19° incontro - 06/03/2019 –d. ssa donatella de rosa
“Parkinson, terapie innovative”
La
Dott.ssa Donatella De Rosa ha iniziato la sua relazione descrivendo il morbo di
Parkinson, che è una malattia neurovegetativa ad evoluzione lenta ma
progressiva, che coinvolge principalmente alcune funzioni quali il controllo
dei movimenti e dell'equilibrio.
E' causata
dalla perdita di parte delle cellule nervose produttrici di Dopamina,
importante neurotrasmettitore necessario nella regolazione dei movimenti, della
capacità di memoria, di attenzione e di altre funzioni dell'organismo.
I fattori
di rischio per l'insorgere della malattia sono: invecchiamento, genetica,
ambiente non sano, virus e agenti infettivi, stress, ed i sintomi che la
manifestano sono: pre-motori, motori e non motori.
I
principali disturbi pre-motori sono: incapacità di distinguere gli odori,
insonnia, depressione.
Quelli
motori sono: difficoltà ad iniziare un movimento, tremore, rigidità dei
muscoli, passi piccoli, trascinamento dei piedi, difficoltà di girarsi,
flessione del tronco.
I sintomi
non motori sono di natura gastro-enterologici (nausea, colite, stipsi).
urologici, respiratori, dolorosi.
Per la
terapia farmacologica si ricorre all'uso di L-Dopa e agonisti della Dopamina
che causano fasi alterne di risultati con periodi di remissione dei sintomi e
refrattarietà alla terapia.
La
Dottoressa si è soffermata in particolare sull'importanza della riabilitazione
ormai considerata un ambito della medicina altamente specializzato.
Si attua
con l'intervento di fisioterapisti specializzati e con l'uso di strumenti
idonei.
Le
tecniche più usate sono: la scansione del tempo con l'ascolto di musiche
ritmate, l'uso di un metronomo, il ritmico battere di mani, il disegnare a
terra strisce orizzontali, per migliorare la performance del cammino e cioè
ridurre il numero dei passi e incrementare la velocità del cammino. Molto utile
si è rivelata la danza.
Il
percorso riabilitativo rallenta l'evoluzione della malattia e riduce la
necessità di aumentare il dosaggio farmacologico e si dimostra più efficace
nelle prime fasi della malattia.
Tutta
l'esposizione è stata accompagnata dalla proiezione dei testi illustrati via
via dalla relatrice e di filmati che hanno mostrato come vengono utilizzate le
tecniche riabilitative e l'uso del metronomo, delle strisce disegnate sul
pavimento e della danza.
La
relazione ha suscitato grande interesse nei presenti, molti dei quali hanno
fatto osservazioni e richiesto ulteriori chiarimenti sulla malattia.
G.D.F.