giovedì 20 aprile 2017

25 INCONTRO 05 APRILE 2017 Prof. Rocco Basilio
La Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo ad Oppido L.”
-Cronistoria-
Il prof. Basilio ha intrattenuto i presenti facendo la cronistoria della sacra rappresentazione della passione di Cristo nel nostro paese.
Questo avvenimento, molto sentito dalla nostra popolazione, aveva avuto una brusca interruzione nel 1961, allorché fu rappresentato per l’ultima volta. A distanza di circa vent’anni, nel 1978, un gruppo di amici ebbe l’idea di riprendere quella tradizione. Ma da dove ripartire? Del passato non era rimasto nulla, se non il ricordo di coloro che avevano assistito alle rappresentazioni. Vi furono riunioni preliminari e si iniziò ad indagare nel passato, interrogando le persone anziane che ancora ne conservavano il ricordo. Si procedeva ricordando le edizioni più remote identificandole con il personaggio principale: il Cristo.
La tradizione della “Processione del Venerdì Santo” è molto antica, la si fa risalire agli inizi del primo novecento, quando si effettuava ogni anno, il Venerdì Santo, fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Nel dopoguerra la tradizione viene ripristinata con cadenza biennale, per essere poi interrotta con il secondo conflitto mondiale e ripresa dopo la seconda guerra mondiale con cadenza quinquennale. Questa consuetudine è rimasta in vigore fino al 1961. Con questa edizione si interrompe la tradizione.
E dunque si riparte da qui. Nelle diverse riunioni che si susseguono si decide di dare alla rappresentazione una nuova struttura e un’impostazione la più vicina possibile ai Vangeli. Vengono eliminati alcuni personaggi nati dalla fantasia popolare, come ”la zingara”, “le Marie allegre”, “i tira Cristo”, “il trombettiere”, e si passa alla stesura della sceneggiatura. Un lavoro enorme, ma i gruppi che si sono costituiti non si fermano e così si realizzano i costumi, le armature dei soldati romani, si impianta l’orto degli ulivi e si preparano i palchi sui quali si svolgerà il processo: il rimorchio di un autotreno opportunamente addobbato. È un lavoro frenetico al quale, possiamo dire, si dedica buona parte della popolazione.
I preparativi fervono mentre si avvicina il giorno della rappresentazione. Fortunatamente quel 14 aprile del 1979 è una bella giornata di sole, così che la popolazione può godere lo spettacolo, immedesimarsi e anche commuoversi seguendo le varie scene: la cattura di Gesù, il processo, il tradimento di Giuda, la disperazione di Pietro e poi la crocifissione e la deposizione.
L’edizione di quest’anno è la dodicesima da allora.
Per l’occasione sono state proiettate alcune foto relative a quella rappresentazione.

M.D.

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