lunedì 24 febbraio 2025

IL NUOVO CODICE DELLA STRADA

 xx° incontro - 26 febbraio 2025 - Sala Consiliare, ore 18.30


IL NUOVO CODICE DELLA STRADA

Interverranno:

Mirco Evangelista - Sindaco

Nerina Orlando - Avvocato

Michele Pepe - Polizia Locale


con la  presenza del Comandante della Stazione Carabinieri di Oppido Lucano, 

Maresciallo Valerio Giurlando


Vi aspettiamo numerosi!

giovedì 13 febbraio 2025

L'aria, il volo e altre cosucce - Esperienze di vita spiegate dalle leggi della Fisica

 XIX° incontro - 19 febbraio 2025 - Sala Consiliare, ore 18.30


L'aria, il volo e altre cosucce 

 Esperienze di vita spiegate dalle leggi della fisica

prof.ssa Mariarosaria Di Napoli


Vi aspettiamo numerosi!

mercoledì 12 febbraio 2025

Il Museo Etnografico di Oppido Lucano

XVIII° incontro -12 febbraio 2025 - Sala Consiliare ore 18.30 


Il Museo Etnografico di Oppido Lucano:

patrimonio materiale e immateriale curato 

dal prof. Francesco Casale per la sua comunità


Interventi: proff. Francesco Casale e Caterina De Bonis


 Il Museo Etnografico di Oppido Lucano, come dice il titolo della conferenza, è un luogo che non solo racconta la storia del nostro territorio, ma rappresenta anche una testimonianza vivente delle tradizioni, delle usanze e delle identità che hanno caratterizzato la nostra comunità nel corso degli ultimi secoli.  

Il Museo Etnografico di Oppido Lucano nasce da un'idea del prof. Franco Casale con l'intento di preservare, raccontare e valorizzare le tradizioni popolari del nostro territorio.

Nel corso degli anni egli ha raccolto, catalogato, conservato gli oggetti della nostra civiltà contadina. Oggetti ormai in disuso che giacevano abbandonati nelle case, nelle masserie, nelle antiche botteghe artigiane. Franco li ha cercati, raccolti e riportati a nuova vita, esponendoli al pubblico, prima saltuariamente, solo in occasione di eventi particolari, poi stabilmente all'interno di locali messi a disposizione dal Comune, costituendo così quel museo etnografico che oggi tutti possono visitare, aperto tutto l'anno grazie alla collaborazione attiva dell'Associazione  L'Agrifoglio  e ultimamente anche della Pro Loco.

Il Museo Etnografico è un importante lascito, materiale e immateriale, che il prof. Casale ha fatto a Oppido, il suo, il nostro paese, che egli ama, così come ha amato la sua famiglia e la scuola, a cui ha dedicato la vita. 

  Le diverse  collezioni,  spaziano dagli strumenti agricoli e artigianali alle testimonianze della vita quotidiana; nei  vari ambienti sono stati esposti  oggetti inerenti ai vari mestieri, alcuni dei quali ormai non esistono più,  (il contadino, il pastore, il calzolaio, il vignaiolo, il muratore, il fabbro, il   falegname, il ramaio) ed è stata ricostruita una casa contadina, con gli arredi rudimentali e gli oggetti tipici della quotidianità) permettendoci  di fare un viaggio nel tempo e di entrare in contatto con la realtà delle generazioni passate.

 Ogni oggetto presente nel museo racconta una storia, ogni pezzo ci parla di persone che hanno vissuto, lavorato e creato nel nostro territorio.  

  Ma il museo non è solo un luogo dove conservare il passato,  è anche un luogo di incontro e riflessione; la sua funzione è infatti quella di educare le nuove generazioni, trasmettendo loro l'importanza delle radici culturali e delle tradizioni.

 Inoltre, il Museo Etnografico di Oppido Lucano è un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano comprendere la vita delle nostre comunità, il loro sviluppo e il loro legame profondo con la terra.  

Oggi, grazie alla presenza del Preside F. Casale e della Prof.ssa Caterina De Bonis, abbiamo avuto l'opportunità di approfondire la storia del museo e delle sue collezioni e scoprire anche come il museo svolge un ruolo attivo nella comunità, contribuendo a mantenere vive le tradizioni e a favorire una maggiore consapevolezza del nostro patrimonio.

  Il Museo Etnografico di Oppido Lucano è una risorsa di grande valore e, oggi più che mai, è importante che tutti noi ci sentiamo responsabili della sua conservazione e promozione.  

È stato un incontro informativo e stimolante, che ha messo in evidenza  l' importanza educativa e culturale del Museo, creando un' atmosfera di curiosità e interesse nel  pubblico, che ha seguito con attenta partecipazione gli interventi dei due relatori.



 Presentazione della prof.ssa De Bonis cliccare qui

mercoledì 5 febbraio 2025

L'arte nell'Anno Giubilare

 XVII° incontro - 5 febbraio 2025

                       

                          L'arte nell'Anno Giubilare

                                    prof.ssa Erminia Zotta

Sala Consiliare del Comune di Oppido Lucano - ore 18.30


Questa conferenza è stata dedicata ad un tema affascinante e di grande rilevanza storica e culturale: l'Anno Giubilare nell'Arte. 

Durante un incontro molto partecipato abbiamo  esplorato come la spiritualità, la religione e la storia si siano intrecciate nel corso dei secoli con la produzione artistica, contribuendo a rendere l'Anno Giubilare un evento non solo di riflessione spirituale, ma anche di grande impatto nel panorama artistico.  

 L'Anno Giubilare, o Giubileo, è un evento di grande valore nella tradizione cristiana, celebrato ogni 25 anni, e con una particolare attenzione da parte della Chiesa Cattolica. Ma la sua rilevanza non si limita alla sfera religiosa; fin dal Medioevo, il Giubileo ha avuto anche una dimensione artistica straordinaria. 

Questo incontro ha voluto esplorare come l'Anno Giubilare sia stato interpretato, rappresentato e celebrato nel corso dei secoli da pittori, scultori e architetti, attraverso opere che non solo riflettono la fede, ma anche i contesti storici e culturali in cui sono state create.  

 L'arte ha svolto un ruolo centrale nelle celebrazioni giubilari, sia come strumento di devozione che come mezzo di educazione spirituale. Le opere d'arte, dalle pitture murali ai grandi altari, fino alle maestose architetture che accolgono i pellegrini, sono state pensate per stimolare la riflessione, per trasmettere i messaggi di speranza e di perdono che sono alla base del Giubileo. Non solo, l'arte ha anche rappresentato un mezzo per celebrare la magnificenza del sacro e la grandezza delle tradizioni cristiane.  

 Durante questa conferenza, abbiamo avuto l’opportunità di esplorare le diverse dimensioni dell'Anno Giubilare nell'arte, analizzando come sono state rappresentate le tematiche giubilari attraverso vari periodi storici, come il Rinascimento, il Barocco, fino ad arrivare alle manifestazioni artistiche contemporanee. Abbiamo approfondito il significato delle immagini sacre, dei riti e delle celebrazioni artistiche, ed abbiamo visto  come questi abbiano influenzato l’architettura, la pittura e la scultura in epoche diverse.  

 Abbiamo avuto il piacere di avere con noi un'esperta che ci ha guidato in questo viaggio attraverso la storia dell'arte legata al Giubileo: la prof.ssa Erminia Zotta, storico dell'arte, ci ha parlato dei più grandi maestri che hanno contribuito a rendere indimenticabili le celebrazioni giubilari e ci ha fatto  comprendere come le strutture religiose siano state concepite per accogliere e celebrare il Giubileo.  

 Questo incontro  ci ha offerto una grande opportunità per scoprire le connessioni tra Fede, Arte e Cultura, e per approfondire un aspetto fondamentale della nostra storia e della nostra identità religiosa. 

La relazione della prof.ssa Zotta ha catturato l'attenzione del pubblico in sala, che ha seguito con interesse l' intervento  fino alla fine( malgrado  il ritardo dovuto a problemi tecnici)  in un viaggio nell'affascinante mondo dell'arte e del Giubileo.


Per la presentazione  della prof.ssa Zotta: clicca QUI


Italia, da Paese di emigranti a terra di immigrazione

 XVI° incontro - 29 gennaio 2025


Italia, da Paese di emigranti a terra di immigrazione

                                           dott.ssa Marta Potenza

Biblioteca Comunale - ore  18.30


La relazione della dott.ssa Marta Potenza sul tema "Italia: da Paese di emigranti a terra di immigrazione" ha offerto l'opportunità di riflettere su un cambiamento storico e sociologico profondo che ha caratterizzato il nostro Paese. Per trattare adeguatamente questo argomento, la relatrice lo ha  suddiviso  in diverse sezioni tematiche, evidenziando il percorso storico, le cause di questo cambiamento, le sfide e le implicazioni sociali, economiche e culturali.

Ha cominciato con una breve panoramica storica, spiegando che per lungo tempo l’Italia è stata una delle nazioni che ha visto molti dei suoi cittadini emigrare in cerca di migliori condizioni di vita, lavoro e opportunità all’estero. ha fatto riferimento al periodo dell’emigrazione di massa che ha caratterizzato l’Italia tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento. 

Ha descritto la storia dell'emigrazione italiana, che ha raggiunto livelli molto alti tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento, con milioni di italiani che lasciavano la loro terra per cercare fortuna in America, in Europa e in altri continenti. I motivi principali di questa emigrazione sono:

- Condizioni economiche difficili: L’Italia, all’inizio del XX secolo, era una nazione ancora molto povera, con un'economia agricola prevalentemente arretrata.

- Povertà e disoccupazione: Le difficoltà nel trovare lavoro e la mancanza di opportunità spingevano molti italiani, specialmente dalle regioni meridionali, a partire.

- Fuga dalle guerre e instabilità: Durante e dopo le guerre mondiali, l'emigrazione è aumentata anche per motivi legati alla ricerca di una vita più stabile.

A partire dagli anni Settanta del Novecento, tuttavia, l’Italia ha visto un cambiamento significativo: da Paese di emigranti, è diventata una "terra di immigrazione", accogliendo  un flusso crescente di immigrati, principalmente dai Paesi del Sud del mondo, ma anche da altre nazioni europee. 

Diverse le cause di questo cambiamento:

- Crescita economica e industrializzazione: Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia ha vissuto un periodo di forte sviluppo economico, il cosiddetto Boom economico (1950-1970) che ha aumentato la domanda di manodopera, spingendo le aziende italiane a cercare lavoratori dall’estero.

- Riforma del sistema migratorio in Europa: Negli anni ‘70 e ‘80, l’Italia ha dovuto fare i conti con la crescente domanda di lavoro in settori come l’agricoltura, le costruzioni e i servizi, che non riusciva a soddisfare con la propria forza lavoro. Di conseguenza, sono arrivati migranti soprattutto da Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’Est Europa.

- Rifugiati e richiedenti asilo: Le guerre in vari Paesi, in particolare in Africa e in Medio Oriente, hanno portato flussi di rifugiati e richiedenti asilo in Italia.

Questo cambiamento ha influito sulla società italiana, con importanti implicazioni sociali e culturali:

- Multiculturalismo e integrazione: L’arrivo di persone di culture diverse ha portato con sé nuove sfide in termini di  integrazione culturale e sociale. Il multiculturalismo ha arricchito la cultura italiana, ma ha anche posto interrogativi su come gestire la diversità.

 - Adattamento delle politiche sociali: L’Italia ha dovuto adattare il proprio sistema di welfare, scuola, sanità e politiche di cittadinanza per accogliere e integrare i nuovi arrivati.

- Problemi di discriminazione e razzismo: La presenza di migranti ha sollevato anche problematiche legate alla discriminazione, al razzismo e alle difficoltà di inclusione sociale. Questi temi sono particolarmente evidenti in relazione ai migranti provenienti da Paesi con tradizioni culturali molto diverse.

Abbiamo quindi esaminato le sfide politiche ed economiche legate al fenomeno migratorio:

- Mercato del lavoro: I migranti, in molti casi, hanno colmato il vuoto di manodopera in settori a bassa qualifica, ma la questione della sfruttamento e delle condizioni di lavoro precarie è sempre più al centro del dibattito pubblico.

- Politiche migratorie: Il cambiamento dell'Italia da Paese di emigranti a Paese di immigrazione ha influenzato la politica, con il dibattito su come regolamentare l’immigrazione e gestire i flussi. Le politiche di accoglienza sono diventate un tema divisivo, con posizioni che variano da un approccio più inclusivo e aperto a uno più restrittivo e selettivo.

 - Sicurezza e gestione dell’immigrazione irregolare: La crescente presenza di migranti irregolari e la gestione delle frontiere sono questioni che hanno alimentato un dibattito politico e sociale intenso.

In conclusione  uno sguardo alle prospettive future per l'immigrazione in Italia:

- come affrontare le sfide della migrazione, mantenendo la propria coesione sociale e offrendo pari opportunità a tutti i cittadini;

-  come i figli degli immigrati possono contribuire alla costruzione di una società più inclusiva e coesa.

  La riflessione finale sul cambiamento che ha trasformato l’Italia da Paese di emigrazione a Paese di immigrazione ha sottolineato come questo cambiamento rifletta anche un’evoluzione culturale, sociale ed economica del Paese, e come, pur essendo un processo complesso, l’immigrazione possa rappresentare una risorsa importante per l’Italia, soprattutto se gestita in modo equo e sostenibile.

I numerosi interventi da parte del pubblico hanno messo in evidenza la complessità del fenomeno ed il coinvolgimento attivo dei partecipanti nella trattazione della dott.ssa Marta Potenza, che ringraziamo vivamente.


Presentazione della dott.ssa Marta Potenza: clicca QUI