Lunedì 19 Agosto - Cineteatro Obadiah
E' un piacere essere qui per presentare il
libro di Mimmo Maglione, socio UNITRE di vecchia data, che per anni è stato una
colonna portante della nostra Associazione.
... e dopo aver portato a termine questa
fatica letteraria, ci auguriamo che possa tornare ad essere parte attiva
dell'UniTre di Oppido Lucano.
Il libro che presentiamo stasera "Una
sera d'inverno" è un viaggio nella memoria che ci riporta agli anni della nostra
infanzia, ai racconti dei nostri genitori e nonni, che ci fa vivere o, in
qualche caso rivivere tempi duri, lontani, ma ancora tanto vicini a noi...
E' un lavoro ultradecennale, ripreso e
accantonato più volte nel corso degli anni, per una serie di motivi di cui
Mimmo stesso poi ci dirà.
Il libro parla della Seconda Guerra Mondiale,
partendo da quello che hanno raccontato due reduci: Rocco Michele Maglione
(padre di Mimmo) e Donato Pepe (un suo amico).
Il racconto che Mimmo ne fa non si limita a
quanto ricordato e narrato dai due, ma si allarga al mondo che i due soldati
avevano lasciato partendo da Oppido con la "cartolina verde" in
tasca, e poi alla guerra ed alle sue ripercussioni dirette sulla vita del
popolo contadino ed agli effetti che la guerra produsse nell'economia del
paese.
Nei libri di Storia che tutti abbiamo nelle
nostre case, a partire dai manuali scolastici fino ai testi specializzati,
troviamo i grandi eventi, ma raramente vengono narrate le vicissitudini, la
sofferenze e le privazioni subite dai soldati ed è proprio in questo spazio che
va ad inserirsi il libro di Mimmo.
A questo proposito voglio citare un altro
lavoro di un nostro concittadino: "Le memorie della Seconda Guerra
Mondiale" scritto da Donato Mancuso, ultracentenario socio UniTre,
recentemente scomparso, che ha dedicato i suoi ultimi anni di vita alla
scrittura, narrando in prima persona e con lucidità straordinaria avvenimenti
riferiti allo stesso periodo storico, sul fronte Nord-Africano.
Nel libro di Mimmo Maglione gli avvenimenti
sono strettamente fedeli alla narrazione fatta dalle persone a cui si
riferiscono, ma un meticoloso lavoro di ricerca storica e geografica, oltre
alla creatività dell'Autore, fa da sfondo al racconto dei due reduci.
Le memorie dei due soldati contengono i
dettagli, Mimmo ha ricostruito il quadro d'insieme, collegando quegli anni
lunghi e lontani, quegli avvenimenti apparentemente dispersi nel tempo.
Egli non si è limitato a trascrivere quanto
ascoltato dalla voce dei due reduci, ma, con un lavoro certosino di ricerca
bibliografica e documentale molto accurata, ha voluto verificare
l'attendibilità dei fatti narrati, ha inquadrato gli eventi nel tempo e li ha
collocati nello spazio, mettendo ordine nei ricordi dei due soldati che, dopo
tanti anni, tendevano inevitabilmente ad accavallarsi ed a farsi sfumati...
Perchè il destino della memoria è quello di
diventare, prima o poi, vaga ed imprecisa, per poi essere, a volte, del tutto
dimenticata.
Le Neuroscienze hanno messo in evidenza quanto
la memoria sia meravigliosa, ma fallace...soggetta non solo a fenomeni di
logoramento fisiologico, ma anche a meccanismi psicologici di rimozione e
alterazione, soprattutto quando riguarda avvenimenti traumatici.
Ci sono cose che non si vogliono ricordare
perché troppo dolorose, ma ricordare il dolore e le sofferenze subite da tante
persone ci permette di riflettere sulle cause di un doloroso passato per vivere
un presente e, soprattutto, per costruire un futuro dove tali errori non si
ripresentino.
La memoria è necessaria. Dobbiamo ricordare, perché
le cose che si dimenticano possono ritornare: questo è il testamento che ci ha
lasciato Primo Levi, un grande testimone del Novecento.
Affidandosi alle moderne Tecnologie
dell'Informazione e della Comunicazione, Mimmo Maglione ha accertato la
correttezza dei nomi, la giusta ubicazione delle località, anche quelle minori,
in cui si sono svolti i fatti; con l'uso di GOOGLE Maps ha viaggiato per mezza
Europa, individuando le diverse località oggetto della sua ricerca.
Per anni questo lavoro è rimasto nella memoria
di un computer ed oggi che nel mondo soffiano nuovi venti di guerra, con la
minaccia di un coinvolgimento mondiale, Mimmo lo finalmente ripreso in
mano, decidendo di darlo alle stampe e
diffonderlo, perché serva da monito alle nuove generazioni.
Questo perché Mimmo, nell'animo, è prima di
tutto un docente...e come tale ha a cuore la formazione dei ragazzi e la
promozione dei valori importanti per la vita. Egli è stato uno stimato ed
apprezzato insegnante di ruolo nelle Scuole Elementari, dove ha lavorato per
oltre trent'anni, gran parte dei quali proprio qui nel nostro paese, facendosi
apprezzare per l'impegno, la preparazione professionale e , soprattutto, per la
sua simpatia e l'empatia con cui si è
sempre rapportato ai colleghi, agli alunni, ai genitori.
Pur non amando mettersi in mostra, Mimmo è
stato sempre partecipe della vita politica e sociale della nostra comunità.
Da sempre ha coltivato la passione per la
scrittura, ma sino ad oggi le sue fatiche letterarie, in prosa ed in versi,
sono rimaste sconosciute ai più.
Essere chiamata a presentare il libro di Mimmo
Maglione è per me un onore, ma soprattutto un piacere, perché l'Autore non è
una persona qualunque, ma un socio UniTre di vecchia data, che negli anni ha
collaborato attivamente alla vita dell'Associazione e continua a farlo, quando
gli impegni familiari glie lo consentono.
Ma soprattutto Mimmo è un amico. Ci conosciamo
da mezzo secolo, da quando in veste di Coordinatore del C.S.E.P. (Centro
sociale di Educazione Permanente) promuoveva ed incentivava la lettura e
l'amore per la Letteratura ed organizzava incontri e Corsi di diverso tipo per
coinvolgere giovani e meno giovani in attività culturali, ma anche per favorire
occasioni di aggregazione sociale, di confronto e di dibattito.
Quello che oggi cerchiamo di fare all'UniTre.
Nata come Università della Terza Età, oggi
UNITRE è Università delle Tre Età, un vero e proprio laboratorio di cultura,
esperienze di vita e ponte nel dialogo tra le diverse generazioni.
I nostri incontri settimanali promuovono la
cultura come veicolo di conoscenza e di informazione su temi diversi, ma anche
come opportunità di incontro tra persone di diversa età e formazione.
Siamo orgogliosi di veder crescere, di anno in
anno, la nostra UniTre, grazie all'impegno dei Presidenti che mi hanno
preceduta ( Franco Scarfiello, Cecchino Lioi, padre Adelmo Monaco e Giuseppe De
Felice) e dei numerosi soci e volontari che collaborano attivamente alla vita
dell'Associazione.
Anche
per il prossimo anno continueremo ancora ad incontrarci con piacere e a stare
bene insieme, perché UniTre è, prima di tutto, Accademia di Umanità.
Concludo ringraziando Mimmo Maglione per aver
voluto coinvolgere l'UniTre in questa presentazione e, soprattutto, per il suo
prezioso lavoro di recupero dei ricordi di guerra dei nostri due concittadini e
per aver messo questo lavoro a disposizione di tutti.
Perché se la memoria si perde, la scrittura
resta!
Rosanna
Cimadomo
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