sabato 11 novembre 2023

LINGUE CLASSICHE E RADICI CRISTIANE

 V° Incontro - 15 novembre 2023

Lingue classiche e radici cristiane 

 prof. Francesco Saverio Lioi

Il prof. Lioi, profondo conoscitore della civiltà greco-latina, con il saggio presentato questa sera all'UniTre di Oppido Lucano  "Lingue classiche e origini cristiane"  ci ha mostrato come la rapida propagazione del messaggio cristiano sia stata favorita dall'incontro e dalla contaminazione linguistica di tre civiltà: ebraica, ellenistica, latina.

La fede cristiana, nel suo impegno di evangelizzazione, ha trovato un valido strumento per una rapida diffusione prima  nel Greco  e successivamente nel Latino.

L'analisi storico-linguistica condotta in questo lavoro mette in evidenza come il Cristianesimo abbia ricevuto arricchimento da questo incontro-scontro con la cultura greco-romana.

"L'incontro-scontro fra queste due culture-civiltà, greca prima e romana poi, ed il Cristianesimo ha rappresentato l'inizio di una nuova Era. Il Cristianesimo senza la cultura e la lingua greca non avrebbe avuto quella diffusione immediata che ha avuto: ha trovato un mezzo, quello linguistico greco, per farsi capire da tutti, ma anche resistenza e persecuzioni"

Il prof.  Lioi ha messo ben in evidenza anche l'opportunità che ha ricevuto la cultura greco-romana quando si è lasciata permeare dal Vangelo: il Latino, infatti, grazie alla letteratura cristiana, viene messo nelle condizioni ottimali per esprimere la sua fecondità e dare origine alle lingue neolatine.

"La predicazione e la liturgia cristiana furono un fattore determinante nella instaurazione della Koiné linguistica, base della nascita delle lingue neolatine"

 Il prof. Lioi ha messo in evidenza il contributo dei testi sacri alla letteratura  ebraico-latina.

 Ha citato Filone Alessandrino, filosofo ebreo di cultura greca, che in varie opere scritte in greco, al tempo di Gesù e di Paolo, si sforzò di dimostrare che la religione ebraica poteva essere interpretata e compresa in termini di filosofia greca.

Ha parlato anche dei libri della Biblioteca di Alessandria e della "Bibbia dei 70", traduzione in greco della Torah (la Legge) voluta dal re d'Egitto Tolomeo II, traduzione resa necessaria per i tanti Ebrei che risiedevano ad Alessandria, che erano di religione e tradizione ebraica, ma greci di lingua e di cultura. La traduzione si rese necessaria per esigenze pratiche, di culto, di religione, di necessità di tramandare le loro tradizioni , codificate in una lingua che ormai non parlavano. I numerosi rotoli che contenevano la storia di un popolo (che si riteneva eletto da Dio) ebbero un titolo molto generico: "Ta biblia" cioè "I libri" e rimasero i libri per antonomasia " LA  BIBBIA".

A questo punto ha ricordato Padre Angelo Lancellotti (Oppido Lucano 1.1.27 - Roma 19.3.1984), filologo orientalista, studioso di Accadico, di Ebraico, di Greco, di Latino, traduttore e interprete di Testi biblici del Nuovo e Vecchio Testamento.

Muovendo dall'indagine storico-linguistica, il prof. Lioi ci ha aiutato a riconsiderare il Cristianesimo  ed il suo contributo decisivo alla formazione dell'identità culturale  dell'Occidente, insieme al giudaismo e all'ellenismo greco-romano.

 Questa sera il prof. Lioi è riuscito nel suo intento di coniugare la scientificità della ricerca con la  chiarezza espositiva che ne permette l'accessibilità al vasto pubblico. Per questo lo ringraziamo sentitamente.

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