lunedì 4 dicembre 2017

incontro - 29/11/2017 – prof.ssa m. pappalardo
"Patti dotali  e testamenti ad Oppido nel 1600"

La relatrice di questa sera è la Prof.ssa Maria Pappalardo, laureata in Lingue e Letterature Straniere e che, dopo tre anni di permanenza in Inghilterra per approfondire la conoscenza dell'Inglese, è tornata in Italia ed ora insegna questa Lingua nell'Istituto Comprensivo di Oppido. La sua tesi di laurea aveva per oggetto la ricerca e lo studio di atti notarili, soprattutto di patti dotali e testamenti, risalenti ai secoli XVII e XVIII, conservati presso l'Archivio di Stato di Potenza.
Negli atti che iniziavano sempre nel nome di Dio, erano indicati i nomi dei futuri sposi e dei genitori o parenti donanti. Erano dettagliatamente descritti i beni -danaro, suppellettili, vestiario, teleria per la casa- costituenti la dote che la famiglia della sposa portava nella futura famiglia.
Erano anche previste precise “clausole di salvaguardia” in caso di fine del matrimonio per morte o per altra causa. La quota in danaro era corrisposta in due rate annuali ed era stabilito a chi spettassero i beni donati, sia in presenza che in mancanza di figli legittimi.
Questi atti, soprattutto quelli stipulati tra famiglie benestanti, dimostravano il grado di ricchezza e di prestigio sociale goduto dalle stesse.
Ha parlato poi dei testamenti e ne ha letto parte di alcuni. Anche in questi atti, dopo l'invocazione del nome di Dio, sono indicati i nomi del donante e dei beneficiari ed elencati e descritti i beni mobili e immobili lasciati in eredità.
Molta attenzione era posta nel raccomandare agli eredi di far celebrare Messe in suffragio dopo la morte. Di alcuni beni si indicava il valore in danaro che si sarebbe dovuto evolvere a questo scopo. Vi erano Sacerdoti - e allora ve ne erano in gran numero in ogni Parrocchia - che si dedicavano principalmente a questi riti di suffragio. Spesso quote importanti del patrimonio venivano destinate a Chiese, Monasteri o Istituzioni benefiche che acquisivano così estese proprietà immobiliari.
Ha letto anche un inventario di beni, suscitando l'interesse degli ascoltatori per la minuziosità delle descrizioni, la modestia degli oggetti e del vestiario di uso quotidiano nelle famiglie dell’epoca. In quelle più ricche però non mancavano mobili e oggetti di valore e, qualche volta, gioielli.
Durante l'esposizione della Prof.ssa Pappalardo ha preso la parola il Prof. Antonio Maria Cervellino che ha letto un brano di una sua commedia nel quale è riportato un breve elenco di beni donati da una donna alla figlia adottata, al momento del suo matrimonio.
G.D.F.


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