mercoledì 14 dicembre 2016

8 INCONTRO 23-11-2016  Dott. MICHELE PALUMBO

Bob Dylan, premio Nobel per la letteratura 2016 - Tematiche e testi"

     
Il Dott. Michele Palumbo ha tenuto la sua relazione parlando del premio Nobel per la letteratura recentemente assegnato a Bob Dylan.
Il premio Nobel è un'onorificenza di valore mondiale attribuita annualmente a persone che si sono distinte nei diversi campi dello scibile, «apportando considerevoli benefici all'umanità» per le loro ricerche, scoperte e invenzioni, per l'opera letteraria, per l'impegno in favore della pace mondiale.
Il premio fu istituito in seguito alle ultime volontà di Alfred Bernhard Nobel (1833-1896), chimico e industriale svedese e inventore della dinamite e della balistite. La prima assegnazione dei premi risale al 1901, quando furono consegnati il premio

per la pace,
per la letteratura,
per la chimica,
per la medicina e
per la fisica.

Non esistono invece il premio per la matematica, ma solo dal 1969 la Banca di Svezia assegna il premio per l'economia in memoria di Alfred Nobel, creando ancora numerosi fraintendimenti.
I premi sono generalmente assegnati in ottobre e la cerimonia di consegna si tiene a Stoccolma presso il Konserthuset ("Sala dei concerti") il 10 dicembre, anniversario della morte del fondatore, con esclusione del premio per la pace che si assegna anch'esso il 10 dicembre a Oslo.
I premi Nobel nelle specifiche discipline, (fisicachimicafisiologia o medicinaletteratura e impropriamente economia) sono comunemente ritenuti i più prestigiosi assegnabili in tali campi. Anche il premio Nobel per la pace conferisce grande prestigio, tuttavia per l'opinabilità delle valutazioni politiche la sua assegnazione è stata qualche volta accompagnata da accese polemiche.
Il Nobel prevede l'assegnazione di una somma di denaro. Fino al 2011 consisteva in 10 milioni di corone; dal 2012 la somma è stata ridotta del 20%, passando a 8 milioni di corone (poco meno di 900 mila euro). I premi vengono ancora finanziati grazie agli interessi ottenuti sul capitale donato dall'industriale Alfred Nobel, inventore della dinamite, all'inizio del secolo scorso.
La motivazione del nobel a Bob Dylan è la seguente:
“Per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”

BOB DYLAN

Nato il 24 maggio 1941 Robert Allen Zimmerman, famiglia ebrea di origini russe.
Il contesto storico e sociale nel quale si sviluppano la poetica e la musica di Dylan è quello dell’america degli anni 60, durante i quali gli USA  mostrano la loro forza ed il loro orgoglio agli occhi del mondo. Questo però è anche un periodo di forti conflitti sociali interni come lee lotte delle minoranze interne e le lotte per i diritti della classe operaia.
Dylan ispirandosi alla tradizione ed in particolare a Withman e Guthrie tratta i temi delle lotte sociali, del pacifismo e della natura.
Il primo periodo della carriera di Dylan è segnato da una forte influenza della canzone popolare che lo porta a diventare il maggiore esponente del folk music revival.
A questo periodo appartengono i primi tre album di Dylan.
Dopo questi album arriva la svolta poetica di Dyla, che lascia da parte i temi sociali per una poetica rivolta ai sentimenti ed all’introspezione.
Questa svolta deriva probabilmente dalla presa di coscienza dell’impossibilità da parte dell’uomo di cambiare il corso e le logiche della storia.
Dylan allora tenta di parlare al cuore delle persone, non più ai potenti della terra.
Gli album successivi segnano anche una svolta dal punto di vista musicale che porterà la poesia nelle liriche rock, modificando per sempre il panorama della musica leggera americana e mondiale.
La poetica di questo periodo è ispirata alla beat generation. Dylan diventa la voce della generazione dei giovani e del loro disagio nella società. Vengono trattati i temi della droga e delle distorsioni mentali che essa provoca, delle emozioni più forti del suo animo e dei suoi sentimenti.
Questi temi sono sempre affiancati sempre dalla ricerca continua di una redenzione che egli non riesce a trovare nella droga ma neanche nella religione.
La ricerca di una soluzione finale si scontra con l’impossibilità di un punto di arrivo sicuro tramite la droga.
L’unica luce può essere vista in ritorno alla musica country ed ai temi trattano di emozioni semplici e immediate, tramite un linguaggio semplice e sincero (come annunciato in All along the watchtower).
Ciò che unisce l’intera produzione musicale e letteraria di Dylan è la ricerca della REDENZIONE

Nei primi album REDENZIONE dalle disuguaglianze sociali e dalle ingiustizie e liberazione dalle guerre.
Negli album rock REDENZIONE  dell’anima e dello spirito attraverso le droghe.
Successivamente REDENZIONE  dell’anima attraverso la religione e REDENZIONE dalle ingiustizie sociali senza la pretesa di riuscire a cambiare il mondo. Dylan stesso affermerà che il ruolo di personaggio pubblico impone di denunciare le ingiustizie per rendere consapevoli le persone, ma senza pretendere di riuscire a cambiare il corso della storia.
BLOWIN IN THE WIND
È stato il primo successo musicale di Dylan e risale al 1960.
Si tratta di una serie di domande relative alla pace, all’uguaglianza, all’indifferenza di alcune persone. Dylan si chiede per quanto tempo ancora ci dovranno essere guerre e ingiustizie. La risposta, dice lui, soffia nel vento.
E’ difficile capire questa risposta.
Dylan non ha mai svelato il senso di questa frase, non è chiaro se la risposta come il vento è invisibile e sfuggente, o se come il vento è dappertutto.
Nella prime strofa si delineano due temi importantissimi della poetica di Dylan e del contesto americano: la strada come come metafora della vita legata al camminare nel senso di vivere e fare esperienze.
La colomba bianca (di ispirazione religiosa) come simbolo della pace


THE TIMES THEY ARE A-CHANGIN’
È la canzone di protesta per eccellenza, Scritta poco tempo prima dell'assassinio di John Kennedy, The Times They Are A-Changin' sarebbe arrivata a significare sempre piu' nei mesi e negli anni che seguirono.
Dylan si rivolge alla gente comune, agli scrittori, ai politici alle madri e ai padri. Questa canzone è quasi una Chiamata a seguire il cambiamento che è in atto.  Molti critici vedono in questa canzone un atteggiamento quasi da messia, Dylan chiama chi si vuole salvare, chi non vuole rimanere travolto da questo cambiamento che riguarda i diritti civili, la contrarietà alle guerre, l’emancipazione dei giovani e delle minoranze. Frase chiave di questa canzone è “non criticate ciò che non potete capire” rivolta a i genitori che criticano i figli, ma da rivolgere a chi critica il diverso di colore, di religione, di ceto sociale.


MASTERS OF WAR
Signori della guerra, più che una denuncia è una sfida ai potenti del mondo, ai politici ed a coloro che costruiscono armi. Dylan li considera vigliacchi perché scappano via quando cominciano a volare i primi proiettili, si nascono nei palazzi a contare i morti e i soldi,  li chiama GIUDA e dice che neanche GESU’ potrebbe mai perdonare il loro tradimento (al genere umano).
E’ un attacco molto diretto e crudo, Dylan guarda nelle loro menti così come riesce a guardare attraverso l’acqua dello scarico (immaginiamo cosa).
Ed infine non si augura che i signori della guerra si possano pentire o redimere… la soluzione è solo una, la loro morte.

MR TAMBOURINE MAN
Se proviamo a tradurre letteralmente la canzone, Dylan chiede ad un suonatore di strada di suonare il suo tamburello mentre sta vagando per la città. Ballando al suono del tamburello egli si perderà nei propri pensieri e nei propri sogni finchè non arriverà l’alba a dare inizio a un uovo giorno.
Le proviamo ad immaginare che il suonatore sia uno spacciatore, la canzone che deve suonare con il tamburello altro non è che la droga che gli deve vendere.
Ritorna il tema della strada “la vecchia strada vuota è troppo morta per sognare”, e poi
“le dita dei miei piedi troppo intorpidite per camminare aspettano solo i tacchi dei miei stivali per vagabondare“.

La strada come metafora della vita, il camminare come metafora del vivere e dell’esperienza.

La vecchia vita (il folk) è troppo morta per sognare,   i suoi piedi sono troppo stanchi per camminare, (rifiuto della vita reale) aspettano solo i tacchi degli stivali (la droga) per vagabondare (con la mente)

ALL ALONG THE WATCHTOWER
Tra i testi più oscuri e difficili di Dylan, la canzone sembra avere un senso solo cambiando l’orine delle strofe e leggendole nell’orine 3- 4-1-2.
Leggendola in questo senso si parte da una situazione di confusione con gente che scappa e siboli apocalittici come il “gatto selvaggio” che altro non è che il leone presente nell’apocalisse di san giovanni, 2 cowboy a cavallo, simbolo della violenza dell’America del far west ed il vento che ulula.
Intanto due carcerati, un giullare ed un ladro, parlano e si confrontano su cosa sta accadendo.
Secondo la critica i due personaggi sono le due facce di Dylan giullare i quanto cantante e ladro perché spesso (per su ammissione) ha rubato melodie popolari per farne canzoni di successo. La prigione altro non è che la mente di Dylan nella quale le due anime devono convivere.
La frase: basta parlare in maniera falsa adesso, l'ora è tarda, rivolta dal ladro al giullare viene intesa come il definitivo abbandono alla realtà virtuale che Dylan ha cercato di creare con l’uso di droghe ed un ritorno allo stile più semplice del country e delle emozioni reali.


KNOCKIN’ ON HEAVEN’S DOOR
E’ la canzone della resa. Tratta dalla colonna sonora del film Pat garret e billy the kyd, la canzone accompagna la scena in cui un vice sceriffo butta via il suo distintivo e la sua pistola con un rifiuto totale della violenza e la consapevolezza di non poter battere il male.
Allargando la visuale è la canzone in cui Dylan abbandona ogni intento di poter cambiare con la musica le sorti del mondo e della condizione umana. Il bussare alle porte del paradiso è un rifugio nella religione, è una richiesta di aiuto fatta direttamente al cielo, una ricerca di redenzione che cerca nella fede e nel pacifismo più totale un suo punto di arrivo.


Michele Palumbo

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