martedì 20 dicembre 2022

Correlazione tra Parodontite, Diabete e malattie cardiovascolari

 X° incontro- 14.12.2022 - Dott. Sergio Stefanile e dott.ssa Claudia Cavallo

Correlazione tra Parodontite, Diabete e malattie cardiovascolari.

La tematica , oggetto dell'incontro, è stata affrontata dai due dottori, Sergio e Claudia, che alternandosi hanno prima parlato della Parodontite, mettendone  in evidenza le cause, i sintomi e la cura;  poi l'hanno messa in relazione alle due patologie rappresentate dal diabete e dalle malattie cardiovascolari. 

Il dott. Stefanile ha esordito definendo la parodontite  come  un'infiammazione dei tessuti parodontali, che determina una perdita d'attacco dei denti rispetto all'alveolo, con conseguente formazione di tasche parodontali, mobilità dentale, sanguinamento gengivale, ascessi e suppurazioni, fino alla perdita di uno o più denti.

 Tale processo può essere  reversibile se viene diagnosticato nelle sue prime fasi e curato adeguatamente.

Per quanto riguarda la prevenzione è molto importante effettuare una pulizia dentale professionale almeno due volte all'anno,  spazzolare i denti e usare il filo interdentale giornalmente. I risciacqui antibatterici della bocca possono ridurre la formazione della placca batterica e delle malattie gengivali

L'igiene orale è molto importante anche per la salute generale dell'organismo. Secondo recenti studi la parodontite, oltre ai classici problemi alla dentatura, aumenta il rischio di subire malattie cardiovascolari e, nella gestante, di partorire prematuramente; è inoltre più grave nel paziente diabetico, affetto da morbo di Crohn o colpito da altre patologie che minano le difese immunitarie e/o i tessuti connettivi delle gengive.

La parodontite interessa a vari livelli di gravità circa tre quarti della popolazione adulta.

Il tutto, purtroppo, avviene spesso in maniera asintomatica, tanto che la parodontite può progredire ed aggravarsi senza quasi accorgersene. Purtroppo, tanto più tardivamente viene diagnosticata e tanto più la malattia è difficile da trattare; i costi ed i rischi degli interventi lievitano fino a portare, nei casi più gravi, all'irreversibilità del processo. Nello stadio più avanzato, per la perdita del suo naturale sostegno, si assiste alla caduta del dente.

Quali interventi sono utili per la prevenzione?

Il miglior mezzo di prevenzione della parodontite consiste nella pulizia regolare e accurata dei denti e degli interstizi, con l'uso non solo dello  spazzolino,  ma anche del filo interdentale. 

Anche l'astensione dal fumo è d'aiuto, poiché le tossine in esso contenute  facilitano l'azione lesiva dei batteri.

L'assicurazione sulla salute dei propri denti è completata da regolari controlli odontoiatrici, che permettono di riconoscere i segni precoci della parodontite e ad intraprendere interventi mirati.

Recenti studi hanno dimostrato che tra Parodontite e Diabete esiste un legame a doppio filo:  il paziente affetto da diabete  presenta rischio maggiore di sviluppare parodontite, e  il paziente con diagnosi pregressa di parodontite ha più probabilità di sviluppare il diabete.

Il dott. Stefanile ha spiegato che il diabete e la parodontite sono tra loro strettamente correlati perché le alterazioni della risposta immunitaria dei tessuti gengivali che la patologia diabetica comporta sono correlate a disbiosi del biofilm batterico dentale (placca), che a sua volta determina l’insorgenza dell’infiammazione cronica responsabile della parodontite.

La dott.ssa Cavallo ha messo in evidenza come la Parodontite sia fortemente correlata alle malattie cardiovascolari:

 incrementa il rischio di aterosclerosi e di rigidità arteriosa, un fenomeno che altera la normale funzione delle grandi arterie e che costituisce un fattore di rischio di malattie importanti;

può determinare sia eventi cerebrovascolari come attacco ischemico transitorio (TIA) o l’ictus, sia eventi cardiovascolari come l’angina, l’infarto e l’insufficienza cardiaca;

gli individui affetti da una parodontite che non sia quella iniziale di stadio I, hanno una maggiore probabilità di ipertensione pari al 20% (nei casi gravi la probabilità sale al 49%!).

Ad ogni modo, un trattamento parodontale non chirurgico determina importanti benefici sulla salute cardiovascolare. Infatti si riduce il rischio di infarto, migliora la funzione endoteliale, la pressione sanguigna sistolica e migliora sia il profilo lipidico che la rigidità dei vasi sanguigni.

Si comprende, quindi, quanto sia importante un corretto trattamento della Parodontite per la nostra salute!

                                                                                                                                 M.R.C.

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