sabato 17 marzo 2018



19° incontro 14 marzo 2018 prof.ssa anna rivelli

“Il difficile volo nell’altra metà del cielo”

Conferenza di grande interesse tenuta dalla Prof.ssa Rivelli sul difficile cammino delle donne per il riconoscimento della pari dignità di genere, cammino ancora non del tutto concluso nel mondo occidentale e, purtroppo, tuttora molto arduo in altre parti del resto del mondo.
Restringendo il discorso all'Italia, la relatrice ha rilevato che, a fronte di innegabili progressi compiuti, permangono difficoltà nell'abbattere muri che per secoli la tradizione e la cultura hanno frapposto all'evoluzione.
Partendo da molto lontano nel tempo, agli albori della civiltà occidentale, nel codice di Hannurabi, la donna oggetto di stupro veniva sanzionata allo stesso modo del suo stupratore.
Nel periodo del ciclo mestruale, nell'antichità ma anche in epoca più recente, la donna veniva allontanata dalla vita sociale e, poi, doveva purificarsi per esserne riammessa; cosa ancora più incredibile, lo stesso avveniva durante e dopo il parto.
Anche le Religioni, come l'Islam e il Cristianesimo, hanno contribuito ad ostacolare questo irto cammino, pur non essendoci nei Vangeli alcun riferimento misogino, nei quali anzi è molto significativo l'episodio del pranzo presso le sorelle Marta e Maria quando Gesù esalta non solo il lavoro domestico di Marta, solitamente attribuito alla donna, ma anche quello che potremmo definire " intellettuale" di Maria.
Purtroppo, esegeti successivi come Sant'Agostino e San Tommaso d'Aquino, hanno interpretato in modo non sempre positivo la figura femminile.-
La storia della Letteratura Italiana è esemplare nel rappresentare il lungo cammino della donna: dal Dolce Stil Novo, a Dante e Petrarca quando la donna era una figura astratta, al più concreto Cecco Angiolieri, alla consapevolezza della Mirandolina di Goldoni e a tante altre opere di fine ottocento/inizio novecento nelle quali vengono rappresentate figure femminili più vere anche se spesso descritte in negativo.
La relatrice, prof.ssa Rivelli, ha citato in proposito opere di autori importanti come Fogazzaro, Verga e D'Annunzio.
E' questo il periodo storico che vede la donna abbandonare il focolare domestico, cui era stata confinata per secoli, per lavorare nella nascente industria e dimostrare le sue doti e le sue capacità.
Nascono pure i primi movimenti femministi per richiedere, anche in Italia, leggi specifiche per la loro protezione e che abbattano pregiudizi secolari.
Nel 1946, con ingiustificato ritardo, viene concesso il voto alle donne;
nel 1981, con l'abolizione del codice Rocco, viene abolito il delitto d'onore che giustificava la violenza dell'uomo quando si riteneva offeso dalla sua compagna;
nel 1996 si riconosceva lo stupro reato contro la persona e non più contro la morale;
A livello internazionale, nel 2008 l'ONU riconosceva lo stupro, che abitualmente le donne subivano in situazioni di conflitto bellico, come crimine di guerra.
Il nostro Senato nel 2013 ha firmato la convenzione di Istambul contro la violenza sulle donne e la violenza domestica.
Purtroppo, anche il Italia si verificano ancora delitti contro le donne ed è grave che si abbassa il livello d'età per il femminicidio.
C'è ancora molto da fare per cambiare mentalità e sistemi di valore nelle famiglie, nella scuola, nella politica, nell'intera società.
I presenti hanno molto apprezzato la relazione della Prof.ssa Rivelli, che non ha mai usato i toni drammatici di certo femminismo militante, ha saputo intercettare l'interesse e l'attenzione del numeroso pubblico con la semplicità dell'esposizione, con la innata simpatia della sua persona, spesso citando esperienze della sua vita personale e dell'attività scolastica.
G.D.F.





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