lunedì 4 dicembre 2017


UNITRE
OPPIDO LUCANO




Mercoedì 06 dicembre

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale

il dott. Vincenzo Langellotti

terrà la seguente conferenza:

Relazioni sane e relazioni patologiche nei sistemi familiari: il ruolo dei nonni nella società moderna”









Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati



Via M. Pagano,- 85015 OPPIDO LUCANO (PZ)
E-mail: unioppido@gmail.com
Associazione di Promozione Sociale - Articolazione territoriale dell’Associazione Nazionale


incontro - 29/11/2017 – prof.ssa m. pappalardo
"Patti dotali  e testamenti ad Oppido nel 1600"

La relatrice di questa sera è la Prof.ssa Maria Pappalardo, laureata in Lingue e Letterature Straniere e che, dopo tre anni di permanenza in Inghilterra per approfondire la conoscenza dell'Inglese, è tornata in Italia ed ora insegna questa Lingua nell'Istituto Comprensivo di Oppido. La sua tesi di laurea aveva per oggetto la ricerca e lo studio di atti notarili, soprattutto di patti dotali e testamenti, risalenti ai secoli XVII e XVIII, conservati presso l'Archivio di Stato di Potenza.
Negli atti che iniziavano sempre nel nome di Dio, erano indicati i nomi dei futuri sposi e dei genitori o parenti donanti. Erano dettagliatamente descritti i beni -danaro, suppellettili, vestiario, teleria per la casa- costituenti la dote che la famiglia della sposa portava nella futura famiglia.
Erano anche previste precise “clausole di salvaguardia” in caso di fine del matrimonio per morte o per altra causa. La quota in danaro era corrisposta in due rate annuali ed era stabilito a chi spettassero i beni donati, sia in presenza che in mancanza di figli legittimi.
Questi atti, soprattutto quelli stipulati tra famiglie benestanti, dimostravano il grado di ricchezza e di prestigio sociale goduto dalle stesse.
Ha parlato poi dei testamenti e ne ha letto parte di alcuni. Anche in questi atti, dopo l'invocazione del nome di Dio, sono indicati i nomi del donante e dei beneficiari ed elencati e descritti i beni mobili e immobili lasciati in eredità.
Molta attenzione era posta nel raccomandare agli eredi di far celebrare Messe in suffragio dopo la morte. Di alcuni beni si indicava il valore in danaro che si sarebbe dovuto evolvere a questo scopo. Vi erano Sacerdoti - e allora ve ne erano in gran numero in ogni Parrocchia - che si dedicavano principalmente a questi riti di suffragio. Spesso quote importanti del patrimonio venivano destinate a Chiese, Monasteri o Istituzioni benefiche che acquisivano così estese proprietà immobiliari.
Ha letto anche un inventario di beni, suscitando l'interesse degli ascoltatori per la minuziosità delle descrizioni, la modestia degli oggetti e del vestiario di uso quotidiano nelle famiglie dell’epoca. In quelle più ricche però non mancavano mobili e oggetti di valore e, qualche volta, gioielli.
Durante l'esposizione della Prof.ssa Pappalardo ha preso la parola il Prof. Antonio Maria Cervellino che ha letto un brano di una sua commedia nel quale è riportato un breve elenco di beni donati da una donna alla figlia adottata, al momento del suo matrimonio.
G.D.F.


incontro - 22/11/2017 – DOTT.SSA G. MASOTTI
Incontro con il gruppo " Erboristi Aspiranti" di Pietragalla

Il Presidente introduce la serata presentando il gruppo degli "Erboristi Aspiranti" di Pietragalla ospiti e animatori del nostro incontro settimanale, che è stato fondato ed è diretto dalla dott.ssa Giuseppina Masotti, già medico dell'Ospedale S.Carlo di Potenza, ora in pensione, profonda conoscitrice della flora locale.
E' un'appassionata ricercatrice e studiosa delle proprietà alimentari e curative delle erbe, del loro utilizzo pratico ed ha raccolto intorno a se un gruppo di persone altrettanto appassionate.
Ella tiene gli incontri con il suo gruppo ogni 15 giorni nella sua casa in modo informale, ma con una guida sapiente e discreta.
I più anziani del gruppo sono una miniera di conoscenze di tradizioni e di saperi che si rischia di perdere in questa società distratta e super connessa.
Fanno passeggiate in campagna riscoprendo e percorrendo sentieri e tratturi e ricercano erbe e piante che poi studiano, frequentano convegni organizzati da scuole o Enti che si occupano di natura, di nuove forme di agricoltura rispettosa dell’ambiente, di valorizzazione di vecchie colture, di ecologia.
Nel loro paese sono presenti alle attività pubbliche che vi si svolgono dedicando attenzione alla salvaguardia del territorio e del decoro urbano.
Sono un esempio di impegno civile oltre che culturale che manca in Oppido, pur ricco di Associazioni e Circoli di vario genere.
E' quanto mai opportuno che i nostri paesi, che già soffrono di spopolamento e abbandono, si scambino esperienze evitando di chiudersi in un gretto ed inutile campanilismo.
Perciò il Presidente ringrazia gli Erboristi di Pietragalla che, con questo spirito hanno accettato l'invito ad essere qui, numerosi, questa sera e perché essi ci invogliano a riprendere il contatto con la natura e ad incantarci dinanzi ad un filo d'erba, ad un fiore, ad un albero.
Ha preso quindi la parola la sig.na Lucia CILLIS che ha presentato la pianta del BIANCOSPINO, ne ha descritto le caratteristiche, le proprietà curative e il modo di utilizzarne il frutto.
E' seguita l'esposizione della sig.ra Maria COLANGELO che ha parlato di un ortaggio molto importante e di largo consumo, ma del quale molti ignorano le importanti proprietà alimentari e curative, il CAVOLO. Dopo averne parlato la signora Colangelo ha fornito un esempio pratico per l'utilizzo di una foglia di cavolo per curare dolori articolari: l'ha riscaldata su un fornelletto elettrico ed ha mostrato come si applica sulla parte dolorante del corpo.
Ha preso poi la parola Antonio TANTOTERO che ha iniziato raccontando il mito greco che vuole la ninfa Dafne trasformata nella pianta di LAURO dal padre Peleo per salvarla dal dio Apollo di lei perdutamente invaghito. Nel Medioevo una corona di Lauro cingeva la fronte dei laureati e da qui la stessa parola "laurea" tuttora usata. Ha quindi descritto questa pianta interessante per gli usi alimentari e curativi che se ne possono fare.
Durante le relazioni dei tre suddetti Erboristi è spesso intervenuta la dott. ssa Masotti, arricchendole con molte spiegazioni sulle proprietà curative delle piante trattate e con consigli sul loro utilizzo pratico.
E' seguito un rinfresco preparato gratuitamente dalle nostre socie e offerto ai graditi ospiti ed ai soci presenti e durante il quale la dott.ssa Masotti e gli altri Erboristi hanno risposto alle domande fornendo ulteriori informazioni sugli argomenti trattati.
G.D.F.


martedì 28 novembre 2017


UNITRE
OPPIDO LUCANO


Mercoledì 29 novembre  

alle ore 18.30


presso la Biblioteca Comunale


la Prof.ssa Maria Pappalardo


terrà la seguente conferenza:

" Patti dotali e testamenti ad Oppido nel 1600"








Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati



Via M. Pagano,- 85015 OPPIDO LUCANO (PZ)
E-mail: unioppido@gmail.com
Associazione di Promozione Sociale - Articolazione territoriale dell’Associazione Nazionale


6° INCONTRO - 15/11/2017 – DOTT.SSA M. MADDALENA MANNIELLO
"La corretta alimentazione non ha età"

La dott.ssa Manniello ha iniziato la sua relazione ricordando come una corretta alimentazione è elemento fondamentale per mantenere un buono stato di salute e vivere una buona qualità della vita a tutte le età, specie in età avanzata. Numerosi studi clinici confermano che una corretta alimentazione associata a giusti stili di vita rallenta i processi di invecchiamento e previene numerose patologie: obesità, diabete, cardiopatie, malattie respiratorie, neoplasie.
Un corretto comportamento alimentare è quindi importante in ogni età della vita ed in particolare in età geriatrica. Nell'anziano il corpo subisce profonde trasformazioni come: riduzione della massa corporea, riduzione del senso dell'olfatto, del gusto e della sete, ecc. Oltre alla scarsa educazione alimentare, molti altri fattori possono peggiorare l'invecchiamento, in particolare quelli psicologici,come la solitudine, la vedovanza ecc.
Va detto innanzi tutto che la dieta degli anziani non è diversa, salvo particolari patologie, da quella di un adulto e quindi deve essere equilibrata  per rispettare i vari fabbisogni.
Il fabbisogno proteico ( 15% delle calorie giornaliere) deve essere assicurato dall'assunzione di uova, pesce, carni bianche, lattici e legumi.I carboidrati ( 55-60%)devono essere assunti mediante l'uso di cereali e derivati, pasta, pane integrale, legumi, alcuni tipi di frutta e verdura. Per i grassi, essenziale l'uso di olio d'oliva e frutta secca ( 30%). Importante è anche il consumo di alimenti contenenti fibre: frutta, verdura, legumi e cereali integrali.
Con un consumo equilibrato dei cibi suddetti si assicura l'apporto all'organismo anche dei minerali occorrenti: calcio  ferro,selenio, magnesio, potassio,sodio.
L'apporto di vitamine è assicurato, oltre che da una dieta varia ed equilibrata dall'esposizione al sole ( vitamina D).
E' assolutamente necessario bere almeno 1-1,5 litri di liquidi al giorno ( acqua, the, succhi di frutta, ecc.)
Nei paesi come il nostro, con dieta mediterranea e cioè con il consumo di alimenti di origine vegetale, il tasso di obesità è basso.
Altri consigli per un corretto stile di vita raccomandati dalla relatrice sono:
- consumare 3 pasti e 2 spuntini leggeri al giorno;
- fare poco uso di formaggi stagionati, carni rosse, affettati e dolciumi;
- evitare gli alcolici, il fumo e gli alimenti pre.confezionati;
- masticare bene e lentamente;
- fare una leggera attività fisica, consigliata una passeggiata giornaliera e la partecipazione ad attività associative;
- quando possibile, mangiare in compagnia.

Al termine dell'esauriente esposizione, la dott.ssa Manniello ha risposto alle numerose osservazioni e domande dei presenti.
G.D.F.

lunedì 20 novembre 2017


UNITRE
OPPIDO LUCANO




Mercoedì 22 novembre

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale

si terrà un incontro con il gruppo

“Erboristi Aspiranti” di Pietragalla

guidati dalla

Dott.ssa Giuseppina Masotti










Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati



Via M. Pagano,- 85015 OPPIDO LUCANO (PZ)
E-mail: unioppido@gmail.com
Associazione di Promozione Sociale - Articolazione territoriale dell’Associazione Nazionale


giovedì 16 novembre 2017

5° INCONTRO - 8/11/2017 - PROF. F. SCARFIELLO
"Scuola, lavoro e Chiesa"
L'idea di trattare, sia pure nelle linee essenziali, un tale argomento è scaturita dalle recenti dichiarazioni ufficiali di Papa Francesco sulle attuali problematiche circa la disoccupazione, il precariato e, soprattutto, la dignità dei lavoratori.
Inoltre tale idea è sembrata perfettamente in linea con la programmazione di massima concordata e stabilita all'inizio dell'anno accademico in corso.
Il relatore a grandi linee e con un rapido excursus storico ha cercato di evidenziare l'attenzione del Cristianesimo circa le complesse problematiche relative al mondo del lavoro nei venti secoli del Cristianesimo stesso, ovviamente soffermandosi su alcuni aspetti essenziali connessi a particolari periodi storici. Ha esordito con poche espressioni introduttive in cui ha richiamato l'immagine della figura di S. Giuseppe, padre "putativo" di Gesù che, secondo la tradizione, sarebbe stato "falegname" quindi umile lavoratore. E poiché la simbologia è in qualche modo la chiave di volta di tutte le religioni, S. Giuseppe potrebbe essere considerato il simbolo del lavoro, quasi per diffondere e proiettare nel futuro il messaggio secondo cui la cultura del lavoro ben si sarebbe coniugata con la cultura cristiana. A conforto di tale personale osservazione, il relatore si è poi soffermato sull'importante fenomeno del Monachesimo ed essenzialmente sulla figura di S. Benedetto e sul senso profondo del binomio inscindibile della sua regola "Ora et labora" ma soprattutto il relatore, con un grande balzo in avanti nel tempo, ha cercato di evidenziare la essenzialità, ai fini del tema proposto, dell'Enciclica "Rerum Novarum" di Leone XIII autentica "Magna Carta" del Cristianesimo sociale che è alla base delle successive altre encicliche del '900, in cui il tema del lavoro è stato sempre oggetto di attenzione.
In chiusura del suo intervento, il relatore ha posto all'attenzione dell'uditorio come grandi sfide attendono ancora la Chiesa e non solo, in un mondo che si evolve rapidamente e sempre più condizionato da tecnologie avanzate che, si teme, inevitabilmente porteranno ad un aumento esponenziale e quindi sempre più incontrollabile della disoccupazione.
L'interessante relazione del Prof. Scarfiello ha suscitato un dibattito durante il quale ha preso la parola anche il Prof. Vincenzo Guglielmucci.
F. S.



martedì 14 novembre 2017

UNITRE
OPPIDO LUCANO




Mercoledì 15 novembre

alle ore 18.30

presso la Biblioteca Comunale

la dott.ssa Maria Maddalena Manniello

terrà la seguente conferenza:

“La corretta alimentazione non ha età”








Gli iscritti e tutte le persone interessate sono invitati



Via M. Pagano,- 85015 OPPIDO LUCANO (PZ)
E-mail: unioppido@gmail.com
Associazione di Promozione Sociale - Articolazione territoriale dell’Associazione Nazionale


martedì 7 novembre 2017

UNITRE
OPPIDO LUCANO

Mercoledì 08 Novembre

Alle ore 18,30

Presso la Biblioteca comunale

Il Prof. Franco Scarfiello

terrà la seguente conferenza:

" Scuola, lavoro e chiesa"



Gli iscritti e le persone interessate sono invitati.
4° INCONTRO - 25/10/2017 - SIG. V. MARONE
" Gaetano Tiri: Storie di uomini, avvenimenti, pietre ed alberi di Oppido"

La serata, alla quale era presente la vedova di Gaetano Tiri, la sig.ra Maria, si è aperta con una breve presentazione del Presidente che ha ricordato, della vita di Gaetano, le frequentazioni con lo storico Tommaso Pedio e con Rocco Scotellaro e la sua uscita dal Partito Comunista nel gennaio 1957.
Ha preso poi la parola Vito Marone il quale ha ripercorso tutta la vita politica di Tiri dal 1943: giovane antifascista aderente al Partito Comunista, fondatore con altri della sezione del Partito ad Oppido, gli incarichi ricoperti sia nel suo paese che nella Federazione Provinciale di Potenza, la sua partecipazione attiva alle elezioni comunali di Oppido.
Si è soffermato in particolare sulle elezioni del 7 giugno 1956 quando il Partito Comunista riportò il maggior numero di voti di lista e Tiri fu il secondo degli eletti, ma dal conteggio dei voti individuali di preferenza risultarono eletti 14 consiglieri della Democrazia Cristiana e solo 6 del Partito Comunista ed il Sindaco venne espresso dalla componente democristiana, maggioritaria in Consiglio Comunale. Grave fu il disappunto dei comunisti, che avevano festeggiato la loro vittoria, pronti a dimostrazioni di piazza, frenate dallo stesso Tiri.
Le ragioni politiche e ideologiche dell'uscita dal Partito sono ben espresse nella lettera resa pubblica nel gennaio 1957 e della quale Vito ha letto un passo significativo, riportato nel suo primo libro pubblicato nel 1999 " Ricordi di un comunista ( amante della libertà)" con prefazione di Tommaso Pedio.
Già il titolo del libro indica la sua visione politica: essere comunista, ma nel rispetto della libertà, negata dagli interventi dell'URSS agli stati satelliti dell'Europa Orientale.
Dopo l'abbandono della politica Tiri scrive altri quattro libri oltre quello su ricordato che Vito cita uno per uno che parlano di personaggi e avvenimenti della storia del paese, ma anche di portali e angoli caratteristici di Oppido, di alberi padri del nostro agro, di resti delle attività artigianali del passato (molino ad acqua, calcare, cave). Libri importanti perché non vada smarrita la memoria di episodi, di persone e cose degne di essere ricordate.
Ha letto anche passi da un manoscritto sulle morti tragiche, soprattutto uxoricidi, avvenute in paese, che hanno suscitato viva impressione tra i presenti.
Il relatore ha sottolineato l'amore espresso da Gaetano Tiri per il suo paese, nella sua vita e nei suoi libri, che è monito per tutti i concittadini a mantenere vivo il rispetto e l'amore dovuto al luogo natio.

G.D.F.

mercoledì 1 novembre 2017

In occasione della festività dei Santi e della

 commemorazione dei defunti, 

le  lezioni sono sospese;   

riprenderanno mercoledì  

8 Novembre alle ore 18.00.

martedì 24 ottobre 2017

UNITRE
OPPIDO LUCANO

Mercoledì 25 ottobre
Alle ore 18,30
Presso la Biblioteca comunale
Il Sig. Vito Marone
Terrà la seguente conferenza:

" Gaetano Tiri: Storie di uomini, avvenimenti, pietre e alberi di Oppido"





Gli iscritti e le persone interessate sono invitati.
3° INCONTRO - 18/10/2017 - PROF. VINCENZO GUGLIELMUCCI

" Analisi di documenti storici sul brigantaggio relativi al nostro territorio"

Il nostro socio Franco Scarfiello ha presentato il relatore della serata il Prof. Vincenzo Guglielmucci lodandone la meticolosità nelle ricerche d'archivio per i libri che scrive, come nel caso dell'ultimo suo lavoro " Ingiongiolo"
Ha preso quindi la parola il Prof. Guglielmucci ribadendo quanto ha sempre sostenuto anche in precedenti incontri che i briganti non vanno considerati eroi: erano dei fuorilegge, autori di delitti spesso efferati ai quali, in alcuni casi possono essere riconosciute attenuanti, ma mai potranno completamente essere assolti.
Ha ricordato poi come Carmine Crocco, il più famoso dei briganti lucani, già pregiudicato, fu arruolato nelle truppe partecipanti all'insurrezione antiborbonica  dell'agosto 1860 con la promessa che, alla costituzione del nuovo stato, gli sarebbe stata condonata la condanna. Promessa non mantenuta che spinse Crocco a darsi alla macchia e al brigantaggio.
Si è soffermato a lungo sull'arrivo a Oppido nel dicembre 1860 di tre strani personaggi che si spacciavano per ricchi mercanti di bestiame. Presero alloggio presso la taverna tenuta dall'aviglianese Vito Masi e risultarono poi essere: Crocco, Ninco-Nanco e Amati, con i quali a detta del taverniere fu visto pure Ingiongiolo. Questi briganti furono gli autori del sequestro del giovane massaro Rocco Mancuso di Domenico, avvenuto il 27 dicembre 1860, condotto in una masseria in contrada Serra della Battaglia a Genzano e liberato il 6 gennaio successivo dopo il pagamento di 1.700 ducati per il riscatto. Seguì un lungo processo durante il quale furono incriminati, oltre gli autori del sequestro, anche componenti di famiglie benestanti del posto: La Sala, Caronna, Alicchio, De Lorenzo ed altri, come manutengoli.
Gerardo De Felice detto Ingiongiolo si dette al brigantaggio nel luglio 1862: fu un brigante astuto, intelligente, coraggioso. Manteneva buoni rapporti con i proprietari di masserie ed i contadini che lo proteggevano ed a cui assicurava protezione. Pur autore di molti delitti non era particolarmente feroce e sanguinario ma non tollerava  e puniva con la morte i delatori e i traditori.
E purtroppo fu vittima di un inaspettato tradimento da parte del vaccaro Michele Caprio di Genzano legato a lui da comparaggio, coadiuvato da 4 giumentari di Spinazzola, tutti custodi di bestiame per conto di ricchi proprietari di Spinazzola e di Genzano, nel bosco La Piana in territorio di Vaglio.
Nella notte tra il 20 e il 21 ottobre 1866, Ingiongiolo e il suo compagno Viuncenzo Saponara, sfiniti e affamati, si diressero verso la pagliaia in cui dormivano Caprio ed i 4 giumentari ritenendoli fidati e disponibili. Riconosciuti, vennero invece accolti a fucilate e finiti poi in modo atroce con pugnali, colpi di scure e calci di fucile.
Gli uccisori corsero subito a Vaglio per notificare la morte dei due banditi e rivendicare il loro diritto alla riscossione della cospicua taglia e degli altri benefici posti dalle autorità sulla testa dei due briganti.
Il barbaro assassinio ed il tradimento che ne fu la causa, anche se a danno di due briganti, lasciò sgomenta ed indignata gran parte della popolazione di Palmira e dei paesi vicini, tanto che il Caprio, compare di Ingiongiolo, additato come traditore e ritenendosi fatto segno ad eventuale vendetta, fu costretto ad allontanarsi dal suo paese.
Al termine della seguitissima relazione del Prof. Guglielmucci è intervenuto il socio novantacinquenne Donato Mancuso, nipote del rapito Rocco Mancuso ad opera dei banditi ed ha fornito ulteriori dettagli sull'episodio riguardante la sua famiglia al quale si ritiene non fosse del tutto estraneo lo stesso Ingiongiolo.


2° INCONTRO - 11/10/2017 - prof. ROCCO STEFANILE

" La crescita del P.I.L. misura la felicità di un popolo?"

Il Prof. Stefanile in apertura della sua relazione ha invitato a riflettere sul sistema sociale e politico del mondo nel quale oggi viviamo.
Le nazioni più ricche ed evolute del mondo vivono al di sopra delle loro disponibilità di risorse di materie prime e di fonti naturali di energia e sono in continua corsa per la crescita del loro prodotto interno lordo, consumando risorse che, se non trovate sul loro territorio, sono costrette a cercare altrove depauperando nazioni del terzo mondo con nuove forme di colonizzazione e spesso causando guerre disastrose.
E' un'economia che non può reggere a lungo ed autorevoli economisti propongono seri ed immediati cambiamenti di rotta.
Deve ritornare al centro di ogni idea di società l'uomo e la soddisfazione del suo bisogno di felicità e di benessere.
I cittadini sono ora identificati come "consumatori" e indotti spesso, su sollecitazione e condizionamento dei mass-media, a consumi a volte inutili ed eccessivi. Occorre consumare sempre di più per produrre sempre di più, in una spirale spesso a beneficio di multinazionali o gruppi finanziari con conseguente sproporzionato arricchimento di pochi spregiudicati personaggi.
Si producono beni tecnologicamente avanzati ma sempre più deperibili, difficili poi da riparare: da ciò la necessità e l'invito che ci viene fatto per le sostituzioni favorite dalle continue innovazioni.
L'introduzione di oggetti "usa e getta" è pratica diffusa e raccomandata, segno di progresso e di una società e di individui ricchi e spendaccioni.
Il riutilizzo dei beni, magari per usi diversi da quelli per i quali sono stati prodotti, non viene praticato e sarebbe invece quanto mai opportuno.
In ultima istanza, praticare almeno una raccolta differenziata dei rifiuti precisa e consapevole.
Plastica buttata nel mare ha formato isole e quella che col tempo si decompone entra nel ciclo alimentare: microelementi che la compongono vengono assorbiti dai pesci e li ritroviamo nei nostri piatti e nel nostro organismo. Che dire poi degli inceneritori che bruciano gli scarti non riciclabili della spazzatura diffondendo nell'aria e nel sottosuolo inquinanti che noi e gli animali che poi mangeremo e inevitabilmente assorbiremo.
Importanza particolare dovrà essere dedicata al cibo, con il controllo delle materie prime che lo compongono e della loro provenienza, consumare prodotti di stagione e a Km zero, onde evitare trasporti lunghi e inquinanti.
Quando possibile - come può essere per noi di tradizione contadina ed abitanti in piccoli centri- produrre per l'autoconsumo: saremo sicuri di non avere impiegato veleni nelle nostre piccole coltivazioni. Pensiamo poi a come può essere gratificante dedicare qualche ora della giornata al nostro orto o al nostro giardino.
Concludendo, non è l'affannosa crescita del P.I.L. a darci una vita più umana ma la pratica di altri valori: la socializzazione, la modestia del vivere, la calma invece dell'esaltazione, la possibilità e l'abitudine di godere dei beni che gratuitamente ci circondano.


martedì 10 ottobre 2017

1° INCONTRO– 04/10/1917 – PROF. R. BASILIO

       “ San Francesco e il suo tempo”
Come di consueto, abbiamo iniziato l'anno sociale il primo mercoledì di ottobre che quest'anno è coinciso con la festività di S. Francesco d'Assisi.
Abbiamo perciò deciso di ricordare questa eccezionale figura che ha affascinato da otto secoli ed affascina ancora oggi credenti e non credenti di tutto il mondo.
Il compito di farlo è toccato al nostro socio Prof. Rocco Basilio.
Ha iniziato la sua relazione descrivendo il contesto storico, sociale ed economico, cornice della straordinaria avventura terrena di San Francesco.
Nasce ad Assisi nel 1182 in un periodo di fioritura della civiltà comunale, caratterizzata da una forte ripresa della vita economica e da intensi scambi commerciali.
Il padre era Pietro di Bernardone, facoltoso mercante di tessuti, spesso in Francia per i suoi traffici.
Il giovane Francesco fu presto introdotto dal padre nell'attività commerciale in cui si rivelò capacissimo. Elegante, brillante, generoso divenne il principe della sua spensierata brigata di amici.
A 20 anni partecipò alla guerra della sua città contro Perugia, fu fatto prigioniero e liberato dopo un anno dietro pagamento di un cospicuo riscatto.
Dopo un periodo di malattia tentò di nuovo l'avventura militare; era in viaggio verso le Puglie e a Spoleto, mentre dormiva, sentì una voce che gli diceva: "... perchè abbandoni il Signore per il servo?..."
Tornò ad Assisi ormai deciso a seguire il Signore. Un giorno mentre pregava nella Chiesetta di San Damiano sentì la voce del Crocifisso che per tre volte gli  diceva: "... va a riparare la mia casa..."
Rompe definitivamente i rapporti con il padre al quale restituisce anche i vestiti che indossa e intraprende una vita tutta dedicata alla preghiera ed all'assistenza ai poveri, ai sofferenti, ai lebbrosi, agli ultimi della terra.
Comprende anche che la casa del Signore che dovrà riparare non sono solo le Chiese, come ha iniziato a fare, ma l'Istituzione stessa che ha ormai smarrito lo spirito originario del Vangelo di Cristo. Lo farà non ponendosi al di fuori ed in aperta critica alla Chiesa, come fanno i Catari ed altri movimenti religiosi pauperisti, ma fornendo l'esempio di una vita quanto più possibile aderente all'insegnamento evangelico.
Presto intorno a lui si radunano giovani di ogni provenienza sociale, desiderosi di condividere le sue scelte di vita e nasce così l'Ordine Monastico dei Frati Minori Francescani con una regola approvata da Papa Onorio III.
Il Prof. Basilio non ritiene di proseguire oltre per illustrare più da vicino tematiche più strettamente religiose del Santo, rinviandone la trattazione ad un successivo incontro.
Prima di concludere ha letto la stupenda pagina dei Fioretti sulla Perfetta Letizia che ha commosso i presenti ed ha indicato un ideale di vita che solo un Santo come Francesco poteva raggiungere.
G.D.F.