III° incontro - 18.10.2022 - Il cinema come rappresentazione - Dott. Nicola Baccelliere
" Il cinema come rappresentazione"
Il Dr.Nicola Baccelliere, studioso ed operatore nel campo cinematografico ha iniziato la sua conferenza raccontando la nascita del cinema che comunemente è fatta risalire al 28/12/1895 quando, in un caffè di Parigi, i fratelli Lumière proiettarono le prime immagini in movimento.
Erano scene da essi girate di operai in uscita dalla fabbrica di pellicole della loro famiglia e dell'arrivo di un treno nella stazione di Parigi. Erano riprese solo frontali, con una inquadratura fissa e senza parlato. La visione era collettiva e cioè molte persone insieme potevano guardare la stessa pellicola. Nello stesso periodo di tempo in America Edison aveva inventato un sistema diverso di visione accessibile ad una sola persona per volta e quindi una invenzione che non ebbe nessun seguito.
Ma come si gira una scena cinematografica? il Dottor Baccelliere mostra intanto un piccolo attrezzo utilizzato nelle riprese, il ciak che serve a numerare le singole scene riprese ed a sincronizzare queste, che sono mute, con il parlato ed agevolando il lavoro di montaggio.
Per rendere comprensibile quanto detto viene organizzato un piccolo set cinematografico: quattro soci si siedono intorno ad un tavolo e simulano una partita a carte. Il regista Dottor Baccelliere dà l'avvio alla ripresa con il ciak e due suoi giovani collaboratori riprendono la scena, uno le sole immagini e l'altro il parlato dei quattro.
Mentre i due tecnici montano questo breve filmato il Dottor Baccelliere proietta un video del quale egli ha scritto il soggetto e curato la regia. Il titolo è " Richiamo" e racconta la storia di un uomo che ha perso la moglie e vive in estrema solitudine. Esce di casa e, in macchina, dopo aver acquistato il solito mazzo di fiori, si dirige verso il Cimitero. Dà un passaggio ad una giovane ed avvenente signora che cerca inutilmente di avviare un colloquio con lui. Giunto al Cimitero, si inginocchia sulla tomba della moglie, depone il mazzo di fiori e scoppia in un pianto irrefrenabile. alleviando il peso insopportabile del suo dolore. Gli interpreti sono tutti di Oppido: l'ottimo Canio Lancellotti ( operaio Stellantis) nel ruolo del protagonista, Manola Rotunno nel ruolo dell'occasionale compagna di viaggio e le altre comparse. La musica è del maestro Teodosio Bevilacqua e le riprese del giovane Angelo De Luca.
Alla fine viene proiettato il video appena girato della partita a carte
Si è conclusa così una bella serata dedicata al cinema.
G.D.F.
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