lunedì 4 novembre 2019

3° Incontro - 23/10/2019 - Gianrocco GUERRIERO - " L'allunaggio"

3° Incontro - 23/10/2019 - Gianrocco GUERRIERO - " L'allunaggio"
Il Prof. Vincenzo Guglielmucci ha svolto una breve relazione introduttiva alla conferenza di Gianrocco Guerriero, ricordando la serata del 16 luglio 1969, quando tante persone erano incollate dinanzi allo schermo del televisore per seguire l'allunaggio, emozionate e nell'attesa dell'annuncio, gridato poi dal giornalista Tito Stagno, che il Lem si era posato sul suolo lunare.
Da quel giorno sono trascorsi 50 anni e sembra inverosimile che l'uomo abbia voluto e saputo compiere un'impresa che ha dell'incredibile.
Molte altre scoperte e imprese sono state compiute da allora, ma nulla eguaglia l'emozione che suscitò e che tuttora suscita la discesa del primo uomo sul suolo lunare.
Il relatore Gianrocco Guerriero ha preso quindi la parola ed ha fornito alcuni dati scientifici indispensabili per comprendere la straordinarietà dell'evento: il sistema solare e la rotazione dei pianeti intorno al sole, le distanze tra la terra, la luna e il sole, l'attrazione terrestre da superare ecc,
Si è poi intrattenuto sul momento storico e cioè della necessità per gli Stati Uniti di colmare il gap tecnologico con l'Unione Sovietica, che era riuscita a mandare i primi uomini nello spazio con la navicella Sputnik. Furono stanziate ingenti somme, mobilitate le migliori menti di scienziati, ingegneri e tecnici, per un'impresa ancora più straordinaria: conquistare il primato di portare gli uomini sulla luna.
Guerriero ha ricordato come l'allunaggio sia stato certamente opera degli Stati Uniti, la cui popolazione è un crogiuolo di persone immigrate in America dall'Europa e da tanta parte del mondo, ma  che alla sua riuscita contribuirono cittadini di diversa origine, come l'italiano Rocco Petrone, il tedesco Wernher von Braun, il gruppo delle donne di colore addette all'incredibile quantità di calcoli necessari all'elaborazione dei vari progetti.
Si è soffermato in particolare sulla figura di Rocco Petrone, figlio di Antonio che lasciò il suo paese lucano, Sasso di Castalda, nel 1921 per stabilirsi nella cittadina americana di Amsterdam. Qui nacque Rocco nel 1926. Dotato di straordinaria intelligenza, si laureò in Ingegneria Meccanica ed iniziò la sua carriera nell'Esercito. 
Dopo la guerra fu inviato nel Centro di progettazione e sperimentazione dei missili a Huntsville in Alabama e qui conobbe von Braun, scienziato tedesco che era riuscito a raggiungere gli USA nel 1945 con altri suoi collaboratori e dove fu subito impegnato dall'Amministrazione Americana in studi e sperimentazione nel settore missilistico e aerospaziale. Von Braun notò subito le notevoli doti intellettuali e morali di Rocco e lo volle subito con sè.
Iniziò così la brillante carriera di Petrone che da responsabile della progettazione e realizzazione delle rampe di lancio dei missili, divenne poi responsabile del controllo e lancio dei missili e quindi impegnato nella costruzione del primo missile terra-aria (Nike).
Molti furono gli incarichi sempre più prestigiosi e impegnativi, fino al giorno della " partenza" di Armstrong, Aldrin e Collins verso la luna, quando prese posto al centro della consolle di comando, accanto a von Braun, per dare il via e controllare il viaggio nello spazio e l'allunaggio della navicella.
Rocco Petrone, a 43 anni aveva diretto una delle più straordinarie imprese della storia dell'umanità, guidato un esercito di migliaia di scienziati e tecnici e amministrato miliardi di dollari.
Il figlio di un umile immigrato da Sasso di Castalda aveva conquistato nella Storia, non solo degli Stati Uniti, un posto che nessuno mai avrebbe potuto togliergli.

                                                                                                              G.D.F.

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