giovedì 4 maggio 2023

Rocco Scotellaro, profeta del progresso

XXVII° incontro - 26 aprile 2023 - Prof. Antonio De Rosa

  Rocco Scotellaro, profeta del progresso

Il Prof. Antonio De Rosa ha iniziato la sua bella e interessante relazione con le notizie biografiche di Rocco Scotellaro: nato a Tricarico il 19/4/1923 e morto a Portici il 15/12/1053. Scolaro e studente in varie sedi, consegue la maturità classica a Trento, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza , frequentata pure in sedi diverse, non consegue la laurea. Per la morte del padre nel 1941 è costretto a rientrare a Tricarico.

Aveva però acquisito una solida cultura umanistica; non ha senso perciò la qualifica di " poeta contadino"  che qualche critico gli ha attribuito, più esatta quella di " poeta dei contadini"  per la sua appassionata partecipazione e difesa di quel mondo.

Aderisce al Partito Socialista e viene eletto sindaco di Tricarico a 23 anni.

Ha indubbie attitudini relazionali che gli rendono agevoli i rapporti umani con tutti e conoscenze importanti, come quelle con Carlo Levi e Manlio Rossi Doria che diverranno punti di riferimento costanti nella sua breve vita.

Viene arrestato l'8 febbraio 1950 e trascorre 45 giorni nel carcere di Matera fin quando è prosciolto da tutte le accuse rivelatesi tutte infondate e frutto di vendette politiche.

L'esperienza del carcere lo segna profondamente anche se lo avvicina ad un altro aspetto della miseria ed alle vicende dolorose degli altri detenuti, esperienza mirabilmente raccontata nel suo libro autobiografoico " L'uva puttanella".

Si dimette da Sindaco e Manlio Rossi Doria lo chiama a Portici presso l'Osservatorio di Economia Agraria per collaborare alla stesura dei preliminari  per il Piano Regionale di Sviluppo della Basilicata e si occupa dei problemi igienico-sanitari sotto la guida del compaesano e amico Rocco Mazzarone e di quelli scolastici.

Inizia a lavorare all'altro suo libro importante " Contadini del Sud" , inchiesta sul mondo contadino condotta con interviste a persone di quel mondo e nel quale trascrive letteralmente i racconti degli intervistati o le loro autobiografie. Dei personaggi del libro il Prof, De Rosa cita l'anarchico Michele Mulieri con le sue fantasiose battaglie per la rivendicazione di diritti negati e l'affascinante giovane vaccaro della piana di Eboli che ha dato nome e cognome alle bufale che accudisce e che spera di lasciare il lavoro di bufalaro per diventare coltivatore della terra.

Poichè si è deciso di dedicare un'altra serata alla poesia di Scotellaro il Prof. De Rosa ne legge e ne commenta solo due: " Pozzanghera nera il 18 aprile" sulla delusione per la sconfitta elettorale della sua parte politica il 18 aprile 1948 e " Sempre nuova è l'alba" nella quale riafferma la speranza di un nuovo giorno per un mondo che ha finalmente preso coscienza di sè e che ha superato " la triste speranza" coltivata nel passato.

Mostra poi l'immagine del telero di Carlo Levi " Lucania 1961" descrivendo i vari personaggi rappresentati oltre Scotellaro che è l'ispiratore e personaggio centrale dell'opera,

Interessante è anche il ricordo del rapporto non propriamente amichevole di Scotellaro con Sinisgalli, entrambi lucani ma con visioni diverse della società regionale; Sinisgalli descrive un paese mitico e idealizzato, ha pochi rapporti con i compaesani all'infuori di quelli familiari mentre Scotellaro vive in mezzo alla sua gente, dice di sè " io sono uno degli altri" ed anche quando se ne allontana è sui suoi contadini che scrive pagine indimenticabili in " Contadini del Sud".

La sua morte avvenuta a Portici  per infarto fu uno strazio per quanti lo conobbero, l'apprezzarono e lo amarono. Durante il suo funerale a Tricarico i contadini bloccarono il corteo funebre perchè non volevano credere che in quella bara ci fosse veramente il loro Rocco, vivo e nascosto chissà dove.

 La sua amica Amelia Rosselli, anch'ella grande intellettuale e poetessa esprime questo sentimento con le parole:

" Mi sforzo, sull'orlo della strada 

a pensarti senza vita

non è possibile, chi l'ha inventata questa bugia?"

Con la descrizione della tomba di Rocco Scotellaro nel Cimitero di Tricarico concepita da un illustre architetto, termina la brillante, commovente commemorazione del Prof. Antonio De Rosa , a lungo applaudito dai numerosi presenti.

                                                                                                         G.D.F.

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