25 INCONTRO 05 APRILE 2017 Prof. Rocco Basilio
”La Sacra Rappresentazione del Venerdì
Santo ad Oppido L.”
-Cronistoria-
Il prof. Basilio
ha intrattenuto i presenti facendo la cronistoria della sacra rappresentazione
della passione di Cristo nel nostro paese.
Questo
avvenimento, molto sentito dalla nostra popolazione, aveva avuto una brusca
interruzione nel 1961, allorché fu rappresentato per l’ultima volta. A distanza
di circa vent’anni, nel 1978, un gruppo di amici ebbe l’idea di riprendere
quella tradizione. Ma da dove ripartire? Del passato non era rimasto nulla, se
non il ricordo di coloro che avevano assistito alle rappresentazioni. Vi furono
riunioni preliminari e si iniziò ad indagare nel passato, interrogando le
persone anziane che ancora ne conservavano il ricordo. Si procedeva ricordando
le edizioni più remote identificandole con il personaggio principale: il
Cristo.
La tradizione
della “Processione del Venerdì Santo” è molto antica, la si fa risalire agli inizi
del primo novecento, quando si effettuava ogni anno, il Venerdì Santo, fino
allo scoppio della prima guerra mondiale. Nel dopoguerra la tradizione viene ripristinata
con cadenza biennale, per essere poi interrotta con il secondo conflitto
mondiale e ripresa dopo la seconda guerra mondiale con cadenza quinquennale.
Questa consuetudine è rimasta in vigore fino al 1961. Con questa edizione si
interrompe la tradizione.
E dunque si
riparte da qui. Nelle diverse riunioni che si susseguono si decide di dare alla
rappresentazione una nuova struttura e un’impostazione la più vicina possibile
ai Vangeli. Vengono eliminati alcuni personaggi nati dalla fantasia popolare,
come ”la zingara”, “le Marie allegre”, “i
tira Cristo”, “il trombettiere”, e si passa alla stesura della
sceneggiatura. Un lavoro enorme, ma i gruppi che si sono costituiti non si
fermano e così si realizzano i costumi, le armature dei soldati romani, si
impianta l’orto degli ulivi e si preparano i palchi sui quali si svolgerà il
processo: il rimorchio di un autotreno opportunamente addobbato. È un lavoro
frenetico al quale, possiamo dire, si dedica buona parte della popolazione.
I preparativi
fervono mentre si avvicina il giorno della rappresentazione. Fortunatamente
quel 14 aprile del 1979 è una bella giornata di sole, così che la popolazione
può godere lo spettacolo, immedesimarsi e anche commuoversi seguendo le varie
scene: la cattura di Gesù, il processo, il tradimento di Giuda, la disperazione
di Pietro e poi la crocifissione e la deposizione.
L’edizione di
quest’anno è la dodicesima da allora.
Per l’occasione
sono state proiettate alcune foto relative a quella rappresentazione.
M.D.
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