19° incontro 14 marzo 2018 prof.ssa anna rivelli
“Il difficile volo nell’altra metà
del cielo”
Conferenza di grande interesse tenuta dalla
Prof.ssa Rivelli sul difficile cammino delle donne per il riconoscimento della
pari dignità di genere, cammino ancora non del tutto concluso nel mondo
occidentale e, purtroppo, tuttora molto arduo in altre parti del resto del
mondo.
Restringendo il discorso all'Italia, la relatrice
ha rilevato che, a fronte di innegabili progressi compiuti, permangono
difficoltà nell'abbattere muri che per secoli la tradizione e la cultura hanno
frapposto all'evoluzione.
Partendo da molto lontano nel tempo, agli albori
della civiltà occidentale, nel codice di Hannurabi, la donna oggetto di stupro
veniva sanzionata allo stesso modo del suo stupratore.
Nel periodo del ciclo mestruale, nell'antichità ma
anche in epoca più recente, la donna veniva allontanata dalla vita sociale e,
poi, doveva purificarsi per esserne riammessa; cosa ancora più incredibile, lo
stesso avveniva durante e dopo il parto.
Anche le Religioni, come l'Islam e il
Cristianesimo, hanno contribuito ad ostacolare questo irto cammino, pur non
essendoci nei Vangeli alcun riferimento misogino, nei quali anzi è molto
significativo l'episodio del pranzo presso le sorelle Marta e Maria quando Gesù
esalta non solo il lavoro domestico di Marta, solitamente attribuito alla
donna, ma anche quello che potremmo definire " intellettuale" di
Maria.
Purtroppo, esegeti successivi come Sant'Agostino e
San Tommaso d'Aquino, hanno interpretato in modo non sempre positivo la figura
femminile.-
La storia della Letteratura Italiana è esemplare
nel rappresentare il lungo cammino della donna: dal Dolce Stil Novo, a Dante e
Petrarca quando la donna era una figura astratta, al più concreto Cecco
Angiolieri, alla consapevolezza della Mirandolina di Goldoni e a tante altre
opere di fine ottocento/inizio novecento nelle quali vengono rappresentate
figure femminili più vere anche se spesso descritte in negativo.
La relatrice, prof.ssa Rivelli, ha citato in
proposito opere di autori importanti come Fogazzaro, Verga e D'Annunzio.
E' questo il periodo storico che vede la donna
abbandonare il focolare domestico, cui era stata confinata per secoli, per
lavorare nella nascente industria e dimostrare le sue doti e le sue capacità.
Nascono pure i primi movimenti femministi per
richiedere, anche in Italia, leggi specifiche per la loro protezione e che
abbattano pregiudizi secolari.
Nel 1946, con ingiustificato ritardo, viene
concesso il voto alle donne;
nel 1981, con l'abolizione del codice Rocco, viene
abolito il delitto d'onore che giustificava la violenza dell'uomo quando si
riteneva offeso dalla sua compagna;
nel 1996 si riconosceva lo stupro reato contro la
persona e non più contro la morale;
A livello internazionale, nel 2008 l'ONU
riconosceva lo stupro, che abitualmente le donne subivano in situazioni di
conflitto bellico, come crimine di guerra.
Il nostro Senato nel 2013 ha firmato la
convenzione di Istambul contro la violenza sulle donne e la violenza domestica.
Purtroppo, anche il Italia si verificano ancora
delitti contro le donne ed è grave che si abbassa il livello d'età per il
femminicidio.
C'è ancora molto da fare per cambiare mentalità e
sistemi di valore nelle famiglie, nella scuola, nella politica, nell'intera
società.
I presenti hanno molto apprezzato la relazione
della Prof.ssa Rivelli, che non ha mai usato i toni drammatici di certo
femminismo militante, ha saputo intercettare l'interesse e l'attenzione del
numeroso pubblico con la semplicità dell'esposizione, con la innata simpatia
della sua persona, spesso citando esperienze della sua vita personale e
dell'attività scolastica.
G.D.F.
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