sabato 18 novembre 2023

I DISTURBI CARDIOVASCOLARI: PREVENZIONE , DIAGNOSTICA E TERAPIE

 VI° incontro - 22 11.2023

I disturbi cardiovascolari: prevenzione, diagnostica e terapie.

Dott.ssa Maria Delia CORBO, Cardiologa


Stasera abbiamo affrontato un tema particolarmente importante per la nostra salute.

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morte e di invalidità nel nostro Paese e nel mondo; infatti, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità , sono responsabili di circa il 44% dei decessi in Italia.

Ma ci chiediamo:

- cosa si intende quando si parla di malattia cardiovascolare e quali sono i principali fattori di rischio?

- quali sono i sintomi che la malattia cardiovascolare può provocare?

- quali esami sono consigliati per fare una diagnosi?

- ci sono novità sul versante terapeutico?

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Maria Delia Corbo, medico chirurgo e Specialista in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare. La dott.ssa Corbo si occupa di Cardiologia Clinica ed Ecografia Clinica  presso l'Ospedale San Carlo di Potenza e Villa d'Agri.

 

Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di patologie che interessano il cuore e i vasi sanguigni; prima di affrontare il tema specifico, la dott.ssa ha fatto una breve, ma chiara introduzione sulla anatomia e fsiologia del cuore e dei vasi sanguigni.

Oggi rappresentano una delle principali cause di morte nel nostro Paese, con quasi 250 mila decessi all’anno. Vengono definite ‘plurifattoriali’ perché i fattori di rischio che le causano sono numerosi, nonostante alcuni possano essere modificati mediante interventi educazionali e terapeutici.

Diversi studi, infatti, dimostrano che l’assenza o l’eliminazione di alcune tra queste possibili cause di rischio cardiovascolare nella fascia di età compresa tra i 35 e i 50 anni, possono prevenire in modo significativo l’insorgenza di malattie cardiovascolari.

 Le malattie cardiovascolari si dividono in congenite, se presenti dalla nascita, o acquisite, quando insorgono nel corso della vita.

I fattori di rischio che favoriscono lo sviluppo delle malattie cardiovascolari possono essere:

1. Modificabili: possono essere ridotti o controllati con un comportamento responsabile, apportando determinati cambiamenti nel proprio stile di vita o con l’aiuto di specialisti (alimentazione scorretta, fumo, sedentarietà, consumo di alcol o droghe, obesità, stress, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e trigliceridi alti, diabete mellito);

2. Non modificabili: non possono essere modificati (familiarità, età, etnia, sesso)

La concomitanza di uno o più fattori può determinare un aumento delle possibilità di sviluppare una malattia cardiovascolare.


Alcuni comportamenti aumentano il rischio di malattie cardiache:

Una dieta ricca di calorie e grassi saturi, contribuisce ad aumentare i livelli di colesterolo e di altri grassi del sangue ed è pertanto collegata ad una maggiore probabilità di sviluppare l’aterosclerosi e quindi patologie cardiovascolari. Inoltre, troppo sale (sodio) nella dieta può favorire l’aumento dei valori pressori.

La sedentarietà e il non fare regolare attività fisica, favorendo lo sviluppo di ulteriori fattori di rischio come obesità, ipertensione, colesterolo alto e diabete mellito, aumentano la probabilità di avere malattie cardiovascolari. 

Un consumo eccessivo di alcol può aumentare i livelli di pressione sanguigna e il rischio di malattie cardiache. 

Il fumo di sigaretta può danneggiare il cuore e i vasi sanguigni, aumentando la probabilità di ictus, infarto miocardico, o altre patologie cardiovascolari; inoltre l’esposizione al fumo passivo può anche aumentare il rischio di malattie cardiache, anche per i non fumatori.


Da cosa possiamo partire per fare prevenzione?

Per fare prevenzione possiamo, prima di tutto,  cominciare a prestare attenzione a ciò che mangiamo, con una dieta sana che ci consenta di mantenere un peso corporeo ottimale, un giusto livello di colesterolo e una corretta pressione arteriosa.

La dieta mediterranea, ricca di verdura, frutta, cereali, pesce, con basso consumo di carne rossa e insaccati e, in generale, di grassi saturi, con una forte limitazione di fritti e dolciumi, con la scelta dell’olio di oliva come condimento, è considerata un modello di alimentazione corretta.

Anche lo sport svolge un ruolo fondamentale. È sufficiente praticare 30 minuti al giorno di attività moderata, come camminare a passo sostenuto, andare in bicicletta o nuotare (compatibilmente con la propria età e il proprio stato di salute generale) per abbassare i rischi di una malattia cardiovascolare.

Eliminare il fumo, l’alcol e le droghe, stando attenti a non esagerare con la caffeina, sono altre buone abitudini che si devono adottare per limitare i rischi.

Anche alcuni esami sono consigliati  a chi vuol fare prevenzione:

- tenere sotto controllo e misurare periodicamente la pressione arteriosa e il battito cardiaco. 

- per gli uomini over 35 e per le donne over 45, gli esmi del sangue consigliati  comprendono, oltre agli esami di routine (emocromo, creatininemia, azotemia, sodio, potassio, uricemia, transaminasi, elettroforesi etc..), la glicemia e l’emoglobina glicata e l’assetto lipidico completo con colesterolo totale, LDL (lipoproteine a bassa densità), HDL (lipoproteine ad alta densità) e i trigliceridi. Questo perché i soggetti con diabete ed alti valori di colesterolo e trigliceridi nel sangue hanno maggiori probabilità di contrarre una malattia cardiovascolare.

La visita cardiologica è il primo passo per la corretta prevenzione: in assenza di sintomi, campanelli d’allarme o in mancanza di fattori di rischio, è comunque opportuno fare una prima visita cardiologica dopo i 40 anni di età, per valutare il proprio profilo di rischio cardiovascolare. 

In presenza di fattori di rischio può essere opportuno anticipare la prima visita cardiologica o effettuare visite periodiche di controllo. 

Inoltre se sopraggiungono segnali che il corpo invia e che possono essere spia di un problema cardiaco che merita attenzione medica, rivolgersi nel dubbio, subito allo specialista.

Per i soggetti ad alto rischio è necessaria l’identificazione precoce e la correzione delle cause attraverso uno screening adeguato e completo, da farsi in occasione di visite di controllo con la prima raccolta delle informazioni (anamnesi), gli esami del sangue e un’eventuale terapia farmacologica correttiva. 

Per quanto riguarda la prevenzione secondaria, cioè rivolta ai pazienti che sono già stati affetti da infarto o altri eventi cardiaci, deve essere osservato un attento controllo dei fattori di rischio, non interrompere il trattamento farmacologico e sottoporsi a periodici controlli clinico-strumentali, con tempistiche consigliate dallo specialista.

Quali sono i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione?

È necessario rivolgersi al cardiologo in caso di sintomi come:

palpitazioni e tachicardia (percezione irregolare o accelerato del battito cardiaco o che “perde colpi”); 

dolore al torace o posteriormente tra le scapole;

capogiri;

sincope, cioè improvvisa perdita di coscienza senza alcun preavviso;

dispnea (mancanza di fiato senza corrispondente attività fisica o quando si è in posizione supina);

riduzione della capacità fisica con comparsa di affaticamento anche dopo sforzi che in precedenza erano tollerati. 

Infine una carrellata sulle diverse strategie terapeutiche che oggi, grazie alla ricerca negli ultimi decenni, abbiamo a disposizione: dalle terapie farmacologiche antiaggreganti e anticoagulanti, alle terapie ipolipemizzanti e alle terapie non farmacologiche.

La relazione della dott.ssa Corbo è stata seguita con attenzione dal numeroso pubblico in sala, che non ha mancato di intervenire con testimonianze e quesiti facenti riferimento anche casi personali.

Ringraziamo la dott.ssa Maria Delia Corbo per il prezioso contributo e le auguriamo di continuare sempre il suo lavoro con lo stesso entusiasmo e la competenza che oggi la caratterizzano.

                                                                                                                M.R.C.


Presentazione Disturbi Cardiovascolari (clicca qui)

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