mercoledì 6 luglio 2022

Prevenzione e stili di vita nella terza età - dott.ssa Donatella De Rosa

 


16° incontro- 8 giugno 2022 

"Prevenzione e stili di vita nella terza età" dott.ssa Donatella De Rosa

L'Italia è uno dei Paesi con maggiore tasso di longevità, infatti nel 2015 gli over 65 rappresentavano il 22% della popolazione; si stima che nel 2030 la percentuale di over 65 possa arrivare al 26,5%.

Vivere a lungo è sicuramente uno dei migliori auguri che possiamo fare a noi stessi e a chi amiamo. Ma le longevità non sono tutte uguali. C'è chi,  anche da anziano, ha una buona qualità della vita e chi invece consuma gli ultimi anni della propria esistenza cercando di arginare una…"longevità malata".

Una volta si credeva che solo il patrimonio genetico determinasse l'aspettativa di vita. Oggi invece si pensa che forse esso contribuisca al 15%, mentre l’85% è deciso da fattori epigenetici (ossia da come l'ambiente agisce sul DNA). Questo  dimostra che con abitudini corrette possiamo governare le nostre vite: si può rallentare l'orologio dell'invecchiamento mangiando in un certo modo, facendo attività fisica e tenendo sotto controllo lo stress.  

La dott.ssa De Rosa è con noi proprio  per parlarci del valore della prevenzione e di come, adottando corrette abitudini e uno stile di vita sano, possiamo rallentare l'invecchiamento.

La longevità e il benessere psico-fisico sono il risultato di un processo che parte da lontano, già da quando si è molto giovani, e abbraccia tutte le sfere della vita di ogni individuo, in un'ottica di prevenzione e stili di vita sani:

corretta alimentazione; 

cura del corpo e della mente, per mantenere entrambi "giovani" il più a lungo possibile;

movimento e attività fisica (compatibilmente con le proprie condizioni fisiche);

equilibrato e salutare rapporto con l'ambiente e con le persone che ci circondano.

La dott.ssa De Rosa si è soffermata su queste quattro tematiche.

 Con particolare riferimento all'alimentazione, ha presentato tutta una serie di slide sui cibi consigliati in rapporto alle diverse patologie presenti nella terza età e mettendo in evidenza come la carenza di alcuni nutrienti (come le proteine, il calcio, e la vitamina D)  sia correlata significativamente ad alcune patologie.

Seguire una sana alimentazione per gli anziani significa adottare una dieta varia, ricca di legumi, frutta e verdure fresche, ridurre l'apporto di sale,     grassi animali, formaggi e alcool, ma anche evitare i cibi precotti (per la presenza di conservanti ed eccipienti di vario genere). Oltre all'alimentazione, non va sottovalutato l'apporto di liquidi, per evitare le conseguenze legate alla disidratazione negli anziani.

Una pratica regolare dell'attività fisica e l'adozione di un'alimentazione adeguata all'età rappresentano due pilastri essenziali per mantenere una buona qualità della vita.

Il movimento, purtroppo, tende a ridursi con l'avanzare dell'età ed è più basso tra le donne rispetto agli uomini ( dai dati del sistema di sorveglianza "Passi d'argento"). Inoltre è per lo più rappresentato da compiti domestici  e molto meno da attività di svago, passeggiate ed esercizi ginnici. Invece svolgere regolare attività fisica dopo i 65 anni è importantissimo, perchè riduce il rischio di sviluppare una serie di patologie, come l'ipertensione arteriosa e il diabete.

Ci ha poi presentato uno studio scientifico inerente gli effetti della  stimolazione delle diverse abilità cognitive, dal linguaggio alla memoria, dalla percezione all'attenzione ed al problem solving, per rallentare il declino cognitivo nei pazienti affetti da malattie neurodegenerative.  Attività di questo tipo sono utili a tutti, per mantenere allenato il nostro cervello.

Così come sono importanti le relazioni affettive e sociali. 

Per un'efficace prevenzione nella terza età è necessario combattere l'isolamento, a cui si va spesso incontro in età avanzata. Oltre ad influire negativamente sul benessere psicologico dell'anziano, portando a problematiche come disturbi del sonno e depressione, la solitudine rappresenta un fattore di rischio di mortalità, così come lo sono gli stili di vita scorretti.

Tra le buone pratiche da seguire, inoltre, rientrano gli esami e le visite periodiche, gli interventi per evitare le cadute e il contrasto dell'isolamento sociale.

Come abbiamo visto, sono numerose le azioni che è importante mettere in atto nella terza età per favorire un invecchiamento in salute.

La relazione della dott.ssa De Rosa è stata seguita con grande interesse ed ha suscitato un vivace dibattito, sui temi che ci riguardano molto da vicino.

                                                                                                            M.R.C.

Nessun commento:

Posta un commento