Domenica 7 maggio 2023 - Visita guidata a Matera e Irsina
PROGRAMMA
Ore 7.45 - Ritrovo dei partecipanti in piazza Guglielmo Marconi
Ore 8.00 - Partenza per Matera
Ore 9.15 - Visita guidata :
Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata , sede di Palazzo Lanfranchi
Basilica Cattedrale di Maria Santissima della Bruna e di Sant'Eustachio
Passeggiata per ammirare i Sassi, i due principali quartieri che compongono il centro storico della città, promossi a Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO nel 1993. Grazie ai suoi rioni arcaici di incomparabile bellezza, Matera è passata dall'essere considerata "vergogna d'Italia" a "Capitale Europea della Cultura 2019"
Ore 12.30/13.00 - Partenza per Irsina
- Pranzo al ristorante " Il Ducale"
- Visita guidata al borgo ed alla Cattedrale di Santa Maria Assunta
Al termine della visita, rientro in sede.
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La prima tappa della visita è stata Palazzo Lanfranchi, dove , tra i tanti tesori ivi custoditi, abbiamo potuto ammirare in particolar modo le opere di Carlo Levi, esposte nella Sezione di Arte Contemporanea.
Una particolare attenzione è stata dedicata al grande telero "Lucania '61" dipinto in occasione della Mostra "Italia '61"organizzata a Torino per celebrare il Centenario dell'Unità d'Italia.
Come dice lo stesso Autore:
"Ecco davanti a noi è la Lucania con il suo contenuto di umanità, di dolore antico, di lavoro paziente, di coraggio di esistere. Un paese intero vive in quest’opera, nelle vicende e nei volti dei suoi personaggi. Partendo dall’immobilità millenaria, fuori dalla storia, queste persone si affacciano all’esistenza e il loro percorso, come quello del quadro, è, in breve spazio, lunghissimo come un trascorrere dei secoli. Il filo conduttore di questo percorso è Rocco Scotellaro, il poeta della libertà contadina. Ci appare ragazzo col viso lentigginoso, pieno di melanconica speranza; uomo sulla piazza, con i compagni di un mondo che si è aperto, morto nella grotta da cui cominciano i tempi"
Il Telero, che Carlo Levi dipinse per descrivere la nostra regione Basilicata e per onorare il suo amico lucano Rocco Scotellaro (che è il personaggio principale nelle diverse scene di vita rappresentate), ha suscitato in noi un'emozione molto intensa, dovuta anche al fatto che recentemente abbiamo ricordato il poeta lucano nel centenario della sua nascita, in un incontro molto partecipato con il prof. Antonio De Rosa.
Dopo la visita al Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna, una passeggiata per ammirare "I Sassi", i due quartieri di Matera (Sasso Barisano e Sasso Caveoso) che costituiscono il cuore del centro storico della città.
"I Sassi" sono formati da edifici e architetture rupestri scavati nella roccia della Murgia Materana e abitati fin dalla preistoria.
Nel 1993 sono stati dichiarati Patrimonio dell'umanità UNESCO.
Il duomo di Matera ha la denominazione ufficiale di Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio. Fu costruito in stile romanico-pugliese nel XIII° secolo sullo sperone più alto della Civita che divide i due Sassi. L'interno è a Croce Latina ed a tre navate, con quella centrale che si eleva sulle altre, che sono divise tra loro da arcate a tutto sesto, sostenute da dieci colonne sormontate da capitelli in pietra; ha subìto notevoli trasformazioni a partire dal 1627 con l'aggiunta di stucchi e decorazioni, e nel 1776 i rivestimenti di cornici e stucchi furono ricoperti di un velo di oro.
Nel pomeriggio visita guidata a Irsina: centro storico, Cattedrale di Santa Maria Assunta, Chiesa di San Francesco, casa delle conchiglie
La Cattedrale di Santa Maria Assunta costruita nel XIII° secolo e rifatta nel 1777, con facciata barocca e campanile a bifore di stile gotico. Al suo interno vi sono una fonte battesimale in marmo rosso e diverse tele di scuola napoletana del XIII° secolo.
Prima di uscire dalla Cattedrale siamo scesi nella cripta, in cerca delle tracce dei templari. È qui che abbiamo ammirato quello che i templari hanno lasciato a Irsina: sul pavimento, in marmo, si può vedere la “rosa dei templari” che ogni anno, durante il solstizio d’estate, viene illuminata da un potente raggio di sole.
All’interno di quello che era il castello normanno di Irsina, adesso Chiesa di San Francesco, si trova una cripta ipogea interamente affrescata da opere appartenenti alla scuola giottesca e realizzate attorno al 1370. Custoditi con estrema cura, questi affreschi hanno mantenuto i colori vivaci e brillanti di quando sono stati realizzati
Irsina è diventata famosa negli ultimi anni per via delle tantissime famiglie che dal nord Europa, America e Nuova Zelanda hanno deciso di trasferirsi qui a vivere.
Questa piccola cittadina della Basilicata è pienissima di cose da vedere!
M.R.C.
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