martedì 20 agosto 2024

Presentazione del libro di Domenico Maglione "UNA SERA D'INVERNO"

Lunedì 19 Agosto - Cineteatro Obadiah  


E' un piacere essere qui per presentare il libro di Mimmo Maglione, socio UNITRE di vecchia data, che per anni è stato una colonna portante della nostra Associazione.

... e dopo aver portato a termine questa fatica letteraria, ci auguriamo che possa tornare ad essere parte attiva dell'UniTre di Oppido Lucano.

Il libro che presentiamo stasera "Una sera d'inverno" è un viaggio nella memoria che ci riporta agli anni della nostra infanzia, ai racconti dei nostri genitori e nonni, che ci fa vivere o, in qualche caso rivivere tempi duri, lontani, ma ancora tanto vicini a noi...

E' un lavoro ultradecennale, ripreso e accantonato più volte nel corso degli anni, per una serie di motivi di cui Mimmo stesso poi ci dirà.

Il libro parla della Seconda Guerra Mondiale, partendo da quello che hanno raccontato due reduci: Rocco Michele Maglione (padre di Mimmo) e Donato Pepe (un suo amico).

Il racconto che Mimmo ne fa non si limita a quanto ricordato e narrato dai due, ma si allarga al mondo che i due soldati avevano lasciato partendo da Oppido con la "cartolina verde" in tasca, e poi alla guerra ed alle sue ripercussioni dirette sulla vita del popolo contadino ed agli effetti che la guerra produsse nell'economia del paese.

Nei libri di Storia che tutti abbiamo nelle nostre case, a partire dai manuali scolastici fino ai testi specializzati, troviamo i grandi eventi, ma raramente vengono narrate le vicissitudini, la sofferenze e le privazioni subite dai soldati ed è proprio in questo spazio che va ad inserirsi il libro di Mimmo.

A questo proposito voglio citare un altro lavoro di un nostro concittadino: "Le memorie della Seconda Guerra Mondiale" scritto da Donato Mancuso, ultracentenario socio UniTre, recentemente scomparso, che ha dedicato i suoi ultimi anni di vita alla scrittura, narrando in prima persona e con lucidità straordinaria avvenimenti riferiti allo stesso periodo storico, sul fronte Nord-Africano.

Nel libro di Mimmo Maglione gli avvenimenti sono strettamente fedeli alla narrazione fatta dalle persone a cui si riferiscono, ma un meticoloso lavoro di ricerca storica e geografica, oltre alla creatività dell'Autore, fa da sfondo al racconto dei due reduci.

Le memorie dei due soldati contengono i dettagli, Mimmo ha ricostruito il quadro d'insieme, collegando quegli anni lunghi e lontani, quegli avvenimenti apparentemente dispersi nel tempo.

Egli non si è limitato a trascrivere quanto ascoltato dalla voce dei due reduci, ma, con un lavoro certosino di ricerca bibliografica e documentale molto accurata, ha voluto verificare l'attendibilità dei fatti narrati, ha inquadrato gli eventi nel tempo e li ha collocati nello spazio, mettendo ordine nei ricordi dei due soldati che, dopo tanti anni, tendevano inevitabilmente ad accavallarsi ed a farsi sfumati...

Perchè il destino della memoria è quello di diventare, prima o poi, vaga ed imprecisa, per poi essere, a volte, del tutto dimenticata.

Le Neuroscienze hanno messo in evidenza quanto la memoria sia meravigliosa, ma fallace...soggetta non solo a fenomeni di logoramento fisiologico, ma anche a meccanismi psicologici di rimozione e alterazione, soprattutto quando riguarda avvenimenti traumatici.

Ci sono cose che non si vogliono ricordare perché troppo dolorose, ma ricordare il dolore e le sofferenze subite da tante persone ci permette di riflettere sulle cause di un doloroso passato per vivere un presente e, soprattutto, per costruire un futuro dove tali errori non si ripresentino.

La memoria è necessaria. Dobbiamo ricordare, perché le cose che si dimenticano possono ritornare: questo è il testamento che ci ha lasciato Primo Levi, un grande testimone del Novecento.

Affidandosi alle moderne Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, Mimmo Maglione ha accertato la correttezza dei nomi, la giusta ubicazione delle località, anche quelle minori, in cui si sono svolti i fatti; con l'uso di GOOGLE Maps ha viaggiato per mezza Europa, individuando le diverse località oggetto della sua ricerca.

Per anni questo lavoro è rimasto nella memoria di un computer ed oggi che nel mondo soffiano nuovi venti di guerra, con la minaccia di un coinvolgimento mondiale, Mimmo lo finalmente ripreso in mano,  decidendo di darlo alle stampe e diffonderlo, perché serva da monito alle nuove generazioni.

Questo perché Mimmo, nell'animo, è prima di tutto un docente...e come tale ha a cuore la formazione dei ragazzi e la promozione dei valori importanti per la vita. Egli è stato uno stimato ed apprezzato insegnante di ruolo nelle Scuole Elementari, dove ha lavorato per oltre trent'anni, gran parte dei quali proprio qui nel nostro paese, facendosi apprezzare per l'impegno, la preparazione professionale e , soprattutto, per la sua simpatia  e l'empatia con cui si è sempre rapportato ai colleghi, agli alunni, ai genitori.

Pur non amando mettersi in mostra, Mimmo è stato sempre partecipe della vita politica e sociale della nostra comunità.

Da sempre ha coltivato la passione per la scrittura, ma sino ad oggi le sue fatiche letterarie, in prosa ed in versi, sono rimaste sconosciute ai più.

Essere chiamata a presentare il libro di Mimmo Maglione è per me un onore, ma soprattutto un piacere, perché l'Autore non è una persona qualunque, ma un socio UniTre di vecchia data, che negli anni ha collaborato attivamente alla vita dell'Associazione e continua a farlo, quando gli impegni familiari glie lo consentono.

Ma soprattutto Mimmo è un amico. Ci conosciamo da mezzo secolo, da quando in veste di Coordinatore del C.S.E.P. (Centro sociale di Educazione Permanente) promuoveva ed incentivava la lettura e l'amore per la Letteratura ed organizzava incontri e Corsi di diverso tipo per coinvolgere giovani e meno giovani in attività culturali, ma anche per favorire occasioni di aggregazione sociale, di confronto e di dibattito.

Quello che oggi cerchiamo di fare all'UniTre.

Nata come Università della Terza Età, oggi UNITRE è Università delle Tre Età, un vero e proprio laboratorio di cultura, esperienze di vita e ponte nel dialogo tra le diverse generazioni.

I nostri incontri settimanali promuovono la cultura come veicolo di conoscenza e di informazione su temi diversi, ma anche come opportunità di incontro tra persone di diversa età e formazione.

Siamo orgogliosi di veder crescere, di anno in anno, la nostra UniTre, grazie all'impegno dei Presidenti che mi hanno preceduta ( Franco Scarfiello, Cecchino Lioi, padre Adelmo Monaco e Giuseppe De Felice) e dei numerosi soci e volontari che collaborano attivamente alla vita dell'Associazione.

 Anche per il prossimo anno continueremo ancora ad incontrarci con piacere e a stare bene insieme, perché UniTre è, prima di tutto, Accademia di Umanità.

Concludo ringraziando Mimmo Maglione per aver voluto coinvolgere l'UniTre in questa presentazione e, soprattutto, per il suo prezioso lavoro di recupero dei ricordi di guerra dei nostri due concittadini e per aver messo questo lavoro a disposizione di tutti.

Perché se la memoria si perde, la scrittura resta!

                                                                                                                                          Rosanna Cimadomo