martedì 24 maggio 2022

Fisioterapia muscolo-scheletrica negli anziani: prevenzione e cura

12° incontro 11 maggio 2022 

" Fisioterapia muscolo-scheletrico negli anziani- Prevenzione e cura" C. Di Paolo

Il signor Claudio Di Paolo è fisioterapista presso la struttura riabilitativa " Don Gnocchi" di Acerenza dove lavora da 16 anni, dopo aver prestato servizio presso altre strutture private. 

Il fisioterapista è una figura paramedica che opera in diversi settori, dalla prevenzione, alla riabilitazione e alla cura di situazioni di invalidità che possono interessare il sistema scheletrico, cardiologico e neurologico, causati da traumi ( fratture, interventi operatori ecc.) oppure da degenerazione spontanea dei tessuti.

Egli lavora in stretto contatto col medico che valuta la problematica del paziente e prescrive gli interventi riabilitativi da mettere in atto.

Nella fase di prevenzione opera principalmente con la ginnastica che permette la distensione e l'allungamento dei muscoli doloranti; suggerisce al paziente stili di vita più opportuni, come l'uso del bastone portato sul lato opposto a quello dolorante, togliere in casa tappeti e mobili che possono causare cadute ecc,

Può usare apparecchiature elettro-magnetiche e il laser che è un campo luminoso ad alta concentrazione o lampade infrarosse  che servono a riscaldare i tessuti consentendo la rigenerazione delle cellule o la loro naturale sostituzione con le nuove.

Tutto questo per evitare un probabile intervento chirurgico, in molti casi più risolutivo.

Nella fase di post intervento chirurgico il fisioterapista cerca di portare la situazione fisica del paziente a quella di pre-intervento. Anche qui egli opera in stretto contatto con l'équipe che comprende il medico, l'infermiere e lo psicologo e può avvalersi di apposite apparecchiature o strutture. Suggerisce la postura corretta da seduti, il modo di alzarsi e camminare.

Opera in ambito neurologico, come in caso di ictus, quando si verifica la perdita totale o parziale dei movimenti e in ambito cardiologico con pazienti che hanno subito la sostituzione delle valvole del cuore.

Lo scopo è quello di far recuperare i movimenti degli arti danneggiati e mettere in condizione il paziente, per quanto possibile, di riprendere la vita normale, soprattutto con la possibilità di camminare e di potersi gestire autonomamente.

Il sig. Di Paolo ha anche accennato a quanto egli e i suoi colleghi hanno fatto durante i lunghi mesi di pandemia quando, ai familiari dei ricoverati era preclusa la visita dei loro cari, per fornire sostegno psicologico e per alleviare la solitudine cui erano costretti.

La sua relazione, molto apprezzata dai presenti, ha stimolato domande e richieste di chiarimenti e consigli.

                                                                                    G.D.F.


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