domenica 26 maggio 2019

28° incontro - 15/05/2019 –prof. m. calzaretta
“I Savoia”
Si riporta integralmente il testo riassuntivo della conferenza fornito dal relatore Prof. Calzaretta
"Nell'incontro ho posto al centro alcuni momenti storici della dinastia dei Savoia. Ho iniziato la presentazione parlando della nascita della casata, i motivi che l'hanno portata ad attraversare nove secoli di storia, . I Savoia si sono affermati nello scenario politico internazionale grazie ai luoghi su cui hanno esercitato il potere ( stato di passo), e ad alleanze politiche, militari e matrimoniali rivelatesi vincenti. Ho parlato del capostipite Umberto Biancamano, della situazione politico-amministrativa precedente che insisteva in quei territori e ho fatto riferimento ad Adelaide, appartenente alla casata degli Arduini, la quale ha saputo ereditare, gestire e consolidare il potere durante la seconda metà del secolo XI.
Nella seconda parte dell'incontro ho parlato dell'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III (1900) fino alla marcia su Roma del 1922 voluta dalle milizie fasciste e da Benito Mussolini. Ho argomentato circa le cause che hanno portato alla presa di Roma del '22, all'ascesa di nuove correnti del pensiero politico in quel primo quarto del Novecento, alla tragedia della Grande Guerra, rinvenendole nella debolezza strutturale delle istituzioni del tempo, nella precarietà delle alleanze e delle coalizioni in seno al Parlamento, ecc. ecc… Ho quindi esposto agli ascoltatori le vicende della politica estera italiana, la corsa al riarmo da parte degli Stati, le conseguenze del patto firmato dall'Italia con l'Austria e la Germania, che prende il nome di Triplice Alleanza, la guerra coloniale in Libia. Ho anche accennato alla situazione sociale ed economica italiana, che a tratti fu molto critica. Ho collegato la trattazione di questi argomenti al ruolo del Re e della Monarchia. Quello di Vittorio Emanuele è stato un regno per certi versi incoerente e contrastato: accanto ad alcune scelte e pensieri giusti ed altre decisioni dannose per la nazione, quello che sembra essere il tratto dominante è l'inazione, l'allontanamento dalle problematiche urgenti, il non voler intervenire, in un'epoca peraltro caratterizzata dalla progressiva scomparsa delle monarchie in Europa.
Ho chiuso l'incontro con gli ultimi giorni della monarchia (1946), l'esilio del Re, l'ascesa al trono del figlio Umberto II, referendum del 2 Giugno (Monarchia o Repubblica), i giorni concitati che sono seguiti e infine la scelta fatta dal Consiglio dei Ministri di conferire il potere a De Gasperi e l'esilio in Portogallo di Umberto II, mentre l'Italia, dopo le brutture della seconda guerra mondiale guardava ormai alla sua ricostruzione morale e materiale".


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