì 30 gennaio 2014

10° INCONTRO- 22/01/2014 – PROF. FRANCO SCARFIELLO “ LA POVERTA'”

Il Prof. Scarfiello ha esordito rilevando la difficoltà a definire il concetto di povertà, che assume significati diversi se rapportato a differenti momenti storici o aree geografiche.
In Europa si inizia a parlare di povertà agli albori della rivoluzione industriale, nel 1700, quando masse di contadini abbandonavano le campagne attratti nelle città dalle nascenti industrie per sfuggire alla miseria ed alla fame, spesso incontrando purtroppo le stesse condizioni di vita.
Sociologi ed economisti soprattutto di cultura anglosassone, hanno studiato nei secoli successivi le cause e gli effetti della povertà.
Ora si ritiene povero chi ha un reddito inferiore al 50% del reddito medio di uina popolazione.
Ha messo poi in evidenza come oggi l'interesse sull'argomento è animato da due studiosi sociologi dell'Università di Torino: Nicola Negri e Antonella Meo.
Tuttavia il dibattito, anche a livello mondiale, si incentra sulla figura del premio Nobel 1998 Amarthya G. Sen, attualmente Rettore del Trinity College di Cambridge, il quale sostiene che la condizione di povertà si coniuga con la condizione di libertà.
Oggi la condizione di povertà sicuramente ha cambiato volto soprattutto in conseguenza della globalizzazione e della crisi economica globale per cui oggi povero è il clochard, povero il tossicodipendente figlio di disoccupati, povera è la prostituta immigrata clandestina.
Ma quanta differenza fra loro! E quindi quanta difficoltà per promuoverne l'emersione!
E' seguita la riflessione, piuttosto amara, che a fronte della povertà, si rilevano fenomeni sempre più diffusi di corruzione, privilegi e sprechi.

Nel dibattito poi aperto con i presenti, si è insistito sulle disuguaglianze, con la riflessione conclusiva che, nonostante tutto, almeno nella nostra società non mancano edificanti esempi di solidarietà.

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