28° incontro - 15/05/2019 –prof. m. calzaretta
“I
Savoia”
Si riporta integralmente il testo
riassuntivo della conferenza fornito dal relatore Prof. Calzaretta
"Nell'incontro ho posto al centro
alcuni momenti storici della dinastia dei Savoia. Ho iniziato la presentazione
parlando della nascita della casata, i motivi che l'hanno portata ad
attraversare nove secoli di storia, . I Savoia si sono affermati nello scenario
politico internazionale grazie ai luoghi su cui hanno esercitato il potere (
stato di passo), e ad alleanze politiche, militari e matrimoniali rivelatesi
vincenti. Ho parlato del capostipite Umberto Biancamano, della situazione
politico-amministrativa precedente che insisteva in quei territori e ho fatto
riferimento ad Adelaide, appartenente alla casata degli Arduini, la quale ha
saputo ereditare, gestire e consolidare il potere durante la seconda metà del
secolo XI.
Nella seconda parte dell'incontro ho
parlato dell'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III (1900) fino alla marcia
su Roma del 1922 voluta dalle milizie fasciste e da Benito Mussolini. Ho
argomentato circa le cause che hanno portato alla presa di Roma del '22,
all'ascesa di nuove correnti del pensiero politico in quel primo quarto del
Novecento, alla tragedia della Grande Guerra, rinvenendole nella debolezza
strutturale delle istituzioni del tempo, nella precarietà delle alleanze e
delle coalizioni in seno al Parlamento, ecc. ecc… Ho quindi esposto agli
ascoltatori le vicende della politica estera italiana, la corsa al riarmo da
parte degli Stati, le conseguenze del patto firmato dall'Italia con l'Austria e
la Germania, che prende il nome di Triplice Alleanza, la guerra coloniale in
Libia. Ho anche accennato alla situazione sociale ed economica italiana, che a
tratti fu molto critica. Ho collegato la trattazione di questi argomenti al
ruolo del Re e della Monarchia. Quello di Vittorio Emanuele è stato un regno
per certi versi incoerente e contrastato: accanto ad alcune scelte e pensieri
giusti ed altre decisioni dannose per la nazione, quello che sembra essere il
tratto dominante è l'inazione, l'allontanamento dalle problematiche urgenti, il
non voler intervenire, in un'epoca peraltro caratterizzata dalla progressiva
scomparsa delle monarchie in Europa.
Ho chiuso l'incontro con gli ultimi
giorni della monarchia (1946), l'esilio del Re, l'ascesa al trono del figlio
Umberto II, referendum del 2 Giugno (Monarchia o Repubblica), i giorni
concitati che sono seguiti e infine la scelta fatta dal Consiglio dei Ministri
di conferire il potere a De Gasperi e l'esilio in Portogallo di Umberto II,
mentre l'Italia, dopo le brutture della seconda guerra mondiale guardava ormai
alla sua ricostruzione morale e materiale".
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