mercoledì 11 gennaio 2023

Il carme di Ildebrando: il tema dello scontro tra padre e figlio nel mondo indoeuropeo

XII°   incontro -11 gennaio 2023 - Prof. Giuseppe de Bonis

Il carme di Ildebrando

Il tema della conferenza del Prof, De Bonis trae spunto dal ritrovamento di antichi manoscritti che trattano di scontri armati tra padri e figli.

E' un tema comune alla tradizione alto-medievale nell'intero mondo indoeuropeo ed egli lo esamina in quattro ambiti geo-politico: Germanico, Persiano, Russo e Irlandese antico.

Il primo manoscritto di area tedesca datato tra 820 e 830 è quello che racconta il duello tra Ildebrando e il figlio Adubrando, militanti in schieramenti militari nemici. I due non si conoscono. Ildebrando, valoroso guerriero, era andato in Oriente al fianco di Teodorico e per sfuggire all'odio di Odoacre ed è ritornato in patria dopo 30 anni, Prima di iniziare lo scontro, Ildebrando chiede all'avversario il suo nome e la sua stirpe, Egli confessa di essere figlio di Ildebrando  il quale, meravigliato, rivela subito al figlio di essere suo padre, Adubrando non gli crede temendo un inganno nè accetta i suoi doni. Ildebrando si chiede; " ora sarà mio figlio a uccidermi di spada, oppure sarò io a dover dargli morte ?" Egli infatti è combattuto tra l'amore per il figlio ritrovato e il suo onore eroico che gli impone di non rifiutare il combattimento che infatti si svolge con molta durezza.

Il manoscritto si interrompe e quindi non è narrato l'esito del duello.

Nella versione persiana dello scontro padre-figlio è il figlio che riconosce il padre. Sohrab ( il figlio) aveva ricevuto dalla madre i segni per riconoscere il padre Rustam ed anche una collana che questi aveva donato alla donna. Rustan era andato via prima della nascita del figlio e ritorna dopo molti anni con un esercito nemico. Padre e figlio si scontrano in duello e Rustam colpisce a morte Sohrab il quale, prima di morire mostra  la collana a Rustam che la riconosce,si rende conto di aver ucciso il figlio e lo piange distrutto dal dolore.

Nella versione russa il padre Muromec e il figlio Sokolnik , militanti in eserciti nemici nei quali sono valorosi combattenti, non si riconoscono. Si sfidano a duello;  il figlio sta prevalendo ma il padre riceve un aiuto divino e la lotta continua con fasi alterne fino a che il padre vede al dito del figlio l'anello che aveva donato molti anni prima ad una donna straniera,la madre di Sokol'nik. I due riconoscono di essere padre e figlio, cessano il combattimento e si riconciliano.

La versione irlandese antica, ricavata da un manoscritto risalente al IX secolo è molto fantasiosa e si dilunga sulle diverse avventure di Cu Chulainn ( padre) e del figlio Conlae che si ritrovano infine combattenti in eserciti nemici, C'è uno scontro diretto tra i due e quando Conlae sta prevalendo, Cu Chulainn utilizza un'arma-inganno che solo egli conosce e ferisce a morte il figlio. Solo allora egli vede al dito pollice di Conlae l'anello che aveva lasciato alla madre di questi, ordinandole di metterlo al dito del figlio appena diventato adulto. Riconosce così di aver ucciso il figlio.

Il racconto del Prof. De Bonis è arricchito da precisi riferimenti storici e da immagini geografiche proiettate sullo schermo che rendono più agevole la comprensione delle storie.

           G.D.F.



Il carme di Ildebrando: il tema dello scontro tra padre e figlio nel mondo indoeuropeo

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